Nei giorni scorsi, all’Istituto “E. Majorana” di Corigliano Rossano, si è svolto un seminario sulla nuova Pac 2023-2027 dal titolo Gli strumenti per una crescita sostenibile per l’agricoltura e l’agroalimentare della Calabria, promosso dalla Coldiretti Calabria.
All’incontro, molto partecipato ed al quale erano presenti anche i dirigenti scolastici del Liceo di Corigliano, Edoardo Giovanni De Simone e del Nicolas Green, Alfonso Perna, dopo i saluti del dirigente scolastico dell’Istituto, Saverio Madera, sono intervenuti anche Antonino Fonsi, presidente di zona Coldiretti Rossano; Francesco Cosentini, direttore Coldiretti Calabria e Giovanni Cipolla, responsabile regionale Pac e Psr.
Delle diverse novità contenute anche nel Piano Strategico Nazionale dell’Italia sull’applicazione della Politica Agricola Comune (Pac), approvato da Bruxelles, Madera si è soffermato sull’aumento delle risorse per i giovani, sui fondi rafforzati per il biologico, ma anche sull’attenzione alle filiere strategiche dalla zootecnia all’olio, sul principio della condizionalità sociale per frenare il lavoro nero e sugli eco-schemi – una delle novità ambientali – che consistono in pagamenti aggiuntivi riconosciuti agli agricoltori che si impegnano volontariamente al rispetto di pratiche agricole per regimi ecologici che vanno oltre la condizionalità rafforzata.
Per i giovani – è emerso in particolare nel corso del seminario – rimane la possibilità di usufruire di un premio aggiuntivo a cui l’Italia dedicherà il 2% del proprio budget nazionale al quale si aggiunge un altro 2% dai fondi di sviluppo rurale. L’aiuto sarà riconosciuto ai giovani agricoltori sotto forma di pagamento annuale per ettaro ammissibile, fino ad un massimo di 90 ettari. L’importo è calcolato moltiplicando il valore medio nazionale dei titoli per il numero di ettari ammissibili ed è concesso per massimo 5 anni a partire dal primo anno di presentazione della domanda di aiuto.
«La grande comunità scolastica dell’Istituto d’Istruzione Superiore (IIS) E.Majorana di Corigliano-Rossano – ha dichiarato Madera, rivolgendosi soprattutto agli studenti – ha tutte le carte in regola per contribuire ad avvicinare le nuove generazioni di questo territorio agli obiettivi strategici della nuova politica agricola (Pac) entrata in vigore lo scorso 1 gennaio: oltre 35 miliardi di risorse comunitarie fino al 2027, fondamentali per sostenere la competitività delle imprese e l’obiettivo della sovranità alimentare del Paese in un momento di grande difficoltà per il balzo dei costi».
«Rispetto a tutte queste sfide – ha proseguito il dirigente – è evidente che c’è sempre più bisogno delle esatte competenze che questa scuola è in grado di offrire e di quel ricambio generazione che siamo impegnati a garantire. L’obiettivo deve essere quello di riuscire a completare lo stesso numero di quinte classi in agraria che in proporzione viene garantito nelle regioni del Nord».
«E come gli istituti agrari del nord dobbiamo sfornare sempre più giovani e sempre più competenti. Perché solo così – ha concluso Madera – potremo essere alla pari delle altre regioni e competitivi su scala nazionale e globale, puntando sulla nostra terra e sul ritorno manageriale alla terra dei nostri giovani, sulla nostra biodiversità e sui marcatori identitari distintivi di tipo agroalimentare che possiamo vantare». (rcs)