Esperti e docenti universitari a tu per tu con gli studenti del Da Vinci di Reggio

È con la serie di incontri a tema dedicati alla formazione degli allievi, che sono entrate nel vivo le attività del Centenario del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Reggio Calabria.

Con la cerimonia istituzionale di sabato 16, grazie al contributo del professor Filippo Arillotta, sono stati ripercorsi i cento anni di storia: un excursus arricchito dalle testimonianze degli ex dirigenti Vincenzina Mazzuca, Angelo Vecchio Ruggeri, Giusi Princi, Serafina Corrado, Francesco Praticò e il ricordo dei familiari dei presidi Scardina e Barone Adesi.

Il professor Arillotta, in particolare, ha ricordato come il Da Vinci sia stato il primo Liceo Scientifico della Calabria, presieduto dal professor Renda, e ne ha ripercorso le tappe salienti tra cambi di sede e innovazioni nazionali. Ha poi, con un approfondito studio d’archivio, riportato la notazione delle professioni familiari degli studenti degli anni ’40, restituendo la composizione sociale cittadina dell’epoca. 

Per la Dirigente Scolastica, professoressa Antonella Borrello, il Centenario rappresenta «un’iniziativa che, partendo dalla tradizione, si proietta nel futuro, con l’obiettivo di segnare il percorso degli studenti, per renderli cittadini consapevoli e capaci di progettare un domani foriero di opportunità ed esperienze».

«Anche con incontri con esperti – ha aggiunto – capaci di stimolare gli studenti su tematiche di cittadinanza attiva, di innovazione scientifica e tecnologica, senza trascurare la cultura umanistica». 

Nell’aula magna del Liceo, infatti, già martedì sono stati ospitati i referenti di Legambiente, Daniele Cartisano, e Filippo Toscano, per una riflessione sulle tematiche della sostenibilità, in collaborazione con il dipartimento di Storia e Filosofia del Liceo. 

Il dibattito, dal titolo “Filosofia ed Ecologia. La crisi ecologica tra catastrofi ambientali e cambiamenti climatici”, declinato in aspetti etici e civili, è stato curato dalle professoresse Palma, Marafioti e Orsini. 

Venerdì 22 novembre, alle 11, il Liceo ospiterà Mirko Albino, ex studente e, oggi, ingegnere strutturista con ampia esperienza in ambito internazionale. Albino è tuttora impegnato nel progetto Iter (International Thermonuclear Experimental Reactor), destinato alla realizzazione di un reattore termonucleare sperimentale, con l’obiettivo di dimostrare l’utilità e la sostenibilità della fusione nucleare per la produzione di energia su scala industriale. Con i ragazzi, Albino affronterà il tema “Dal Petrolio alla fusione nucleare: una svolta sostenibile”. 

Sabato 23 novembre, alle 11, sarà presentato il volume “La chimica dell’universo”, di Giuseppe Alonci, introdotto dalla prof.ssa Angela Misiano (Responsabile scientifico del Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria).

Giuseppe Alonci, ex studente del Liceo, oggi è Direttore del dipartimento sviluppo chimico presso UB-Care srl (Spin-Off accreditato dall’Università degli Studi di Pavia) e divulgatore scientifico sul canale YouTube “La Chimica per Tutti”. 

Sempre in ambito scientifico, giovedì 28 novembre, alle 10, ospite del Liceo sarà il professor Giovanni Covone, docente di Astrofisica e Cosmologia presso l’Università “Federico II” di Napoli, nonché autore del libro “Altre Terre”, vincitore del premio “Asimov” edizione 2024.

E ancora venerdì 29, Davide Barreca, ex allievo e oggi dirigente di ricerca presso l’Istituto di Chimica della Materia Condensata e di Tecnologie per l’Energia (ICMATE) del Cnr dell’Università di Padova, parlerà di “Nanomateriali avanzati per la purificazione dell’acqua e la produzione di energia sostenibile: come produrre meglio e di più con meno (less is more?)”.

«Le porte del Liceo si apriranno alla cittadinanza il prossimo 30 novembre – ha spiegato ancora la Dirigente Borrello – grazie alle sinergie con Poste Italiane che hanno inteso dedicare uno speciale annullo filatelico ai cento anni del Liceo. Dalle 15.30 di sabato sarà allestita una postazione di Poste Italiane all’interno della scuola e sarà possibile visitare i laboratori dell’istituto con i nostri studenti quali guide d’eccezione». 

