SAN FILI (CS) – Al via la rassegna del Teatro Rossosimona

Al via, sabato 14 ottobre, a San Fili, la rassegna Tutti a teatro – Viaggio nei generi teatrali del Teatro Rossosimona, guidato da Lindo Nudo.

Si inizia,alle 18 con la pièce La mia idea. Memoria di Joe Zangara scritto, diretto e interpretato da Ernesto Orrico su musiche originali eseguite dal vivo da Massimo Garritano.

Una coproduzione Zahir-Teatro Rossosimona incentrata sulla vicenda, poco conosciuta, dell’emigrante calabrese che attentò alla vita del presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt.

Il testo presentato nello spettacolo/concerto “La mia idea” prende liberamente spunto dal memoriale che lo stesso Zangara scrisse pochi giorni prima di essere giustiziato nel penitenziario di Raiford in Florida. Un racconto in prima persona della vita del piccolo emigrante calabrese che, attentando alla vita del presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt, avrebbe potuto modificare il corso della storia.

Il suo “delitto contro lo Stato” viene punito con un “delitto di Stato”: a 33 anni muore fulminato sulla sedia elettrica, il 20 marzo del 1933. La lingua del personaggio-monologante è un italiano che rievoca il dialetto reggino e mantiene tracce del dialetto cosentino dell’autore, infine ibridata da numerosi intercalari in inglese-americano.

La vicenda narrata è emblema e pretesto per far emergere le storie di una umanità dolente accomunata dall’emigrazione, le storie di uomini e donne senza nome che non hanno raggiunto il ‘sogno americano’, e che nel tentativo di raggiungerlo si sono scontrati con ostacoli insormontabili, con difficoltà che li hanno condotti verso esiti tragici.

Lo spettacolo sarà presto in tournée oltreoceano, inserito nell’edizione autunnale di InScena Italian Theater Festival NY secondo il seguente calendario:- venerdì 27 ottobre – House of Pacific Relations – Hall of Nations – San Diego, California, USA; lunedì 30 Ottobre – North Bay Italian Cultural Foundation – Santa Rosa, California, USA; domenica 5 novembre – Calgary Italian Cultural Centre (CICC)  – Calgary, Alberta, Canada. La messa in scena dello spettacolo si avvantaggerà di sovratitoli in inglese la cui traduzione è stata curata da Emilia Brandi.

La stagione teatrale di San Fili proseguirà domenica 29 ottobre alle 18 con la riproposizione di uno spettacolo magistralmente interpretato e diretto da Peppino Mazzotta, già vincitore del Premio della Critica nel 2011, Radio Argo, testo di Igor Esposito, in una nuova versione arricchita dalle musiche eseguite dal vivo da Massimo Cordovani e Mario Di Bonito.

A seguire, Antigone una donna di Calabria, di Franco Dionesalvi e Massimo Costabile, interpretato da Antonella Carbone (domenica 19 novembre alle 18); “Faber’s Fascination”, omaggio musicale a Fabrizio De Andrè a cura dei M° Nicola Pisani, Carlo Cimino, Piero Gallina, Massimo Garritano, Checco Pallone, Alessandro Scanderbeg (domenica 26 novembre alle 18).

Due i matinée per le scuole: “Racconto di Natale di Zampalesta”, di e con Angelo Gallo (mercoledì 29 novembre alle 10) e “Una merenda da paura”, con Ada Ronconi e Francesco Rizzo (martedì 12 dicembre alle 10).

Due i debutti: “Night and Gay”, con Paolo Mauro e Alessandro Scanderbeg, regia di Lindo Nudo (sabato 9 dicembre alle 20.30 – domenica 10 dicembre alle 18); “Il tubo”, con Emanuel Bianco, Salvo Caira e Giuseppe De Vita, regia di Max Mazzotta (sabato 16 dicembre alle 20.30 – domenica 17 dicembre alle 18).

Continua il cammino artistico e professionale della compagnia Teatro Rossosimona nell’anno che segna il traguardo dei 25 anni di attività. (rcs)

A novembre arriva la rassegna “Crotone… voglia di teatro”

È tutto pronto, a Crotone, al Teatro Apollo, per la rassegna Crotone… Voglia di teatro ideato da Gianluigi Fabiano.

Sul palco del Teatro Apollo saranno 11 gli appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei, tante commedie e il grande musical.

Organizzato dalla Gf Entertaiment e Finanziato dalla Regione Calabria, rientra nella Rete di Distribuzione “L’Altro Teatro” è co-finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Distribuzione Teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura” e con il patrocinio gratuito dell’Amministrazione comunale di Crotone.

Sabato 11 novembre, si alzerà ufficialmente il sipario della lunga stagione.

Alle ore 20.30, sul palco del Teatro Apollo, la Rassegna “Crotone…Voglia di Teatro” debutterà con la divertente commedia partenopea “A che servono questi quattrini”.

Una farsa godibile prodotta dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale e La Pirandelliana che vede in scena una bella e affiatata compagnia composta da Nello Mascia, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase, Chiara Baffi, Luciano Saltarelli, Fabrizio La Marca diretti dal regista e attore Andrea Renzi, regista e interprete della celebre Compagnia Teatri Uniti assieme ai fondatori Toni Servillo, Mario Martone e il compianto Antonio Neiwiller.

