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COSENZA - Presentato il Quaderno "Parco Ecclesiale Ada Furgiuele"

COSENZA – Presentato il Quaderno “Parco Ecclesiale Ada Furgiuele”

L’Associazione Italiana Parchi Culturali di Cosenza è una realtà associativa dinamica e aperta alle sollecitazioni dei tempi, radicata nel passato, del quale vuole indagare ogni forma di cultura e riscoprire eventi e persone poco ricordati dai grandi filoni di comunicazione.

Fra gli obiettivi dell’Associazione c’è anche quello di togliere dall’oblio uomini e donne del passato, avvenimenti notevoli poco ricordati. Ma fare cultura significa anche guardare al presente con sguardo attento, seguire i tempi per interpretarli e guidarli verso traguardi di civiltà e progresso. AIParC accoglie il passato e lo proietta verso il futuro.

A questo scopo operano, nell’ambito dell’Associazione, i cosiddetti Parchi. Spazi metaforici, aree di studi dedicati ad eventi dell’arte, della scienza, della storia, degne di rilievo e a Personaggi che hanno dedicato alla Calabria la loro vita e il loro operato, contribuendo all’elevazione di intere classi sociali povere ed emarginate.

Il primo è il “Parco Storico Giuseppina Le Maire”, importante perché ha dato i natali all’AIParC Cosenza. Intitolato alla filantropa torinese giunta in Calabria in occasione del terremoto del 1908. Fortemente impegnata nella ricostruzione sociale ed educativa vi restò poi per tanti anni, nella convinzione che per il risanamento della Calabria e per il suo sviluppo si doveva partire dalla scuola e dalla Sanità. E in questa direzione si mosse insieme a tanti meridionalisti avviando scuole e presidi sanitari.

Il secondo è il Parco Ecclesiale Ada Furgiuele, intitolato ad una donna che ha trascorso la vita ad aiutare poveri e bisognosi. Entrambe, ispirate dall’amore per il prossimo e dalla solidarietà, hanno prestato le loro cure con amore e dedizione totale agli ultimi . Hanno diretto strutture sociali di alto livello con passione ed impegno. Giuseppina Le Maire la Colonia Silana di Camigliatello, Ada Furgiuele la Casa della Carità di Vibo Valentia.

Il “Parco Ecclesiale” si propone di promuovere la scoperta, la conoscenza del patrimonio storico, artistico, architettonico museale, ricettivo dal punto di vista liturgico del nostro territorio, azione particolarmente importante dal punto di vista turistico. All’attività culturale dei Parchi e, di riflesso, all’impegno culturale dell’AIParC tutta, si collega la produzione dei “Quaderni”.

Il primo Quaderno intitolato Cultura, Sanità e Turismo al tempo del coronavirus ha riportato la corrispondenza fra i soci di AIParC Cosenza e la Giornalista Annarosa Macrì sulle pagine del Quotidiano del Sud. Sono stati trattati i temi scottanti della sanità e della scuola, entrambe impreparate ad affrontare l’emergenza pandemica del Covid.

Il secondo Quaderno intitolato Parco Ecclesiale Ada Furgiuele, di recente pubblicazione, è dedicato ad Ada Furgiuele, un’Oblata di don Mottola che, insieme al Sacerdote, proclamato Beato, e alle sue consorelle, ha dedicato la vita ad aiutare e curare gli ultimi della scala sociale. Una religiosità la sua fatta di azioni concrete oltre che di preghiera.

Il Quaderno è incentrato sulla cattolicità nella Calabria del Novecento, che non si limitò all’opera di carità e di sostegno dei bisognosi, promossa dall’Azione Cattolica, ma si aprì alla vita politica e si calò nelle istituzioni, dando un notevole impulso all’ acquisizione dei diritti civili e politici per tutti. Ampio spazio nel Quaderno viene dedicato alla figura di Ada Furgiuele in un bello e toccante contributo di Nella Matta e a quella di Don Francesco Mottola, in un contributo di Pasqualino Pandullo e poi di Giacinto Marra.

