Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha precisato che, per quanto riguarda la riforma dei Consorzi di Bonifica, «non c’è alcuna sorta di pressione né atteggiamenti di arroganza da parte del presidente Occhiuto, tantomeno si è in presenza di stravolgimenti normativi».
«È un errore interpretare in questi termini la ‘questione di fiducia’ posta sulla riforma dei Consorzi di bonifica che sarà in Aula il 3 agosto», ha detto Mancuso, aggiungendo che «è del tutto ingiustificato, inoltre, aprire polemiche incomprensibili, quando c’è così tanto da fare per mettere la Calabria in condizioni di risolvere problemi vecchi e nuovi, come dall’inizio della legislatura stiamo facendo Giunta e Consiglio regionali».
Per il presidente del Consiglio regionale, infatti, c’è «soltanto la determinazione del presidente Occhiuto e di tutti noi di rispettare il timing del programma di governo su cui abbiamo avuto il consenso della stragrande maggioranza dell’elettorato e, al contempo, di proseguire, superando ostacoli burocratici e ingerenze corporative, nella sua realizzazione con celerità, rigore e trasparenza».
«Pur essendo legittime e degne d’attenzione le diverse opinioni su una riforma che la Calabria attende da molti anni – ha precisato – occorre però non dimenticare che chi ha la responsabilità politica di costruire percorsi di discontinuità col passato, per consentire a una regione che nei decenni ha accumulato un’enorme mole di problemi che le impediscono di volare alto e spesso la collocano in coda ad ogni statistica economica e sociale, ha il diritto-dovere di concretizzare le progettualità più performanti per il raggiungimento degli obiettivi. Saranno gli elettori, quando si tornerà a votare, a dare giudizi di valore su quanto saremo riusciti a fare».
«Essendo consapevoli che i problemi gravi della Calabria fin qui lasciati colpevolmente irrisolti, non possono più essere soltanto enunciati ma affrontati con risolutezza e risolti. Ed essendo altresì chiaro che attraversiamo una fase storica che impone di avere una Regione non più immobilizzata da condizionamenti dilatori o pilateschi – ha proseguito – ogniqualvolta c’è da assumere decisioni organiche all’insegna del rinnovamento e della modernizzazione, la preoccupazione di tutti dovrebbe essere indirizzata a portare a compimento quelle riforme di sistema senza cui in Calabria continuerebbero a prevalere approssimazioni amministrative, sovrapposizioni di competenze e vistose diseconomie».
«È così che si onora il mandato elettorale ed è anche così – ha concluso – dimostrando di anteporre agli interessi di parte quelli generali, che riusciamo ad essere credibili nello scenario nazionale ed internazionale». (rrc)