 “A che servono questi quattrini” L’esilarante commedia, scritta nel 1940 da Armando Curcio fu in origine portata in scena al teatro Quirino di Roma l’8 maggio 1940 dalla compagnia di Eduardo De Filippo. La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo detto il Professore che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrente, ordisce un piano comicamente paradossale che svela l’inutilità del possesso del denaro. L’Italia di lì a poco sarebbe entrata nel conflitto della II Guerra Mondiale e il mondo post-capitalistico dell’alta finanza era di là da venire ma l’argomento, così esplicitamente indicato nel titolo, stuzzicò la curiosità del pubblico di allora tanto che, pochi anni dopo, nel 1942, la commedia venne trasposta sugli schermi cinematografici per la regia di Esodo Pratelli con Eduardo e Peppino De Filippo protagonisti e con, tra gli altri, Clelia Matania e Paolo Stoppa.

 Venerdì 24 novembre, ore 20.30, fa tappa la grande comicità di Biagio Izzo. La commedia scritta da Mirko Setaro e Francesco Velonà, con la regia di Pino L’Abbate. Sul palco, con Izzo: Mario Porfito, Carla Ferraro, Roberto Giordano, Adele Vitale, Ciro Pauciullo. Napoli. Antivigilia di Natale. Un’insolita bufera ha interrotto i collegamenti col resto d’Italia. Alfredo ha dovuto rinunciare a un viaggio con la moglie, con cui è separato da sei mesi, un viaggio in cui sperava di riallacciare i rapporti. Mentre è solo in casa sente bussare al balcone: un uomo infreddolito gli chiede di farlo entrare, è Riccardo, l’amante della vicina di casa, scappato sul cornicione perché, a causa della tempesta, il marito è rientrato prima del previsto. La vicina però è Elis, giovane moglie venezuelana di Michele, amico e vicino di casa di Alfredo, che il giorno prima della vigilia di Natale si ritroverà a vivere una favola al contrario, costretto a coprire la tresca di Elis ai danni del suo amico Michele, spacciando Riccardo per suo cugino. Dovrà anche recuperare il rapporto con sua moglie, e fronteggiare Ciro, un rapinatore capitato anch’egli sul suo balcone per scappare dall’appartamento in cui si era introdotto. La bufera inaspettata sconvolge i piani di tutti i personaggi, che si trovano quindi a vivere una vigilia di Natale piena di equivoci.

Martedì 5 dicembre, ore 20.30, la trasposizione teatrale del film cult  “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” di Lina Wertmüller, adattamento scritto da Lina Wertmüller in collaborazione con Valerio Ruiz. Ad interpretare i protagonisti: Giuseppe Zeno ed Euridice Axen con la regia di Marcello Cotugno. Sulla scena anche gli attori Barbara Alesse, Alfredo Angelici e Francesco Cordella. Sulla scia del grande successo della commedia del 1974, dell’opera, si ricolloca nella dimensione contemporanea, con un adattamento coerente con il clima socioculturale di oggi, rispetto a quello in cui era ambientato il film che vedeva protagonisti Mariangela Melato e Giancarlo Giannini.

Venerdì 19 gennaio, ore 20.30, la commedia di Eduardo De Filippo “Uomo e galantuomo” regia di Armando Pugliese con Geppy e Lorenzo Gleijeses.  Il primo testo in tre atti di Eduardo, scritto nel 1922. Meccanismo comico straordinario, narra la storia di una compagnia di guitti scritturati per una serie di recite in uno stabilimento balneare. Geppy Gleijeses (qui Gennaro De Sia), allievo di Eduardo, dal quale ricevette il permesso a rappresentare le sue opere, è alla settima interpretazione delle opere del Maestro. Lorenzo Gleijeses, allievo prediletto di Eugenio Barba, ha già interpretato con grande successo Luigi Strada in “Ditegli sempre di sì” con la regia del padre. Ernesto Mahieux, David di Donatello per “L’imbalsamatore” di Matteo Garrone sarà il Conte Tolentano. Armando Pugliese, tra i più grandi registi italiani, ha diretto più volte opere di Eduardo, soprattutto successi storici che hanno visto protagonista Luca De Filippo.

Sabato 27 gennaio, ore 20.30, arriva il musical La leggenda di Belle e la Bestia. La Compagnia dell’Ora presenta in un’opera completamente inedita con testi di Luca Cattaneo e musiche di Enrico Galimberti, un grande spettacolo ispirato alla nota favola di Jeanne-Marie Leprince De Beaumon. In un castello lontano un giovane principe, trasformato in una ripugnante bestia a causa della sua prepotenza, dovrà convivere con ricordi confusi del suo passato e di un amore per la sua principessa ormai diventato leggenda. Solo una persona in grado di amarlo più della sua stessa vita potrà spezzare l’incantesimo riavvolgendo nuovamente lo scorrere inesorabile del tempo. Una nuova storia di amore e di avventura raccontata in un musical travolgente, dall’epilogo inaspettato e mai raccontato.

Giovedì 15 febbraio, ore 20.30, la commedia francese di Coline Serreau “Tre uomini e una culla” con i divertenti Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta, Attilio Fontana. La commedia, un riuscitissimo mix di tenerezza e divertimento, approda ora per la prima volta sui palcoscenici italiani grazie al nuovo adattamento teatrale firmato dalla stessa autrice del film, Coline Serrau. Fedele alla vicenda originale, lo spettacolo tratta con lievità e brio il ruolo dei padri e i nuovi modelli di famiglia. Chi non ricorda i dolci sorrisi che la piccola Marie rivolge dalla culla ai suoi tre papà “improvvisati” nella pellicola francese degli Anni Ottanta?La bimba, piombata improvvisamente nella routine libertina dei tre scapoli incalliti, finirà per conquistarne l’affetto e rivoluzionarne la vita.

