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Cosenza al 7° posto nella top 20 delle città d’arte

Arriva un riconoscimento importante per la città di Cosenza: Nella classifica della top 20 delle città d’arte europee stilata da Holidu, la città bruzia occupa il 7° posto.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Cosenza, Franz Caruso, chiedendosi «cosa avrà mai spinto il portale turistico tedesco, utilizzato per le prenotazioni di case e appartamenti vacanze tra i più noti d’Europa a consigliare una vacanza culturale nella città di Cosenza, solo dopo Urbino, Lecce, Mantova, Matera, Parigi e Bilbao? Non certo una commissione di esperti che potrebbe essere portata a esprimere un giudizio soggettivo, a volte condizionato dalle contingenze, ma i dati obiettivi delle ricerche che gli stessi turisti fanno su Google Maps per individuare la meta delle loro vacanze. Una oggettività che premia il Piano Strategico della Cultura che abbiamo messo in campo per una rinascita socio-culturale ed economica della nostra città e della sua vasta area urbana e che incoraggia la nostra azione».

«Ed infatti, se a essere valutati sono i dati di Google Maps relativi a parole chiave legate alle 7 principali discipline artistiche presenti in una città, dall’architettura alla musica e alla letteratura, passando per le arti visive e le arti performative, Cosenza ha tutte le caratteristiche ideali richieste dai turisti. Se, ancora, determinante nella scelta è il numero di istituzioni artistiche per ogni 10 mila abitanti sempre sulla base dei dati di Google Maps, allora Cosenza ne lascia tante dietro di sé (anche la bella Assisi all’11 posto). Basti pensare, infatti, alle numerose istituzioni culturali presenti nella nostra città, molte delle quali concentrate e vicinissime tra loro nel bellissimo centro storico, tanto da garantire, in pochi giorni, un’offerta culturale variegata e completa – dall’archeologia all’arte contemporanea attraverso i suoi Musei, dall’architettura dei suoi palazzi ai monumenti simbolo, dalla musica al teatro, ai suoi personaggi illustri che hanno lasciato un importante segno nella cultura cittadina, dal percorso religioso a quello enogastronomico, e tanto altro ancora. Per non parlare della sua storia, o meglio delle sue storie – tutte importanti tanto da non saper decidere quale di essa ne rappresenti il brand – da scoprire in ogni angolo, in ogni vicolo, in ogni quartiere della città. Tutti questi elementi spingono i turisti a scegliere la nostra città che, evidentemente, in essa, quindi, trovano il luogo ideale per la loro vacanza culturale».

«E se, da un lato – ha detto Caruso – questo risultato non può che inorgoglire noi amministratori ed i cosentini tutti, che evidentemente vengono premiati anche per la loro rinomata accoglienza, dall’altro il pensiero non può non andare alla recente delusione a causa del mancato riconoscimento di Cosenza tra le prime dieci città d’Italia nella selezione di Capitale italiana della Cultura del 2026.

«Una delusione che, comunque – ha concluso – non placa la mia aspirazione di rinverdire nel nostro territorio culturalmente vocato, quel clima di forte impulso e fermento intellettuale, vivace e dinamico, in grado di spianare la strada ad un futuro diverso e migliore per una comunità che deve trovare proprio nella cultura la leva di inclusione sociale e il volàno per il suo sviluppo». (rcs)