Un’occasione da non perdere per poter conoscere la struttura del Liceo e apprezzare le risorse oggetto di studio e di analisi quotidiane da parte degli studenti. (rrc)

REGGIO – Sabato si presenta il libro “Le tre vite di Lisa”

Sabato a Reggio, alle 17, al Museo Archeologico Nazioale, sarà presentato il libro Le tre vite di Lisa, scritto dalla ex soprintendente Margherita Eichberg e dal marito Maurizio Federico.

L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Agedi, Accademia Calabra, e l’Associazione Lisa (Lottiamo insieme per la sanità degli adolescenti) costituita in memoria di Elisabetta la cui attività verrà brevemente illustrata.

La presentazione è l’occasione per parlare di volontariato, sanità, giustizia, informazione con ospiti autorevoli. Ai saluti del direttore Fabrizio Sudano seguiranno gli interventi di Adriana Comi, associazione Agedi odv, Giacomo Saccomanno, avvocato e giornalista e Giorgio Neri, giornalista.

Durante la presentazione saranno presenti gli autori Margherita Eichberg e Maurizio Federico. 

Il libro racconta la storia della figlia Elisabetta detta Lisa, adottata a 5 anni in Ucraina, che per una malattia ematologica benigna improvvisamente indivituatale per un banale incidente in monopattino, è deceduta a novembre 2020 per un trapianto di midollo avventatissimo.

I genitori ripercorrono nel libro la storia della loro travagliata adozione, ed affrontano a più voci gli ultimi mesi di vita della ragazza. (rrc)

REGGIO – Il terzo incontro del Masterplan per la città futura

Si è svolto, all’Urban Center di Reggio, il terzo incontro sul tema città produttiva/città generativa – con i due focus su Strategie di sviluppo della città di Reggio Calabria” e La città dei quartieri.

Non ne ha dubbi l’assessore Paolo Malara che ha rimarcato inequivocabilmente il concetto della rilevanza politica del masterplan quale strumento di indirizzo fondamentale e condiviso per costruire il nuovo orizzonte cittadino.

Ci sono aspetti materiali ed altri immateriali; una progettualità che viene declinata, soprattutto, mettendo al centro la persona e la qualità della vita; tutto il resto ruota attorno a questo fulcro.

La visione della città futura si sviluppa attraverso 4 assi e 18 elementi; partendo dalla costa, in orizzontale, e penetrando in verticale tutte le aree interne delle vallate, della collina e degli altipiani; rispettandone e valorizzandone le specificità ad ogni livello.

Il territorio cittadino diventa policentrico ed i princìpi ispiratori che governano questo orizzonte progettuale sono -senza alcun dubbio-  la sostenibilità, l’autogoverno, la prossimità, la mobilità, l’utilizzo armonioso e consapevole delle risorse con un ritorno equilibrato alla natura, il valore dell’acqua e del verde, la rigenerazione degli spazi rifunzionalizzando aree con assegnazione di nuovi significati: sociali, economici, culturali.

L’aspetto culturale è fondamentale; si ritorna ad un “punto zero” per offrire alla città la possibilità di potersi riconcepire in senso contemporaneo alla luce di cambiamenti macroscopici che vanno tradotti in progettualità concrete: a più livelli.

Sono stati individuati vari ambiti di intervento: quartieri, luoghi identitari, ecosistemi, infrastrutture verdi, nodi intermodali, mobilità.

La città, vista come un organismo, va ri-connessa superando lo stato attuale -che la vede disarticolata- a favore di un sistema intersettoriale che la vuole unita seppur policentrica; riconoscendo valore all’immenso patrimonio delle sue peculiarità.

Il paesaggio, il cibo, l’agricoltura, i parchi e le aree verdi (esistenti o da realizzare) diventano elementi strutturali della città produttiva e generativa; offrendo opportunità concrete di conciliare gli aspetti economici a quelli della qualità della vita, del tempo libero, del confronto intergenerazionale: una “sostenibilità” umanista coniugata nei tempi e nei modi attuali.

 «Oggi è stato un bel momento di partecipazione – ha detto Malara – vogliamo costruire questo percorso coinvolgendo i soggetti del territorio: associazioni, enti del terzo settore, comitati, parrocchie, privati e cittadini. Abbiamo parlato -tra le altre cose- di quartieri, di policentrismo, prossimità; perché tutti si devono appropriare di questa concezione facendola diventare una costruzione corale».

