Dal 22 al 27 luglio, a Conflenti, torna, con la sesta edizione, Felici&Conflenti, la Festa di Comunità più grande della Calabria centrale.
La kermesse, nata con l’obiettivo di studiare, condividere e trasmettere la cultura coreutica e musicale dell’area del Reventino – Savuto, propone per l’edizione 2019 un ampio cartellone che spazia dalla musica alla gastronomia, dai workshop agli incontri, dalle performance ai concerti alle escursioni.
In 6 giorni, ben 6 i laboratori dedicati ad apprendere strumenti, canti e danze della tradizione; 6 gli incontri teorici; 2 concerti – Canto Antico in Polifonie Metropolitane e Rrosa Trio con Canti e sentimento nella tradizione musicale e vocale del Mediterraneo; 3 i laboratori dedicati ai bambini – Nella tribù dello Yoga a cura di Jessica D’amato, CartapestiAMO a cura di Ammàno e il Laboratorio di terracotta a cura di Ideart Squillace – nonché escursioni giornaliere con Conflenti Trekking per vivere il territorio a trecentosessanta gradi.
E ancora allestimenti, spettacoli e installazioni con Kalura meridionalismo, arte popolare di strada e la mostra fotografica Photocunti Risvegli, una residenza artistica fotografica cura di Cleto Festival.
Tra le iniziative proposte anche il laboratorio di Cucina Sociale del Reventino e Radio Ntinna, la radio ufficiale di Felici & Conflenti che seguirà tutti gli eventi.
La Festa di Comunità di Conflenti è anche evento di turismo responsabile e culturale fondato sul contatto diretto col territorio e la collaborazione con realtà associative, sociali, agricole ed economiche dell’area. Un’occasione unica per riscoprire, tramite il contatto diretto, i suoni di una cultura musicale viva.
Tra gli incontri, in prima nazionale, sabato 25 luglio, alle 17.00, la presentazione del libro del giornalista di Repubblica Francesco Erbani L’Italia che non ci sta. Viaggio in un paese diverso edito da Einaudi. Il viaggio in Italia di Erbani racconta le realtà di chi non si rassegna e organizza da sé il futuro, un viaggio che dalle valli venete arriva fino in Calabria per ritrarre la realtà di Felici & Conflenti. A dialogare con l’autore, l’antropologo Vito Teti e il giornalista Antonio Cavallaro.
Continuano i viaggi per l’Italia, precisamente in Sicilia, con Viaggio tra i suoni di Sicilia, dalla musica dei pastori a quella delle sale da barba, l’incontro con Salvatore Vinci, Giorgio Maltese, Pasqualino Cacciola ed Elisa Messina.
A parlarci di cultura Arbëreshë sarà Nicola Scaldaferri, etnomusicologo di fama internazionale, ricercatore e docente all’Università degli Studi di Milano durante l’incontro “La polifonia femminile dei paesi Arbëreshë” che vedrà la partecipazione del gruppo “Lule Sheshi” di San Costantino Albanese.
Ancora appuntamenti con la cultura musicale del meridione: La trasmissione del canto e del suono in una pratica performativa integrata a cura di Anna Maria Civico e la proiezione del docufilm di Danilo Gatto, il racconto di una famiglia di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, suonatori di zampogna dalla fine dell’ ‘800 che, da ben 5 generazioni, porta avanti questa tradizione anche se oggi lontano dalla propria terra perché emigrati in Piemonte.
In serata spazio cene e grandi feste con i suonatori del Reventino accompagnati di volta in volta da ospiti diversi, dai danzatori e musicanti di San Mango d’Aquino a quelli siciliani, dai suoni di Alessandria del Carretto di Antonio Arvia alla Croatian Bagpipes Band, dalla banda Pilusa ai Giganti di Sorianello.
Per tutta la durata dell’evento verranno attivati 6 workshop: Zampogna Della Presila a cura di Christian Ferlaino e Giuseppe Muraca, un laboratorio alla scoperta della zampogna conflentana le cui caratteristiche particolarmente arcaiche la rendono unica in tutta l’area centro-meridionale.
Il laboratorio diretto da Andrea Bressi e Serena Tallarico tratta della Danza del Reventino con le sue forme coreutiche singolari caratterizzate da balli a due o a quattro.
All’organetto, strumento più vitale e ampiamente diffuso in tutta la zona del Reventino-Savuto, sarà invece dedicato il workshop condotto da Gianpiero Nitti e Francesco Mancuso.
Anche il Canto tradizionale, oggetto del laboratorio diretto da Giuseppe Gallo, svolgeva un ruolo fondamentale nella vita quotidiana di un tempo, accompagnato sempre dall’organetto o dalla zampogna. Un modo per conoscere e riscoprire uno degli strumenti più carismatici del territorio.
Il corso Introduzione alla lira curato da Francesco Denaro sarà un modo per approcciarsi a questo strumento ormai conosciuto oltre i confini regionali che affonda le proprie radici in due aree diverse, nella Locride e sul versante tirrenico vibonese.
Vincenzo Piazzetta è il Mastro artigiano che, con il laboratorio Intaglio Tradizionale, ci condurrà in un viaggio nella tradizione agro-pastorale attraverso le incisioni nel legno. (rcz)