;
vittime delle foibe

COSENZA – La commemorazione delle vittime delle foibe

In occasione della Commemoriazione delle vittime delle foibe e dell’esodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, sono state organizzate diverse iniziative: una messa solenne organizzata dal Circolo Fdi di Castrovillari, l’intitolazione di una via proposta dal Circolo Fdi di Spezzano Albanese, una commemorazione organizzata da Gioventù Nazionale Cosenza alla quale, una delegazione della Federazione provinciale di Fratelli d’Italia Cosenza, parteciperà il 10 febbraio 2021 ore 18 presso Largo Vittime delle Foibe ed estendiamo l’invito a tutti i lettori interessati a partecipare.

«È doveroso ricordare i 20mila italiani uccisi, a guerra finita, per mano del regime comunista di Tito con la partecipazione dei partigiani italiani, e i  350 mila istriani, giuliani e dalmati costretti ad abbandonare le loro terre» ha dichiarato il responsabile provinciale, Luigi Lirangi.

«Essere italiani – si legge in una nota – era l’unica colpa delle vittime del genocidio: italiani assassinati, torturati, gettati, anche vivi, nelle foibe, e poi, per anni, ignorati. Si tratta di una delle pagine più buie della nostra Nazione, dramma strumentalizzato a fini politici e mistificato per decenni e dalla storia e dai testi scolastici. E a quanto pare c’è chi ancora nega. Siamo a condannare ogni forma di negazionismo, esiste dal 2004 la legge Menia approvata dal Parlamento che istituisce il 10 febbraio come “Giornata del ricordo”, esistono studi storici e reperti, escavazioni forensi hanno rinvenuto migliaia di cadaveri di uomini, donne, bambini e anziani ma c’è ancora chi chiude gli occhi di fronte a tale immane tragedia».

«Ma l’identità di un popolo – prosegue la nota – non può essere cancellata con la morte o annientata con l’esilio.
Molti di loro non sono stati mai ricordati come sarebbe stato giusto fare. È compito nostro, delle istituzioni, delle scuole e della società ricordare e raccontare ciò alle nuove generazioni per restituire dignità a nostri connazionali caduti per l’Italia. È importante mantenere alta l’attenzione sul tema anche e soprattutto laddove le istituzioni non si mostrano solerti nel mettere in atto iniziative adeguate. Da patriota e italiano, da cittadino e da rappresentante delle istituzioni, da buon padre di famiglia sento e sentirò sempre la necessità di ricordare e raccontare questa triste pagina affinché non possa mai più ripetersi». (rcs)