«Ci siamo confrontati su come questa città – dalle sette fiumare – si possa rigenerare; su quali siano gli aspetti generativi del lavoro e dell’economia; di come i vari km di costa, le vallate, la collina, l’Aspromonte e la relazione tra urbano e natura si possano conciliare in una visione armoniosa. Una bellissima discussione che ci riporta ad un rapporto nuovo con il territorio e la città: meno macchine, un sistema integrato di mobilità, un lavoro sui nodi con stazioni che divengano non solo fermate ma luoghi di interscambio e di servizi utili alla città; una visione che, sostanzialmente, metta al centro la persona».

«Una città che deve capire come vivere, come confrontarsi con le altre città europee  – ha continuato Malara – come sfruttare la consapevolezza di essere centro del Mediterraneo, con i suoi 32 km di costa ed una grande naturalità. Un momento, insomma, di ripartenza; un’idea di futuro rispetto alla quale possiamo essere avvantaggiati, paradossalmente, per non avere avuto delle grandi trasformazioni da sviluppo industriale preservando quindi la natura e le risorse naturali».

«Nostro obiettivo – ha concluso – è la costruzione della città del futuro ma con un progetto attuale; stiamo già lavorando in modo concreto e con risorse, su vari fronti, per dare una nuova prospettiva che riparta da un punto zero per una città che vogliamo costruire assieme». (rrc)

REGGIO – Consegnato il nuovo Parco Urbano del Rione Marconi

È stato consegnato il nuovo Parco Urbano del Rione Marconi di Reggio Calabria.

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, davanti al Prefetto Clara Vaccaro ed ai vertici di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, ha consegnato l’opera nelle mani dei cittadini, dei residenti, delle associazioni, dei bimbi della scuola primaria “Ciraolo” dell’Istituto comprensivo “Telesio Montalbetti” che, adesso, potranno contare su uno spazio verde attrezzato, su giostrine e arredi di ottima fattura, su un’area fitness all’aperto e su un campo di calcetto completamente riqualificato.
Tantissimi i bambini presenti con i loro cartelloni colorati e la voglia di poter iniziare a vivere e frequentare un nuovo luogo del cuore.
Per il sindaco Falcomatà, questo parco, «significa rigenerare speranza perché sorge in un quartiere popolare, popoloso, in una zona spesso passata agli onori della cronaca per fatti di delinquenza, criminalità o degrado».
 «Dove sorgeva una discarica abusiva e dove hanno dato fuoco ad un terminal dei bus Atam – ha detto Falcomatà – adesso c’è un posto per le famiglie, i bambini, gli anziani e per chiunque voglia vivere questo rione nel migliore dei modi».
«Al Marconi – ha aggiunto – ci sono tante associazioni che, da anni, operano e lavorano per rigenerare speranza e, questo di oggi, è un piccolo seme che sta pian piano iniziando a germogliare».
Un ringraziamento, il sindaco Falcomatà, lo ha riservato agli uffici del Comune, all’assessore ai Lavori pubblici, Franco Costantino, al consigliere delegato ai Parchi ed ai Giardini, Massimiliano Merenda, a tutta l’amministrazione presente, durante l’evento, con il vicesindaco Paolo Brunetti e gli assessori Carmelo Romeo, Anna Briante, Mimmo Battaglia e Lucia Nucera. All’iniziativa hanno preso parte anche i consiglieri comunali Franco Barreca, Giovanni Latella, Giuseppe Sera, Pino Cuzzocrea e Maria Ranieri.
Nel corso della cerimonia, Giuseppe Falcomatà ha ricordato come l’opera sia stata realizzata con in fondi del Pnrr con una parte di competenza del Ministero dell’Interno e, per questo, sentimenti di gratitudine sono stati espressi nei confronti del Prefetto, Clara Vaccaro, e, allo stesso modo, verso ogni istituzione presente ad un momento molto importante e significativo per la città.
«La presenza di tutte le istituzioni – ha sottolineato il sindaco – è la dimostrazione di come la squadra Stato sia presente non solo se si tratta di reprimere fenomeni legati alla criminalità, ma anche quando è in gioco la crescita culturale, economica e sociale del territorio».
«Questo parco – ha ribadito Falcomatà – genera speranza perché fa capire che i quartieri si possono vivere ed abitare nel migliore dei modi. L’impegno dell’amministrazione comunale, ovviamente, continua ma serve uno sforzo congiunto. Il nuovo parco, infatti, diventa anche presidio di sicurezza se i cittadini e le associazioni lo abitano e lo frequentano come stanno vivendo altri luoghi divenuti simbolo della città».
L’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Costantino, ha descritto «un giorno di festa che deve portare alla costruzione di relazioni fra cittadini».
«È un luogo – ha affermato – in cui i giovani potranno interagire con i coetanei o con le persone più anziane realizzando un vero e proprio spirito di comunità».
«Questo parco – ha continuato – rappresenta un’occasione per il territorio che può iniziare a tramandare una narrazione diversa del rione, come se i cittadini fossero considerati in funzione del posto in cui vivono. I cittadini, invece, hanno tutti la stessa dignità e noi abbiamo tentato di ricostruirla con il massimo impegno messo in campo».
Per il consigliere comunale delegato ai Parchi ed ai Giardini, Massimiliano Merenda, l’inaugurazione del parco al Rione Marconi è «un sogno che si realizza».
«Al degrado – ha detto – rispondiamo con un’opera pubblica meravigliosa messa a disposizione di una comunità partecipe e attiva. Restituiamo la città alla città ed ai cittadini. La presenza delle istituzioni si unisce al lavoro delle tante associazioni che, in questo quartiere, hanno sempre cercato di dare una mano affinché tornasse la normalità in un luogo che ha significato e continua a significare molto per Reggio e per i reggini». (rrc)

