Chiediamo responsabilità e risolutezza per il servizio idrico Crotonese. È quanto ha chiesto Vincenzo Celi, segretario generale Uiltec Calabria, partecipando all’assemblea dei lavoratori Congesi iscritti al sindacato, in cui si è parlato dell’esito dell’assemblea dei Soci dello scorso 30 Settembre che avrebbe deliberato la sottoscrizione dell’accordo operativo tra Congesi e Sorical, per il subentro di quest’ultima nella gestione del Servizio Idrico Integrato a partire dal prossimo Gennaio 2025.
La preoccupazione emersa nel dibattito riguarda le dichiarazioni fiduciose e rassicuranti e le buono intenzioni espresse da parte delle istituzioni che, finora, non hanno trovato riscontro e continuano a scontrarsi con la volontà, fino ad ora rilevata, di chi invece ha introdotto politiche di notevole frizione all’auspicato e necessario trasferimento del servizio e delle maestranze. Il timore, che sottoscriviamo e facciamo nostro, è che se gli interlocutori, che sino a questo momento hanno lavorato per frenare senza presupposti nuovi, rimangono identici, vi è il rischio concreto che il recupero della partita si allunghi sempre di più
«Tutto ciò, come Uiltec – ha detto Celi – lo sosteniamo ormai pubblicamente da anni, perché le vicende che in ordine mettiamo in fila – sentenza sul fallimento Soakro, indagine della Guardia di Finanza e ricorso al Tar rigettato – fanno presagire, senza un vero cambio di rotta, che a pagare il prezzo di una gestione alquanto discutibile siano ancora una volta lavoratrici e lavoratori. Tra stipendi non pagati e demansionamenti, prima nel fallimento Soakro, poi nell’avvio del progetto Congesi, ci saremmo aspettati maggiore coraggio e determinazione da parte dei Soci del Consorzio, rispetto, ad esempio, all’ipotesi di messa in liquidazione del Consorzio solo a valle del subentro di Sorical».
«Non vogliamo essere cattivi profeti, vogliamo, però – ha detto ancora Celi – richiamare i soggetti coinvolti nella trattativa, alla massima responsabilità e risolutezza. Accelerare il subentro di Sorical nella gestione, che rivendichiamo e chiediamo da anni – la Uiltec non si è mai lasciata distrarre dal suo ruolo – a tutela del servizio pubblico e delle maestranze, oggi diventa condizione non più rinviabile, prima che possibili elementi esterni – ve ne sono diversi – possano inserirsi nella fase in corso. Troppi sono gli elementi che in questi anni abbiamo denunciato e che oggi sono sotto verifica degli enti preposti e, per questa ragione, non possiamo rimanere sulla riva del fiume da semplici spettatori in attesa degli eventi».
«Con questo auspicio e con la consapevolezza – ha concluso – che il ruolo dei Comuni sia centrale nel buon esito del confronto, continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto: rappresentare gli interessi dei lavoratori, quelli instancabili che si sono sempre adoperati e hanno offerto la loro rilevante professionalità per garantire il servizio nonostante tutti gli ostacoli che gli si sono posti lungo il percorso».