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Concours Mondial de Bruxelles, a Pizzo l'evento "Viaggio alle origini del vino"

Concours Mondial de Bruxelles, a Pizzo l’evento “Viaggio alle origini del vino”

Venerdì 20 maggio, a Pizzo, in Piazza della Repubblica, alle 18, è in programma l’evento Viaggio alle origini del vino, a cura del Gal e organizzato nell’ambito della 29esima edizione del Concours Mondial de Bruxelles, gara enologica internazionale tra le più importanti al mondo che si svolgerà in Calabria dal 19 al 22 maggio.

Istituito in Belgio nel 1994 dal giornalista Louis Havaux , dal 2006 il concorso è itinerante anche nel resto d’Europa. La Calabria è una regione con una storia vitivinicola millenaria, ancor prima dalla Magna Graecia. Non per niente rientrava in quella regione chiamata “Enotria”, ossia terra del vino. Da qualche anno anche il vibonese vanta ottime produzioni, quindi una tappa qui era d’obbligo, così come lo è la scelta di affidare la cura dell’evento al Gal, che di turismo, produzione agricola e sviluppo si occupa a 360°.

Varie le iniziative previste, destinate esclusivamente a una delegazione di invitati tra giudici, buyer e giornalisti di settore, accolti dal presidente, Vitaliano Papillo, e dall’intero staff del Gal, che da giorni si prodigano per la buona riuscita di un pomeriggio all’insegna della bellezza, con visita guidata al castello “Murat”, della musica popolare, con la melodia degli “Etno Pathos”, e della prelibatezza, con la presenza di alcune eccellenze del territorio: Associazione viticoltori vibonesi; Consorzio cipolla rossa di Tropea Calabria Igp; Consorzio ‘Nduja di Spilinga; Consorzio pecorino del Poro Dop; Giacinto Callipo conserve alimentari; Distillerie Caffo; Gelateria artigianale di Domenico Penna; Maestri vasai di Gerocarne, Artigiano di penne in legno fatte a mano. Non mancherà uno spettacolo per la vista e il palato, con uno show cooking degli chef Giuseppe Romano (“Me Restaurant”), Bruno Tassone (“San Domenico”) e Roberto Spizzirri (docente “Maccaroni Chef Academy”), che ovviamente si cimenteranno in eleganti e prelibati piatti preparati con prodotti locali. Il tutto, naturalmente, predisposto cercando di rispondere alla mission del Gal: mostrare il “meglio” di un territorio che già può vantare il “meglio” della produzione enogastronomica regionale.  (rvv)