REGGIO – Al MArRC laboratori per bambini e racconti che incantano

Al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria arrivano due nuove esperienze di visita a cura di CoopCulture, con dei laboratori per bambini e racconti che incantano.

Il primo è Racconti d’Inverno, una visita a tema attraverso le collezioni principali del Museo Archeologico di Reggio Calabria alla ricerca di… storie. La visita si può prenotare dal 23 novembre ogni sabato, domenica e festivi tranne la prima domenica del mese. Partenza alle 11.00 e 12.30.

Un gioco da Museo, invece, è una visita gioco per bambini dai 6 ai 12 anni – sempre in partenza il 23 novembre – ogni sabato, alle 16 e ogni domenica alle 11.20 (tranne la prima domenica del mese).

Si tratta di un’attività alla scoperta del Museo e delle sue collezioni principali in chiave ludica e avvincente. Al termine del percorso, in uno spazio dedicato, i bambini, divisi in gruppi, giocheranno ad uno speciale gioco dell’Oca ripercorrendo le tappe della visita per raggiungere il traguardo.

MELITO PORTO SALVO (RC) – Il quarto appuntamento della Campagna “Radici” di FI

Venerdì 22 novembre, a Melito Porto Salvo, alle 17.30, all’Auditorium dell’Ex Mercato Coperto, si terrà il quarto incontro della campagna di ascolto Radici – Perché Forza Italia è territorio, promosso dal Coordinamento Provinciale di Reggio Calabria.

Introduce e modera Patrizia Crea, coordinatrice provinciale Azzurro Donna RC. Intervengono Antonino Maiolino, consigliere comunale RC, Giacomo Crinò, consigliere regionale, Salvatore Cirillo, consigliere regionale, Domenico Giannetta, consigliere regionale, il deputato e segretario provinciale RC Giovanni ArruzzoloGiusi Princi, eurodeputata. Conclude Francesco Cannizzaro, vice capogruppo Camera dei Deputati e segretario regionale di Fi.

La campagna, poi, sabato farà tappa a Siderno, alle 17.30, al Grand Hotel President.

REGGIO – Si celebra la Giornata mondiale dell’Albero

Domani, a Reggio, al Liceo Artistico “Preti-Frangipane”, sarà messo a dimora un albero di Bergamotto di Reggio Calabria, donato dal Comitato di Quartiere Ferrovieri-Pescatori.

L’iniziativa è stata organizzata in occasione della Giornata Mondiale dell’Albero.

Dopo la piantumazione, nella Biblioteca dell’Istituto si terr un incontro con le classi IA, IB e IC, seguiti dalla prof.ssa Anna Romeo, docente di Scienze Naturali, chimiche e biologiche.

Dopo i saluti di Lucia Zavettieri, dirigente scolastica, introduce la dott.ssa Filomena Malara, presidente Comitato di Quartiere Ferrovieri-Pescatori. Intervengono Gianni Posillipo, dottore Forestale e il prof. Pasquale Amato. Partecipa, infine, anche Slow Food Area Grecanica. (rrc)

REGGIO – Il dibattito pubblico su “Cattedre Unesco”

Venerdì 22 novembre, a Reggio, alle 16.45, nella Sala “Francesco Perri” di Palazzo Alvaro, si terrà il dibattito pubblico sulle Cattedre Unesco, organizzato dal Club per l’Unesco della Città Metropolitana di Reggio di Calabria “Re Italo”.