Sabato 24 febbraio, ore 20.30, sarà la volta della pièce “Così è (se vi pare)” diretto da Geppy Gleijeses con Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato. Scritta nel 1917 è forse la più bella commedia di Pirandello, presenta il vano tentativo di far luce, in una città di provincia, sull’identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura: si tratta della figlia della Signora Frola, come questa sostiene con assoluta certezza? Oppure quella donna è morta tra le macerie di un terremoto e la moglie del segretario è tutt’altra persona (com’egli sostiene)? Così è, se vi pare: ognuno di noi ha la sua verità! L’idea dell’allestimento nasce da una strepitosa intuizione di Giovanni Macchia, il più rilevante critico di Pirandello: il cannocchiale rovesciato. “Le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato: da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il grottesco”.

Martedì 5 marzo, ore 20.30, “Il Giocattolaio” con Francesca Chillemi e Kabir Tavani. Un thriller psicologico claustrofobico ricco di tensione e suspance in cui si susseguono colpi di scena a ritmo serrato che costringono lo spettatore a seguire tutta la vicenda col fiato sospeso. Un testo in grado di indagare la capacità umana di manipolare il prossimo e la straordinaria attitudine delle persone a mentire nonché l’inclinazione dell’essere umano a torcersi psicologicamente quando è mosso da forti emozioni soprattutto se si tratta di quelle più inconfessabili. Uno spettacolo che ci costringe a riflettere sul terribile potere del carisma e sulla nostra capacità di credere a qualunque verità purché ci faccia comodo.

Martedì 12 marzo, ore 20.30, lo spettacolo “Il cacciatore di nazisti” con Remo Girone. Racconta la storia di Simon Wiesenthal, un sopravvissuto all’Olocausto che, dopo essere stato imprigionato in cinque diversi campi di sterminio, successivamente ha impegnato la sua vita a dare la caccia e a consegnare al giudizio del mondo i più crudeli criminali di guerra della storia umana. La vicenda racconta per ellissi e episodi emblematici i 58 anni di inseguimento ai criminali di guerra nazisti responsabili della morte di più di 11 milioni di persone. Un tentativo epico, teatrale e civile per combattere la rimozione e l’oblio.

Mercoledì 24 aprile, ore 20.30 un’altra grande interprete calcherà il placo del Rendano: Lunetta Savino in “La madre” diretta da Marcello Cotugno. L’autore Florian Zeller in questa pièce indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condurre. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale in atto da tempo. Anna, la madre, è ossessionata da una realtà multipla, una sorta di multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi.

Mercoledì 8 maggio, ore 20.30, l’irriverente commedia di Dario Fo e Franca Rame “Coppia aperta…quasi spalancata” con Chiara Fracini e AlessandroFederico. Una favola tragicomica che racconta cosa vuol dire stare in coppia. Fo e Rame descrivono in modo perfetto con toni divertenti, ma anche drammatici raccontando le differenze tra psicologia maschile e femminile. Ironica quanto basta e sensuale quando vuole, Chiara Francini è un’artista eclettica, un vulcano di carisma e vitalità, con importanti ruoli sul piccolo e grande schermo. Qui si mette alla prova con un testo importante, che celebra il ruolo della donna all’interno della coppia. L’energica Antonia incarna l’eroina perfetta di tutte le mogli tradite e racconta con ironia la loro “sopravvivenza” tra le mura domestiche. (rkr)

REGGIO – Sabato al via la rassegna teatrale di Blu Sky

Sedici spettacoli, nove compagnie della città coinvolte, un cartellone all’insegna della bellezza e della vivacità del teatro in vernacolo. Sono i numeri della 48esima rassegna artistica del Blu Sky Cabaret che si aprirà sabato prossimo, 14 ottobre, nel rinnovato Auditorium San Bruno e coinciderà con il cinquantunesimo anno di storia del gruppo fondato da Mimmo Raffa e Angela Costantino, venuti a mancare entrambi nel 2022.

La stagione sarà intitolata a loro. Alla improvvisa perdita dei due pilastri, la compagnia ha risposto raccogliendo il testimone e avviando un nuovo percorso con una schiera di giovani attori guidati da figure storiche che hanno affiancato per tanto tempo i coniugi Raffa : si tratta dell’ex scenografo Pino De Gregorio che ha assunto la carica di presidente e del più anziano degli artisti, Antonio Scorziello, al quale è stato affidato il ruolo di regista. L’apertura toccherà alla compagnia “Quinta essenza”, che manderà in scena “Il Medico dei pazzi”. Poi si andrà avanti fino a tutto maggio.

Una intera serata, quella del dieci dicembre, sarà dedicata alla premiazione del concorso nazionale “Il teatro di Mimmo e Angela”. Nella conferenza di presentazione del cartellone, il presidente De Gregorio, il regista Scorziello, il vicepresidente Cosimo Placanica e il tesoriere Fabio Versaci, hanno ribadito la volontà di muoversi nel solco tracciato mezzo secolo fa dai due fondatori, con l’intento di valorizzare le origini linguistiche del dialetto reggino, recuperando la parte migliore delle nostre tradizioni e reinterpretando in vernacolo anche opere di grandi autori italiani.

