Antonello Grosso La Valle, presidente Unpli Cosenza e consigliere nazionale, è stato rieletto nel consiglio direttivo del Centro di Servizio per il Volontariato Cosenza.
La riconferma è avvenuta nel corso dell’Assemblea, svoltasi online, che ha visto la riconferma del presidente uscente Gianni Romeo e la nomina di 15 referenti di Associazioni di tutta la Provincia.
Il programma del neoeletto Grosso La Valle, insieme ad altri consiglieri, guarda con attenzione ad un nuovo modello sociale connesso alla coesione e alla cooperazione, un lavoro di cura per approfondire le varie tematiche legate al sociale partendo dalla salute, disabilità, ambiente. Garantire il pluralismo e il coinvolgimento delle associazioni. Promuovere e rilanciare un percorso sociale che metta al centro il contrasto alle disuguaglianze, valorizzare le differenze che hanno sempre costituito il patrimonio di ricchezza e il grande valore aggiunto nel mondo del volontariato.
«È necessario – ha dichiarato Grosso La Valle – favorire la rinascita dei tavoli tematici che rimettano al centro le innumerevoli problematiche presenti nei territori che nella provincia cosentina sono assai eterogenei, attivando soprattutto un primo tavolo di confronto sui distretti socio-sanitari. L’ambiente e la salute, la cura delle relazioni, un’economia che guardi al sociale e al territorio devono diventare questioni centrali da analizzare adeguatamente con l’indirizzo del Terzo settore e sicuramente sarà elaborato il Forum legato alle aree territoriali, con specifica attenzione al Tirreno Cosentino».
Rilanciare, dunque, la programmazione partecipata del territorio attraverso specifici incontri, favorendo la ripartenza di un dialogo che possa diventare esempio di virtuosismo con le istituzioni pubbliche ma anche con il privato e, in particolar modo, con l’imprenditoria che oggi la vede sempre più protagonista nella responsabilità sociale. La pandemia, con l’emergenza sanitaria e poi sociale ed economica che stiamo vivendo, ha toccato in maniera precipua anche il mondo del volontariato, chiamato a supportare le richieste dei territori e delle loro comunità, diventando, come ormai riconosciuto a ogni livello istituzionale e del governo stesso, attore principale del mondo del welfare e del sociale.
«Un momento d’emergenza – ha aggiunto Grosso La Valle – che ha portato a considerare la trasformazione del mondo del volontariato e quindi del Terzo settore che deve necessariamente ricompattarsi ed essere sempre più pronto ad affrontare le sfide future, comprese quelle straordinarie che stiamo vivendo in quest’ultimo anno».
«I punti focali – ha concluso – dovranno essere legati all’accessibilità, l’aspetto intergenerazionale e la tutela dell’ambiente con un percorso, anche, pubblico / privato, dove il volontariato deve stare al centro con l’interfaccia della pubblica amministrazione e del mondo imprenditoriale. Coinvolgere le giovani generazioni e quindi le scuole, stimolare gli enti pubblici ad allagare la gestione dei beni comuni, promuovere l’educazione ambientale, un’economia solidale, la convivenza civile nelle differenze culturali, religiose non è più rinviabile». (rcs)