L’evento sarà articolato in due parti: nella prima sarà illustrato l’effettivo ruolo di una Cattedra Unesco nel contesto territoriale locale, nazionale, ed internazionale. Verrà anche spiegato il metodo di lavoro di una Cattedra Unesco, ed il suo significato specifico nel settore universitario. Saranno evidenziati i rapporti con l’Unesco e con le Università del mondo tramite la Rete Unitwin. Particolare attenzione sarà rivolta al tema prioritario delle stesse Cattedre Unesco: la promozione di una Cultura di Pace, che viene attuata da diverse Associazioni e dalla stessa Cittadinanza Attiva.

Nella seconda parte sarà illustrato il Progetto di Cattedra Unesco di Scienze Umane, Sviluppo Sostenibile e Cultura di Pace, già approvato dall’Unesco internazionale, e per il quale si attende l’istituzione presso le Università reggine.

Relazionano Giovanni Latella, libero professionista a Consigliere Comunale delegato a Cultura/ Sport/ Turismo/ immagine della città; Alberto Gioffrè, Architetto, e Presidente del Club Unesco Re Italo, nonché Presidente emerito del Kronos 1972; Maria Gabriella Mieli, Responsabile Relazioni esterne ed Internazionali Upf Italia e Segretario Generale / Coordinatore UPF Europa Sud; Salvatore Mongiardo, Filosofo e Ricercatore, nonché fondatore e Scolarca della Nuova Scuola Pitagorica; Patrizia Nardi, già Assessora comunale alla Cultura, esperta in candidature Unesco, e referente dell’Elemento Celebrations of big shoulder-borne processional structures; Gerardo Pontecorvo, Ecologo ed Idrologo, Coordinatore Operativo del Club Unesco Re Italo; Susanna Quattrone, imprenditrice, Presidente della storica Associazione Ambientalista Kronos 1972 e Vicepresidente del Club Unesco reggino; Rosa Veccia, Dirigente sanitario Psicologa e Consigliera del Club Unesco di Reggio; Alessandro Gioffrè d’Ambra, Storico della Scienza, Responsabile dei Rapporti con l’Estero del Club Unesco, e Presidente dell’Associazione Pacifista Sandhi.

Saranno volentieri ascoltati i presenti, principalmente coloro che hanno avuto o che hanno esperienze in attività all’interno delle Cattedre Unesco, i quali potranno fornire pareri, consigli, indicazioni utili affinchè la Cattedra Unesco di Reggio possa effettivamente essere istituita, a vantaggio della comunità cittadina e dell’area dello Stretto. (rrc)

Rinnovati i quadri dirigenziali del Movimento “Siderno ha già dato”

di ARISTIDE BAVASi è svolta nei giorni scorsi l’assemblea del movimento ambientalista “Siderno ha già dato”, che da anni si occupa di varie problematiche della città e del territorio della Locride, per il rinnovo delle cariche e per mettere a punto la strategia operativa per l’immediato futuro.

Ricordiamo che il movimento in questione è fatto da liberi cittadini impegnati a fare sentire le proprie ragioni in campo ambientale e a protestare, quando le vIcende lo richiedono,  contro eventi che possono mettere in pericolo la salute cittadini, a difesa dell’ambiente, finanche contro la malasanità e, comunque, contro tutto ciò può nuocere alla comunità sidernese e non solo.

Nel recente passato sono state molte le iniziative adottate anche nel campo della salute e non sono mancati alcuni proteste per la mancata attivazione della casa della salute o per la delicata problematica della Bp.L’assemblea ha eletto alla presidenza l’avvocato Anna Maria Romeo, già assessore all’ambiente del Comune di Siderno, e più volte consigliera comunale. Alla vicepresidenza è stato eletto Francesco Martino. Gli altri componenti del direttivo sono Angelo Macrì, che ha le funzioni di segretario nonché Giuseppe Caruso, Giuseppe Oppedisano, Antonio Sgambelluri, Alessandro Siciliano, Michele Caruso e Giuseppe Ieraci.

Nel corso dell’assemblea, come è stato precisato in un apposito comunicati, è stato deciso che “Siderno ha già dato” aderirà alla Consulta comunale cittadina che comprende numerose altre associazioni locali con il preciso obiettivo di «fornire un apporto più incisivo nelle iniziative ambientali, monitorando mensilmente gli obiettivi prefissati e occupandosi prioritariamente della vicende della Bp, del Tmb, della Sika, del problema della Diga, dei contatti con le Istituzioni e in generale dei problemi dell’ambiente».