Ognuna delle sedici rappresentazioni sarà sempre un racconto tra ironia, riflessione e creatività. Un viaggio divertente che, partendo dal palcoscenico, esplorerà l’interno della cultura popolare e delle nostre peculiarità. (ar)

LAMEZIA TERME (CZ) – Vacantiandu, un omaggio in musica a Pirandello

Sabato 14 ottobre alle 21 per la rassegna Arteca promossa dalla compagnia teatrale I Vacantusi al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme andrà in scena “La Giara. Il Musical” di Teatro Stabile Nisseno, regia di Francesco Daniele Miceli, con Giovanni Speciale, Giuseppe Speciale, Salvina Fama, Ilaria Giammusso, Giuseppe Minnella, Raimondo Coniglio, Ivano Cereda, Ilena Giammusso e Paola Pecoraro.

Una storia semplice e immediata, una comicità forte e piena di significato quella di Pirandello, che, affrontando ancora una volta il tema di Verga della “Roba” pone ricchi e poveri a scontrarsi e a cercare soluzioni insieme per un evento comico e tragico allo stesso tempo: un uomo, un “conzalemme”, resta imprigionato dentro una preziosa giara. Tutti i personaggi Pirandelliani rivivono sotto la forma contemporanea del musical, in un continuo di musica e tenera comicità, ma anche profonda commozione, che fanno de “La Giara” un musical senza precedenti.

Gli attori del Teatro Stabile Nisseno, da oltre quarant’anni sui palcoscenici di tutta Italia, fanno di questo musical un evento teatrale, ricco di sfumature, colori e particolari atmosfere che sembrano attingere al variegato mondo Siciliano, dove Spagnoli, Greci, Normanni, Arabi hanno fissato la propria dimora. Sullo sfondo l’immagine della terra siciliana, con i suoi profumi e con i suoni tipici di una terra che mai si è arresa.

Una colonna sonora ricercata e piena di fascino, creata per questo allestimento originale dal Maestro Corrado Sillitti, che ha attinto alla sicilianità, dando però sfogo al suo estro creativo e dando a tutta l’opera un nostalgico sapore di antico e di moderno che, unendosi, danno vita ad uno spettacolo nello spettacolo. I testi delle canzoni a cura di Francesco Daniele Miceli.

La rassegna Arteca, con la direzione artistica di Nico Morelli e Diego Ruiz, è finanziata con 𝑅𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑃𝐴𝐶 2014/2020 – 𝐴𝑠𝑠𝑒 𝑉𝐼 𝐴𝑧. 6.8.3. 𝐴𝑚𝑏𝑖𝑡𝑜 𝑒𝑣𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑎𝑛𝑛𝑜 2022.

SOVERATO – Dal 16 al 22 ottobre lo spettacolo “L’Animale”

Da lunedì 16 al 22 ottobre, a Soverato, nella Sala Microteatro, andrà in scena in doppia replica lo spettacolo L’Animale di Confine Incerto.

Lo spettacolo è inserito nella rassegna Innesti Contemporanei: un viaggio itinerante nel teatro contemporaneo tra le province della Calabria.

Innesti Contemporanei, è il Festival di teatro e arti performative ideato dall’associazione Nastro di Möbius con la direzione artistica di Saverio Tavano, che per la sua VIII edizione ha animato i borghi di Borgia, Brognaturo, Squillace e Badolato. Un viaggio itinerante sulla nuova drammaturgia pensato nelle province della Calabria per portare il teatro nei piccoli centri.

Innesti Contemporanei è un progetto co-finanziato dal PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito ell’Avviso “Distribuzione Teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

La rassegna nasce per innestare sul territorio buone pratiche culturali, partendo dalla circuitazione di spettacoli teatrali dedicati alla nuova drammaturgia, per proporre una programmazione culturale di spessore anche ai centri più piccoli.

“L’Animale” è parte del progetto di produzione “Non SoStare Ri(E)mozione forzata” co-finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’ “Avviso pubblico per il finanziamento di produzione teatrale per lo sviluppo dell’attività teatrale per il triennio 2022-2024” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

Lo spettacolo offre un’immersione in un mondo rurale dove gli uomini si confrontano con la natura e il proprio destino. Nella storia, un gruppo di donne vive in una comunità dove gli uomini partono regolarmente per cacciare un misterioso animale. Le donne svolgono il loro dovere, preparando la carne dell’animale ucciso e mantenendo la tradizione. Tuttavia, l’arrivo di uno straniero sconvolge la routine, portando una storia di passione e sacrificio.

Lo spettacolo pensato per soli 10 spettatori la volta sarà un’esperienza coinvolgente, gli spettatori verranno trasportati in un mondo di segreti, doveri e desideri nascosti. La narrazione catturerà l’attenzione degli spettatori trasportati nell’intimità di una cena. (rcz)

POLISTENA (RC) – Lunedì si presenta la stagione teatrale di Dracma

Lunedì 9 ottobre, a Polistena, alle 11, a Casa Jerace, sarà presentata la stagione teatrale Teatro chiama Terra di Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche.

«Ogni anno, quando si inizia a lavorare per una nuova stagione teatrale per il nostro territorio – ha dichiarato il direttore artistico Andrea Naso – sentiamo forte il sentimento di responsabilità. Una consapevolezza che ci spinge a costruire una proposta ricca, attrattiva, di alto livello ma allo stesso tempo attuale e in grado di dare risposte ai mille dubbi che ogni giorno ci pone un tempo storico che cambia a ritmo velocissimo.

