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Giuseppe Cicciù

Cordoglio per Giuseppe della Frecciarossa, ennesima vittima reggina sul lavoro

Profonda commozione a Reggio e cordoglio da parte di tutte le autorità per la drammatica morte del ferroviere Giuseppe Cicciù, “milanese” di Reggio, perito nel tragico incidente ferroviario del Frecciarossa a Lodi insieme con il collega Mario Di Cuonzo. Cicciù, conduttore esperto del Frecciarossa, vive da moltissimi anni a Milano, ma aveva sempre nel cuore la sua città di origine e approfittava di ogni occasione per tornare a trovare i suoi cari e i tantissimi amici. Sempre col sorriso sulle labbra, sempre attento (era stato impegnato nel sindacato) nella tutela della sicurezza sul lavoro.

La neopresidente della Regione Jole Santelli, nell’esprimere «la mia commozione per la morte dei due macchinisti avvenuta nell’incidente ferroviario di Lodi» ha espresso vicinanza «alla famiglia di Giuseppe Cicciù, originario di Reggio Calabria: alla moglie, alla madre e alla figlia il mio abbraccio sincero. L’auspicio è che si possa fare presto chiarezza sull’avvenuto e si accertino le responsabilità».

Il deputato forzista Francesco Cannizzaro ha manifestato l’«enorme tristezza» per la morte del ferroviere reggino: «sono profondamente colpito – ha detto – dall’ennesima perdita di un calabrese, un reggino, deceduto sul lavoro. Giuseppe è l’ennesimo simbolo, pochi mesi dopo la tragedia di Nino Candido, dei figli della nostra terra che emigrano per lavoro e trovano la morte: con piena fiducia nel lavoro delle istituzioni preposte, sono convinto che verrà fatta al più presto piena luce sulle cause del disastro ferroviario di stamattina e ci tengo a sottolineare che quest’ennesima tragedia dimostra quanto importante sia il lavoro da fare alla Regione. Infatti la Calabria che vogliamo costruire è quella in cui tutti devono essere liberi di scegliere di poter lavorare nella terra in cui sono nati, in sicurezza. Non vogliamo più piangere i nostri emigrati costretti a lasciare la loro città e i loro affetti per lavoro, per poi andare a morire altrove. La tragedia nella tragedia è che ormai qualsiasi notizia di cronaca nera che arriva dall’Italia o dall’Europa coinvolge reggini e calabresi costretti a vivere fuori dalla Calabria. Dobbiamo fare di tutto per invertire questa tendenza, e lo faremo anche nel nome di Giuseppe Cicciù».

Il sindaco metropolitano di Reggio Giuseppe Falcomatà ha voluto far pervenire ai familiari di Giuseppe il cordoglio della città: «La comunità reggina è in lutto – ha affermato –. Ancora una volta, la nostra città perde uno dei suoi figli. Oggi è un giorno di infinita tristezza per tutti noi. Alla famiglia di Giuseppe giunga l’abbraccio caloroso di tutti i reggini. Ci auguriamo che su questa tragedia venga al più presto fatta piena luce, al fine di accertare eventuali responsabilità».

Profondo cordoglio anche nel sindacato. «Tutta la Cisl calabrese – ha detto il Segretario generale dell’organizzazione sindacale, Tonino Russo – si stringe intorno alle famiglie di Giuseppe Cicciù, delegato Cisl in Lombardia, nato a Reggio Calabria, e di Mario di Cuonzo, anch’egli meridionale, i due macchinisti che hanno perso la vita nel gravissimo incidente del Frecciarossa deragliato a Lodi, augurando una pronta guarigione a tutti i feriti coinvolti, passeggeri e operatori ferroviari. Siamo di fronte all’ennesima, terribile e inaccettabile tragedia sul lavoro, che ripropone in modo acutissimo sia la questione della sicurezza, tanto più assurdamente perché si parla di un treno di ultima generazione, sia la questione dell’emigrazione, che ha toccato e continua a toccare tantissime famiglie del Sud Italia. Per una casualità dovuta probabilmente all’ora si è verificato, come è stato detto, l’incidente non ha causato una vera e propria una strage. Ora – conclude il Segretario generale della Cisl calabrese – chiediamo con forza che sia fatta al più presto piena luce sulle cause del disastro, perché ciò che è accaduto non si ripeta mai più». (rrm)