Anche Irma Scrugli figura nel Quaderno ad opera di Maria Assunta Zuccalà. Struggente è il ricordo della giovane Ludovica Rocca. Figlia di Calabresi, trasferiti a Milano per lavoro, porta nel cuore la sua Calabria, dove ritorna per le vacanze. Ogni volta è un ritorno alle origini, ai luoghi, alle persone, ai profumi, ai sapori di una terra bella e mai dimenticata, ricca di storia e di arte, di antichità e bellezza, di cui la natura è stata prodiga, nonostante i suoi problemi irrisolti e le sue contraddizioni.

Questa terra vive nella giovane Ludovica anche grazie alle storie di personaggi meravigliosi che le vengono trasmessi dalla famiglia. Un’impronta notevole ha lasciato in lei proprio la vita di Ada Furgiuele, sua prozia. È presente nel Quaderno una rassegna di Chiese del territorio dove è nata e dove ha svolto la sua attività caritativa Ada Furgiuele. Fanno seguito alcune Chiese dell’Alto Tirreno cosentino di particolare fascino e rilevanza artistica e attrattiva.

Il Quaderno Parco Ecclesiale Ada Furgiuele è stato presentato dalla Fidapa di Cosenza, nell’ambito dell’iniziativa Donne nelle pieghe della Storia e da AIParC Cosenza, il 7 Dicembre, nella splendida cornice dell’hotel San Francesco di Rende.
Un pubblico numeroso ed attento ha partecipato con interesse all’evento. Moderatore il giornalista e scrittore Fabio Mandato. Dopo i saluti delle Presidenti Elena Pistilli e Tania Frisone sono seguiti gli interventi dei relatori: Don Enzo Gabrieli, Nella Matta e Marilù Sprovieri.

Questi nelle loro conversazioni esaustive ed entusiasmanti hanno parlato dei Personaggi presenti nel Quaderno. Don Enzo Gabrieli di Don Mottola. Marilù Sprovieri delle Chiese, proiettando le immagini su schermo tramite powerpoint.

È stata Nella Matta a raccontare la vita di Ada Furgiuele. Grande donna di Calabria, nata ad Amantea nel 1916. Si formò nell’allora nascente movimento della Gioventù femminile di Azione Cattolica, fondato a Milano da Armida Barelli, di recente proclamata Beata. Il movimento si diffuse presto in tutta Italia. Fu una vera rivoluzione per le donne, che potevano uscire di casa e frequentare le parrocchie, dove assaporavano un’idea di libertà che permetteva loro di formarsi anche ideali politici, che molte misero in pratica, scendendo in politica, dopo il secondo conflitto mondiale, contribuendo alla ricostruzione dell’Italia che usciva sconfitta da guerra e dittatura.

Altre figure importanti, come giustamente sottolinea Nella Matta, nella formazione di Ada Furgiuele furono le sorelle Alda ed Elisa Miceli, che nella vicina Longobardi fondarono un vero e proprio cenacolo di una religione non chiusa nelle parrocchie, ma aperta ai bisogni della comunità. Ada Furgiuele incontrò personalmente Armida Barelli in uno dei suoi viaggi in Calabria.

Ma l’incontro più importante fu quello con don Francesco Mottola, che convinse Ada a trasferirsi a Tropea, dove entrò a far parte dell’Ordine delle Oblate e diede il suo notevole contributo alla fondazione della Casa della Carità. Qui prestò cure e alleviò le sofferenze delle persone umili e diseredate. Si trasferì poi a Vibo Valentia dove si occupò della costruzione di un’altra Casa della Carità per bambini poveri e malformati. Un’infinità di bambini ricevettero amore e cure sempre più all’avanguardia. Il centro esiste ancora come centro diurno per cure riabilitative.

Il suo racconto ha commosso tutto il pubblico. Certamente un successo per la Fidapa di Cosenza e per AIParC Cosenza. (Anna Maria Ventura)