«Così abbiamo cercato di realizzare una tela costituita da fili resistenti e più che mai necessari: una trama fatta di umanità, equilibrio e sostenibilità. Teatro chiama Terra, claim di questa stagione 2023/24, diventa in questo modo un appello e allo stesso tempo un monito: il teatro con la sua capacità di meravigliare, far riflettere, divertire e sorprendere è uno degli strumenti che le comunità si danno per comprendere e affrontare il mondo, sin dalle culture più antiche».

Un cartellone ricchissimo che è un viaggio nelle arti tra musica, danza, prosa, teatro per famiglie, dove troveranno spazio grandi nomi del teatro italiano e giovanissimi artisti già affermati che si avvicenderanno nel corso di questi mesi sul palcoscenico di Polistena, con pièce riconosciute e apprezzate dalla critica nazionale e dal grande pubblico.

Palcoscenico della rassegna, come ormai consuetudine, l’Auditorium Comunale di Polistena, che rinnova attraverso l’esperienza della visione teatrale, la sua funzione primaria: quello di essere luogo della e per la comunità.

Trentuno saranno gli spettacoli di questa stagione, che con 14 spettacoli di prosa, 3 di musica, 7 di danza e di teatro famiglie, si conferma come la più ricca in Calabria.

La mission principale anche in questa annualità sarà quella di essere un veicolo di scoperta per i progetti più interessanti e innovativi del panorama nazionale e internazionale: Elena Bucci e Marco Sgrosso in “Risate di gioia” , spettacolo che segna l’apertura il 10 ottobre di ”Teatro chiama Terra”, Peppino Mazzotta e il suo “Radio Argo” il 27 ottobre, “Il grande Spavento” il 4 novembre, prodotto da Principio Attivo Teatro e selezionato da FamulaMundi Playwriting Europe all’interno del progetto Playground Londra 2022, Antonella Questa in “Svergognata” il 24 novembre e ancora Roberto Latini in programma con “Venere e Adone” il 7 dicembre, Luigi Ciotta in “Abattoir Blues” il 19 gennaio, la Compagnia Teatro del Carro sabato 3 febbraio in “Spartacu Strit Viù”, Lucia Vasini, Lorenzo Lavia, Paolo Triestino e Valentina Bortolo in “Le Gratitudini” sabato 9 marzo, Fabrizio Sinisi e la sua Favola il 23 marzo, Marco Zoppello, Anna De Franceschi e Michele Mori in “Romeo e Giulietta – l’amore è saltimbanco” il 13 aprile.

Nei mesi di programmazione si avrà la possibilità di ritrovare sul palco volti noti della scena cinematografica e teatrale italiana che difficilmente verrebbero alle nostre latitudini: Francesco Montanari e Cristiano Caccamo ne “Il sesto potere” il 22 dicembre, Domenico Iannacone il 6 gennaio con “Che ci faccio qui in scena”, Leo Gullotta e Fabio Grassi protagonisti di “In ogni vita la pioggia deve cadere” il 17 febbraio, Eva Robin’s ne “Le Serve” il 27 aprile.

L’offerta stagionale di Dracma mantiene alta anche l’attenzione verso il “nuovo” pubblico: giunge alla settima edizione, infatti, la rassegna di “TeatroFamiglie”, teatro tout public per tutte le generazioni, con l’obiettivo di “chiamare” al teatro le cittadine e cittadini che saranno protagonisti della società un domani, oramai prossimo, grazie alla presenza delle migliori compagnie per il teatro ragazzi.

Infine un’importante finestra sulla danza contemporanea in collaborazione con l’associazione Italìa & co. con quattro spettacoli in programma da ottobre a novembre,  che costituiranno la più corposa sezione regionale del festival di danza contemporanea “Ramificazioni” (unico riconosciuto dal Mic) e due appuntamenti di esplorazione musicale con Zanchini&Salis e l’artista irlandese Naomi Berrill, oltre ad un appuntamento extra con il concerto del 29 dicembre di Francesco Baccini & Alter Echo 4et.

Una stagione ambiziosa e contemporanea che rinnova l’urgenza di tenere uno sguardo attento alle nuove proposte del teatro contemporaneo ampliandolo alle proposte offerte del mondo della danza e della ricerca in ambito musicale, in un’ottica di creazione continua di nuovo pubblico e di contaminazione dei linguaggi scenici. (rrc)

TARSIA (CS) – In scena Spine

Ècon lo spettacolo “Spine” di Mana Chuma, in programma domenica 8 ottobre, alle 18, a Tarsia, al Piccolo Teatro Popolarel la prima parte della stagione “Tarsia Teatro – Percorsi nei generi teatrali” dell’Associazione Luci nelle Grotte, presieduta da Ernesto Iusi e la direzione artistica di Flavio Casella.

La stagione teatrale è realizzata con la collaborazione dell’amministrazione comunale e il contributo della Regione Calabria.

Sul palcoscenico Stefania De Cola, Lorenzo Praticò e Mariano Nieddu.

Un racconto a più voci, intessuto di urla gridate sottovoce. Personaggi che sembrano fantasmi si muovono come le foglie degli alberi di notte.