L’assemblea ha anche preso atto “con soddisfazione” che “dopo anni di lotta e incontri in Regione contro il tentativo di raddoppiare l’impianto di San Leo, il nuovo piano regionale del TMB di Siderno, non prevede il trattamento dell’organico, che verrà spostato nella Piana. Da marzo – è stato ricordato – i rifiuti organici non vengono portati a Siderno, ma trasferiti giornalmente in altro impianto. L’indifferenziato sarà raccolto nell’impianto di San Leo fino al 2028. Nel TMB, da ristrutturare (revamping) saranno trattati il legno, il vetro, la carta, la plastica ed i metalli, in due differenti linee di lavorazione.

L’assemblea di “Siderno ha già dato” si è anche soffermata sull’attività che andrà a svolgere nell’immediato futuro. Ha, intanto,  preso atto che il Comune di Siderno sta elaborando due progetti per la bonifica della BP e della Sika. Poi, nel corso dell’assemblea è stato trattato anche il problema della sistemazione della diga sul Lordo.

Sul problema in questione si è ritenuto necessario un ulteriore approfondimento del progetto e sulla sua sicurezza «per verificare eventuale faglia presente a elevata profondità» e per questo motivo è emersa l’intenzione di programmare un’assemblea con esperti del settore per discutere pubblicamente il problema. Altra problematica affrontata è la sistemazione del verde cittadino, nella prospettiva di infiorare tutto il paese, a partire dal lungomare e dalle vie principali.

Sarà programmato, per questa necessità, un incontro con la Presidente della Commissione Ambiente, Maria Elvira Brancati, con la quale si discuterà anche della legge della Regione Calabria del  7 febbraio 2024, n. 7  sulle “Norme in materia di valorizzazione delle aree verdi e delle formazioni vegetali in ambito urbano”.

L’assemblea, a questo proposito, ha anche deciso di  proporre al Consiglio Comunale di inserire, nello Statuto della Città di Siderno, un articolo su questa materia. (ab)

Gli Accademici della Cucina a Roccella per parlare delle proprietà del fagiolo

di ARISTIDE BAVA I componenti della Accademia Nazionale della cucina – Sezione Costa dei Gelsomini – si sono ritrovati presso il ristorante ” La Cascina” di Roccella”, convocati dal delegato Giuseppe Ventra, per un appuntamento finalizzato a mettere a fuoco la proprietà dei fagioli e per gustare la cucina tradizionale del locale.

Per l’occasione è stato anche salutato l’ingresso nella struttura associativa del nuovo socio Giovanni Strangio, medico odontoiatra di Siderno che, presentato dal segretario Luciano Tornese, è stato accolto dagli altri accademici con un prolungato applauso. Al dott. Strangio sono state, poi, consegnate le credenziali dell’Accademia Italiana della Cucina.

La relazione sui fagioli è stata tenuta da Vincenzo Mollica, che si è soffermato, anche, sul ruolo del fagiolo nella letteratura, nell’arte , nel cinema , nell’antichità, parlando anche  del  suo simbolismo ,della sua origine e delle sue indicazioni e controindicazioni all’assunzione. In molti, nell’occasione, hanno scoperto che il fagiolo è presente in molte culture tradizionali ed è carico di significati profondi. Esso è simbolo di fertilità, crescita spiritale, rinascita ed abbondanza. In Egitto – ha precisato Mollica – era sacro ed associato alla vita ultraterrena. Si credeva che contenesse l’anima dei defunti e quindi non doveva essere mangiato. Presso i greci ed i Romani era utilizzato nei riti di passaggio e purificazione e rappresentava fertilità e prosperità.

Una relazione, quella di Mollica, molto apprezzata. Gli Accademici della Locride hanno, quindi, gustato le pietanze locali programmate dal titolare del locale Salvatore Agostino, preparate dallo chef Cosimo Panetta e illustrate dal supervisore di sala Rocco Agostino. Subito dopo il pranzo i soci dell’Aic Costa dei gelsomini hanno effettuato, come di consueto, la tradizionale votazione sul menù complessivo.

A conclusione dell’incontro al titolare del locale è stato consegnato, da parte del delegato Giuseppe Ventra e del responsabile operativo Luciano Tornese, il gagliardetto simbolo della positiva “visita” degli accademici. (ab)