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Cesare Berlingeri - Opere su carta

COSENZA – La mostra “Opere su carta” di Cesare Berlingeri

S’inaugura questo pomeriggio, a Cosenza, alle 18.00, presso la Galleria d’arte Ellebi, la mostra personale di Cesare Berlingeri dal titolo Opere su carta.

A cinque anni di distanza dall’ultima grande mostra organizzata dalla Ellebi presso gli spazi della galleria Nazionale di Cosenza nel 2014, l’artista ritorna in città con una mostra di opere su carta che, per eleganza e raffinatezza appaiono preziose quanto le piegature su tela e dimostrano la capacità dell’artista di sapersi confrontare con diversi materiali tenendo molto alta la ricerca e la qualità.Il ciclo di questi nuovi lavori viene presentato in anteprima a Cosenza e rappresenta un corpus di oltre 150 opere su carta che saranno pubblicate in un’importante monografia in occasione della rassegna in programma nei prossimi mesi, presso le prestigiose sale della Reggia di Caserta.

«I lavori di Cesare Berlingeri – ha sottolineato il curatore di questo volume, Maurizio Vanni – hanno il potere di rimettere in discussione la realtà, lo spazio e il tempo e di ridefinire il tutto, individuando elementi di senso nuovi destinati a modificare teorie e pensieri codificati».

«Berlingeri – ha proseguito Maurizio Vanni – non lavora partendo dall’idea di qualcosa che è già successo, ma quasi come in un rito propiziatorio si proietta su ciò che deve ancora accadere. Ne scaturisce un’evoluzione artistica costante dove nulla è mai uguale a se stesso e anche se lo fosse la nostra intelligenza emotiva non lo riconoscerebbe a distanza di tempo perché essa stessa è trasformata. Tutto risponde a un’effimera matrice che si sintetizza in una o più azioni, piegature, avvolgimenti, istallazioni più cerebrali che fisiche, legate a forme che esaltano maggiormente la concezione ciclica del tempo che non lo spazio».

«La piega – ha spiegato Cesare Berlingeri – è una zona di confine tra due mondi opposti e complementari, tra un visibile e un invisibile, tra una luce e un’oscurità, ovvero tra quello che viene rivelato e quello che l’artista ha dipinto e nascosto all’interno dell’opera stessa e che resta un invito a guardare più in profondità. Nei miei dipinti piegati, costituiti da più superfici sovrapposte, la superficie esterna è la prima immagine che nasconde totalmente o parzialmente le altre. E tale fatto invita l’osservatore a leggere la proiezione dell’opera nel suo svolgersi interiore che alla fine riguarda la stessa intimità di chi indaga».

La mostra si potrà visitare fino al 30 marzo. (rcs)