«“Spine” – si legge nelle note di regia – nasce dal bisogno di individuazione di nuove modalità di creazione artistica, da una necessità espressiva».

«Dall’esigenza di confrontarsi con una storia alta a partire dai margini, dai vuoti non raccontati – conntinua la nota – dalla volontà di indagare strade normalmente ignorate, sia in termini di drammaturgia che di ricerca linguistica.

«È un calendario di qualità di cui andiamo fieri – affermano Flavio Casella ed Ernesto Iusi – . Un percorso teatrale in crescendo che Luci nelle Grotte ha avviato circa sei anni fa per dare alla comunità di Tarsia un’opportunità di crescita e di aggregazione attraverso il linguaggio universale del teatro». ν

La Compagnia Ba17 incanta Panettieri e Rombiolo con “Nòstos. Sonu ca ‘ncanta”

Panettieri e Rombiolo sono rimaste incantante da Nòstos. Sonu ca ‘ncanta della Compagnia Teatrale BA17.

L’opera scritta musicalmente da Daniele Fabio e testualmente da Angelica Artemisia Pedatella, interpreti dello spettacolo insieme alla ballerina Giada Guzzo che ne ha curato le coreografie, è uno straordinario percorso nella musica popolare del sud, alla ricerca di storia, tradizione e sonorità di un mondo mediterraneo che non smette di esercitare il suo eccezionale fascino fatto di parola e suono, movenze ed espressività che – come recita lo stesso titolo dello spettacolo – incanta.

«La mia ricerca musicale – ha spiegato il compositore e chitarrista Daniele Fabio – non poteva non soffermarsi su questo patrimonio incredibile di suoni, narrazioni musicali e suggestioni che rappresenta il Mediterraneo, il mondo in cui sono nato come persona e come musicista. Tutto questo possiamo raccontarlo non solo alla Calabria, ma al mondo, poiché la nostra tradizione ha un valore incommensurabile e universale».

«Raccontare è il primo gesto dell’uomo – incalza la performer e regista Angelica Artemisia Pedatella – e Nòstos è un tuffo nel desiderio di tornare a casa, nella sensazione della mancanza che genera un legame invisibile e fortissimo con il passato. Abbiamo bisogno di tornare a casa, tutti. Il nostro progetto è di portare questa nostra casa e le nostre tradizioni ovunque nel mondo».

Potentissima la narrazione del mondo popolare, in cui i testi delle canzoni emergono come mitologia contemporanea, storia, vita, socialità, cronaca di una dimensione sognante e tragica che ha segnato la storia indelebile del sud, un incastro di popoli e di eventi che ha reso questo angolo di mondo un luogo incredibile di incontri e costruzione di una cultura, quella italiana, riconosciuta in tutto il mondo. Nello spettacolo si integrano la voce, la musica e la danza, per intrecciare un racconto armonioso in grado di suscitare improvvisi picchi emotivi. La vera storia di “Bella ciao” e la tragedia delle mondine, la leggenda di Mokarta, la ribellione contro l’invasione del Sud al tempo dell’Unità d’Italia che nella famosa “Riturnella” si trasforma nel canto d’amore di un emigrante. Una magia di solitudini che amplificano il sentimento della nostalgia di casa, il Nòstos contemporaneo.

L’idea nasce dalla volontà di trattare l’arte dello spettacolo dal vivo come finestra sulla società contemporanea, frutto dell’interazione continua tra il passato e la percezione collettiva del presente: un lavoro non solo estetico e artistico, dunque, ma antropologico che il team BA17 continua a portare avanti, incontrando il plauso di persone e amministrazioni pronte a scommettere sulle innovazioni culturali che il gruppo di artisti e tecnici calabresi sta portando avanti. Panettieri e Rombiolo sono due borghi della Calabria che hanno subito le pesanti ripercussioni dello spopolamento, ma rappresentano luoghi importanti per la regione da più punti di vista: per i personaggi a cui hanno dato i natali – Giosafatte Talarico il brigante giusto per Panettieri e Concetta Pontorieri la prima donna calabrese ad essersi ribellata alle leggi sociali ed essersi laureata nel 1921 per Rombiolo; per la magnifica posizione a ridosso della montagna – la Sila per Panettieri, il Monte Poro per Rombiolo – che rendono questi due borghi estremamente suggestivi e anche più fragili dal punto di vista sociale; per le politiche innovative che hanno saputo sviluppare. Entrambi i borghi infatti presentano dei modelli virtuosi di gestione politica e per questo motivo il team BA17 ha trovato spazio per raccontare le storie di Calabria in questi due luoghi così significativi.

«La vera politica è fatta dalle piccole amministrazioni virtuose – conclude Angelica Artemisia Pedatella, leader del team BA17. – La cultura può rinascere solo da un legame di correttezza e solidarietà tra artisti e veri politici, per questo puntiamo sui borghi, sui piccoli centri in cui troviamo modelli positivi, luce, speranza per una terra che ha tutto il diritto e tutte le potenzialità per risplendere e, in certi casi, rinascere completamente. Siamo orgogliosi di questo lavoro e orgogliosi del patrimonio umano che la Calabria preserva. Le amministrazioni di Panettieri e di Rombiolo sono luoghi positivi di costruzione, di maturità, di visioni per il futuro».

