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La sen. Fiammetta Modena

Commissariamento, Spirlì contro il Governo. La sen. Modena (FI): domani è già troppo tardi

Il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha attaccato il Governo per la mancata nomina del commissario ad acta della Sanità calabrese. Anche dal Parlamento si levano ferme proteste. La sen. Fiammetta Modena (FI) afferma che  «è morta la speranza dei calabresi». «Presidente Conte – afferma la senatrice, componente della Commissione Giustizia –, possibile che lei e il suo Governo non abbiate ancora trovato e nominato un nuovo Commissario della sanità in Calabria? Quanto i calabresi dovranno ancora aspettare? Laggiù tutto sta morendo. È mort la speranza dei calabresi dopo aver chiuso ben 18 ospedali diversi. Oggi – dice l’esponente forzista – oltre far montare all’Esercito ospedali da campo sparsi per il territorio, perché non pensa di riaprirne uno di quelli già chiusi e farne un grande centro Covid regionale? Possibile che con il suo potere, che è immenso in questi mesi, non abbia trovato una personalità del mondo scientifico o manageriale da mandare al servizio dei calabresi? Sono settimane che vi arrovellate su questo tema. È gravissimo che lo scontro tra PD e Movimento Cinque Stelle paralizzi la scelta definitiva. Ma è proprio necessario dover trovare un uomo del PD legato magari al Presidente Zingaretti da mandare a Catanzaro? O un prefetto in pensione? In questi mesi lei ha nominato centinaia di esperti nella sua task force: prenda il migliore che ha e lo mandi in Calabria.

«Cosa ancora deve accadere – conclude la sen. Modena – perché vi rendiate conto dello sfascio immane della sanità in Calabria e della disperazione reale di centinaia di migliaia di famiglie? E se alla fine non saprà proprio cosa fare prenda il suo commissario del cuore, Arcuri, e lo mandi laggiù, calabrese tra i calabresi, forse questa volta potrebbe essere utile davvero a qualcosa o a qualcuno».

«Da un mese – ha dichiarato il presidente Spirlì – stiamo aspettando il commissario e siamo non più al primo e neanche al secondo: abbiamo fatto ambo, terno e quaterna. Suppongo che ci stiamo preparando alla tombola e spero che non sia natalizia, visto che ancora manca un mese a Natale. Non è possibile che il Governo continui con questa girandola, con questo carosello veneziano di cavallini imbizzarriti, che hanno solo un nome e nient’altro. Non è neanche possibile che ogni nome proposto dal Governo sia bocciato dal Governo stesso. E tutto questo nonostante la nostra pazienza, la nostra disponibilità, il nostro impegno a lavorare, in questo momento di vacatio, al posto dell’esecutivo nazionale».

«Delle due, l’una: o non funziona la Calabria – ha sottolineato Spirlì – o non funziona lo strumento del commissariamento governativo della Sanità, considerato anche il fatto che, in queste settimane, stiamo svolgendo il nostro compito con grande impegno e risultati. Medici, paramedici, tecnici, oss, personale parasanitario di tutti i tipi, associazioni di volontariato: la politica calabrese è presente e opera al posto di tutti coloro i quali avrebbero dovuto essere su questi territori e, invece, non ci sono».

«Dobbiamo chiederci – ha concluso il presidente f.f. – per quanto tempo ancora il Governo “annacherà il pecoro”. Noi siamo arrivati al colmo della misura». (rrm)