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Coolap Reggio Calabria: Il pagamento delle prestazioni rese non è stato ancora fatto

Il Coolap – Coordinamento Lavoratori Psichiatria di Reggio Calabria, denuncia che, ancora oggi, non è stato fatto il pagamento delle prestazioni rese, che ammontano a quasi sei mensilità, dei lavoratori delle strutture psichiatriche.

Il Coolap, infatti, ha ricordato che il 3 maggio, in Cittadella regionale, i rappresentanti delle Cooperative sociali, e un rappresentante del Coolap hanno incontrato, il commissario Guido Longo ed il governatore f.f. Nino Spirlì, con l’onorevole Francesco Cannizzaro, come promotore dell’incontro. Da questo, «si è detto molto e fatto poco perché, a distanza di un mese, ancora il risanamento del settore psichiatrico, attraverso il pagamento delle prestazioni rese che ammontano a quasi sei mensilità, non è di fatto avvenuto».

«Il commissario Longo – hanno riferito – dichiarava che “quanto fatto dai lavoratori sarebbe stato riconosciuto”. A distanza di un mese, possiamo dire che aver stipulato e pubblicato il 18 maggio il Dca (decreto del commissario ad acta) non ha reso fattibile quanto promesso, perché con abilità burocratica nel documento non c’è nulla che possa renderlo tale. Il documento amministrativo, in pieno stile “burocratese”, enuncia esclusivamente, dando mandato all’ Asp di Reggio Calabria di questo, “di porre in essere ogni azione utile a garantire la continuità delle cure dei pazienti”, guardandosi bene di specificare che comprenderebbe anche le prestazioni rese».

«Capirete bene che, tale dicitura – dice il Coolap – afferma tutto e il contrario di tutto ed è interpretabile in vari modi. Infatti, l’Asp di Reggio Calabria, non può altro che non pagare quanto reso e può solo, per non incorrere in problemi di vario tipo e ne ha già tanti, pagare dal 18 maggio in poi data dell’atto amministrativo. Noi del Coolap, per correttezza, possiamo solo affermare che, nella figura del commissario Gianluigi Scaffidi, abbiamo sempre trovato una sincera interlocuzione e sappiamo di certo che ha fatto di tutto per risolvere il problema, ma senza riuscirci pur gli sforzi fatti ed i documenti inviati in Regione».

«Il governatore f.f. Spirlì, da buon politico – hanno detto ancora – prometteva che con il commissario Longo ci avrebbero ragguagliato sullo stato dell’arte, delineando un percorso che in tempi rapidi e radicalmente (si è sbilanciato dichiarando addirittura in poche ore) avrebbe risolto i problemi dei servizi psichiatrici. Il deputato Cannizzaro, che dal canto suo si era anch’egli impegnato dichiaratamente, ha ammesso che se in caso non si fosse arrivati a nulla di fatto, sarebbe stato costretto a presentare una interpellanza parlamentare che non si è mai, comunque a distanza di tempo, concretizzata».

«Per concludere – hanno detto– ci viene spontaneo citare sarcasticamente Rino Gaetano, grande cantautore calabrese, che in una sua celeberrima canzone ripeteva: Nuntereggae più. Frase che noi, oggi, facciamo umilmente nostra…». (rrc)