La chiusura della stagione della Compagnia Teatrale BA17 porta ancora una volta un messaggio culturale forte, in concomitanza con l’apertura dei corsi di formazione del CPA – Centro per le Arti – che si avviano proprio nel mese di ottobre, con corsi di recitazione per adulti e adolescenti, teatro per bambini, dizione, public speaking, tarantella, scrittura e workshop diversi sulle arti. Aperto a tutti e accessibile a tutte le fasce sociali, il centro nasce come impulso alla creatività dei calabresi, per continuare a progettare per i borghi e con i borghi, rendendo la popolazione sempre più partecipe dei processi creativi necessari a ristabilire i principi di una società sana. Non resta che prendere ogni informazione sulle pagine social della Compagnia Teatrale BA17 e attendere i prossimi emozionanti eventi. (rrm)

LAMEZIA – In scena “Spari e dispari”

Domani sera, al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, andrà in scena lo spettacolo Spari e dispari della Compagnia Teatro Rossosimona.

Autore del testo è Ciro Lenti che si affida all’interpretazione di Paolo Mauro e Francesco Aiello.

Completano i credits Rita Zangari (costumi), Jacopo Andrea Caruso (responsabile tecnico), Giovan Battista Picerno (organizzazione e promozione social) e Yoneredy Bejerano Jane (assistente di palcoscenico). Direzione di produzione a cura di Lindo Nudo.

La faida dei Pelle-Vottari partita nel 1991, e passata, tra l’altro, per la strage di Duisburg, ebbe inizio a causa di un banale scherzo di Carnevale: dei ragazzi in maschera lanciarono delle uova contro un circolo ricreativo. In Albania Alexander, un ragazzo di 17 anni (e molti altri come lui) è costretto a vivere chiuso in casa per evitare di essere vittima di una faida famigliare esplosa quarant’anni fa per via di una pecora che ha brucato nel terreno del vicino.

 “Spari e dispari”, si ripropone di raccontare, in chiave umoristica e grottesca, una faida famigliare nata per futili motivi e che ormai nessuno più ricorda. Un meccanismo binario, di azione e reazione, sospinto dalla legge dell’onore che impone la vendetta come morale familiare. Una dinamica dei ruoli, quattro per due attori, in cui vittime e carnefici sembrano alternarsi e confondersi.

L’automatismo va avanti, in modo spietato, acritico, fin quando il componente di una delle due famiglie, cieco dalla nascita, e per questo dispensato dall’obbligo di uccidere, cerca di far luce sui motivi per cui nacque la terribile “tradizione”. (rcz)

CITTANOVA (RC) – Presentata la 20esima stagione teatrale di Kalomena

È stata presentata la 20esima edizione della stagione teatrale dell’Associazione Culturale Kalomena e che prenderà il via il prossimo 26 novembre a Cittanova.

Alla presentazione sono intervenuti Girolamo Demaria, Presidente dell’Associazione Culturale Kalomena, Francesco Cosentino, Sindaco di Cittanova, Marianna Iorfida, assessore alla Promozione Culturale, Paolo Germanò componente CdA della BCC-Banca della Calabria Ulteriore; Fabio Taverna dell’azienda Pasticceria Taverna “Le Chicche”.

Hanno, inoltre, partecipato Clelia Bruzzì, Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “M. Guerrisi”, Padre Antonio Cannatà, Presidente del Centro “Lavoltabuona”; Anselmo La Delfa, Presidente della locale Società Artistico Operaia.

Il Progetto della Rassegna, ad oggi, ha il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Cittanova e il sostegno della BCC-Banca della Calabria Ulteriore e del Bar-Pasticceria Taverna “Le Chicche”, nei cui laboratori saranno organizzate apposite visite per gli abbonati, nel corso delle quali saranno illustrate la storia e le tecniche di produzione e verrà offerta una degustazione dei prodotti dell’azienda.

«Quello che ci apprestiamo a vivere – ha dichiarato il presidente di Kalomena Girolamo Demaria – sarà un anno speciale, poiché il prossimo 28 dicembre l’Associazione raggiungerà il traguardo dei 30 anni di attività. Quelli trascorsi sono stati anni straordinari, con eventi e numeri eccezionali, sia in teatro che in piazza, al limite dell’impossibile. Abbiamo raggiunto, assieme al pubblico, risultati per questo territorio dei quali siamo orgogliosi. Abbiamo dimostrato che, pur se con risorse risicate, anche qui si può venire a teatro sapendo di poter contare su un cartellone di serie A, identico ai cartelloni dei teatri delle grandi città».

«Oltre 200 spettacoli di diverso genere – ha aggiunto – con compagnie teatrali di primaria importanza nazionale e internazionale, migliaia di attori, musicisti e ballerini, ma anche un bagaglio di esperienze e di successi nell’ambito dell’organizzazione di grandi eventi musicali».

Forti di questa esperienza, per la prossima Stagione l’Associazione ha allestito un cartellone davvero imponente. Saranno infatti ospitati alcuni dei maggiori successi nazionali della stagione teatrale in corso, per un pubblico che conferma il desiderio di avere prodotti di alto livello. 

Saranno dieci gli spettacoli proposti per questa rassegna che, tra novità assolute, successi da rivedere e talenti da scoprire, comprenderà un arco temporale di ben cinque mesi e prenderà il via il 26 novembre con il gradito ritorno di Biagio Izzo col suo nuovo spettacolo “Letto a 3 piazze”. 

Il 7 dicembre sarà la volta di Giuseppe Zeno ed Euridice Axen con la traduzione teatrale dell’opera “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto” di Lina Wertmüller, una delle maggiori registe del cinema italiano, interpretata nella versione cinematografica da due icone del cinema italiano come Mariangela Melato e Giancarlo Giannini. 

Il nuovo anno si apre, il 12 gennaio, con la Compagnia Le Bal, composta da 12 inarrestabili attori/danzatori guidati da Giancarlo Fares e Sara Valerio, con lo spettacolo L’Italia che balla dal 1940 al 2001, che accompagnerà il pubblico in un appassionante viaggio nel tempo scandito dalla musica che si fa drammaturgia. 

La rassegna prosegue il 26 gennaio con il travolgente musical La leggenda di Belle e la Bestia con la Compagnia dell’Ora, per una storia senza tempo e senza età che conduce lo spettatore in uno spettacolo brillante e ricco di sorprese, per due ore di magia dove è impossibile riconoscere la realtà dall’immaginazione. 

Poi, il 2 febbraio, il nuovo gradito ritorno di Carlo Buccirosso, uno dei volti più amati e apprezzati dello spettacolo italiano, che porterà al Gentile la sua nuova divertente commedia Il vedovo allegro.

A seguire, il 15 febbraio, ancora una serata con divertimento assicurato per il pubblico, grazie all’arrivo di Ale & Franz con la loro nuova opera Comincium. La Commedia, con la quale riprendono quel cammino che negli ultimi venticinque anni gli ha permesso di raccontarci le loro storie e di ridere innanzitutto di loro stessi, come davanti ad uno specchio, condividendo con il pubblico la loro comicità.

Il 2 marzo una presenza particolarmente attesa e da non perdere. Stefano Massini, lo scrittore così amato per i suoi racconti in tv del giovedì sera a “Piazzapulita”, definito il più popolare raccontastorie del momento, con il suo Alfabeto delle emozioni porterà in scena la forza e la fragilità dell’essere umano, dipinta con l’estro e il divertimento di un appassionato narratore.

La Rassegna si concluderà il 21 marzo con Emilio Solfrizzi, accompagnato da Carlotta Natoli e Ruben Rigillo, con L’Anatra all’arancia, un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti.

Oltre agli spettacoli in cartellone, l’Associazione presenta per il 24 febbraio un evento speciale fuori abbonamento di grande qualità con il raffinato ed elegante concerto di Fabio Concato, il quale, accompagnato da una band di musicisti di assoluto valore, delizierà il pubblico con le sue emozionanti melodie.

Per quanto concerne la ricorrenza dei 30 anni di attività dell’Associazione, sarà dedicato un Video emozionante, verrà allestita una grande Mostra per la trentennale attività di Kalomena e promosso un Concorso per gli studenti del Liceo Artistico per la realizzazione di un Logo sui 30 Anni dell’Associazione. 

Poi, il 28 dicembre, la festa, con una serata speciale, con ingresso gratuito per i soci-abbonati, nella quale si esibirà in concerto l’Orchestra Giovanile di Fiati di Delianuova, alla quale, in quell’occasione, sarà consegnato il Premio “Ulivo-Mediterraneo”, quale espressione di giovani musicisti “Ambasciatori della positività calabrese”, attraverso le armonie delle note musicali. Nel corso della serata è prevista la partecipazione del compositore e regista di opera contemporanea, il cittanovese Girolamo Deraco e, con un intermezzo di Fisarmonica, del giovane fisarmonicista, anch’egli cittanovese, Domenico Raso, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali in qualità di solista e musica da camera.

Oltre agli spettacoli, sarà riproposta anche quest’anno un’esperienza interessante e significativa: gli incontri pomeridiani in teatro tra gli allievi della Scuola di Recitazione della Calabria e gli attori ospiti della Rassegna.

L’attenzione che l’Associazione Kalomena, attraverso la Stagione Teatrale, rivolge al mondo giovanile ed agli studenti in particolare viene evidenziata dal Progetto Teatro Nuove Generazioni, nell’ambito del quale è stato allestito il Progetto Teatro Studenti, in collaborazione con gli Istituti Superiori cittadini, che già nel passato ha registrato un bel successo di partecipazione e di critica, un progetto teso ad assicurare l’opportunità di far partecipare gli studenti agli spettacoli serali, con apposite riduzioni del costo dell’abbonamento e del biglietto.

Anche quest’anno l’Associazione farà assistere gratuitamente agli spettacoli gli ospiti del Centro “Lavoltabuona” attualmente in regime domiciliare, una scelta per contribuire a favorire il percorso di reinserimento e socializzazione di queste persone, prevalentemente giovani.

Il Teatro Gentile, con la Stagione Teatrale organizzata da Kalomena, è diventato a tutti gli effetti il Teatro di un intero territorio. Un posto dove sentirsi a casa, un polmone culturale, un luogo dove divertirsi con intelligenza ed anche riflettere.

Come sempre, l’imperativo dell’Associazione è quello di lavorare per riaffermare il ruolo centrale che questa Stagione teatrale occupa nella vita culturale non solo di Cittanova ma dell’intera Calabria. 

«Il nostro desiderio – ha concluso il Presidente Demaria – è quello di poter proseguire questo lungo e felice cammino, per poter continuare ad offrire l’opportunità a tante e tanti di vivere nuove grandi stagioni e nuove emozioni che solo il teatro riesce a dare, facendo ritrovare la gioia e il valore dello stare assieme, partecipi di un’esperienza che resta ogni volta unica». (rrc)