;
Crisi idrica Crotonese

Crisi idrica Crotonese, De Caprio: Chiediamo a società A2a 10 milioni di metri cubi d’acqua

L’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, nel corso di un incontro dedicato alla crisi idrica nel Crotonese, ha chiesto «alla società A2a, nell’immediato, la disponibilità di 10 milioni di metri cubi di acqua, per garantire le esigenze di irrigazione del Consorzio e le esigenze dei cittadini di Isola Capo Rizzuto e Cutro».

All’incontro erano presenti i dirigenti generali dei dipartimenti regionali Ambiente e Agricoltura, Gianfranco Comito e Giacomo Giovinazzo; il prefetto di Crotone, Maria Carolina Ippolito; il presidente regionale di Coldiretti, Franco Aceto; il presidente del Consorzio di bonifica Ionio Crotonese, Roberto Torchia; i sindaci di Roccabernarda e Isola Capo Rizzuto, Nicola Bilotta e Maria Grazia VittimbergaGirolamo Bonfissuto, componente commissione straordinaria al Comune di Cutro, e Roberto Scottoni, in rappresentanza della società produttrice di elettricità A2a.

« Questa quantità sarà ricompensata ad A2a allo stesso prezzo con cui le è stata ceduta col canone di concessione. Apriremo a breve un tavolo di confronto con la società stessa» ha aggiunto De Caprio, spiengando che «il tavolo di confronto sarà alla presenza dei dipartimenti Ambiente, Agricoltura e Presidenza».

«L’acqua della Regione Calabria – ha proseguito – è destinata a uso potabile, irriguo e anche industriale, non possiamo ripagarla a un prezzo maggiore di quello con cui la cediamo. Questa è la linea della Regione e su questa andremo avanti fino in fondo».

«Come responsabili regionali dell’Ambiente – ha spiegato l’assessore – siamo chiamati a razionalizzare l’uso dell’acqua in aderenza alle direttive Ue. In tal senso, nell’ambito del Pnrr, c’è l’impegno del governo Draghi e, in particolare, del ministro della Transizione ecologica Cingolani».

In questo contesto, sentite tutte le parti, De Caprio ha chiesto al dipartimento Agricoltura «di ottimizzare la condotta vetusta, pianificando le risorse necessarie in sinergia con il Consorzio Ionio Crotonese, per ripristinare la funzionalità della condotta per uso agricolo e presentare entro il 10 settembre le richieste nella programmazione 21-27»; al Consorzio «di mettere dispositivi di misurazione su tutta la condotta, in modo che si sappia esattamente chi ci si approvvigiona dell’acqua».

L’assessore ha anche chiesto agli agricoltori, rappresentati da Coldiretti, «che vengano sostenuti, con fiducia e spirito di collaborazione, gli impianti di irrigazione a goccia; ai dipartimenti Agricoltura e Ambiente «di incentivare, tramite le risorse disponibili, l’acquisto di tali impianti».

De Caprio ha auspicato, inoltre, «la supervisione del prefetto nella gestione di 80mila euro di risorse che la Presidenza metterà in campo per realizzare una rete di monitoraggio con fototrappole sulla condotta irrigua del Consorzio, con l’ausilio anche delle forze dell’ordine».

Infine, l’assessore ha chiesto al dipartimento Ambiente di mettere in bilancio, entro il 10 settembre, e di sostenere le richieste e le progettualità dei Comuni di Cutro (realizzazione vasca), Isola Capo Rizzuto (separazione della condotta per uso potabile da quella per uso irriguo), Roccabernarda e di Crotone (richiesta di 300mila euro).

Il presidente di Coldiretti Franco Aceto, dopo aver ringraziato De Caprio per la tempestività con cui ha accolto le istanze del settore, ha sottolineato «l’assoluta necessità di aumentare la capacità idrica nel Crotonese per non generare un vero e proprio rischio sociale, considerato che l’agricoltura rappresenta il comparto più importante per l’economia di quel territorio. Questa crisi può incidere molto negativamente sui livelli di occupazione del settore».

Stessa preoccupazione è stata espressa dal Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese. «La crisi idrica che, da più anni, si presenta puntualmente nei mesi estivi – ha detto il presidente Torchia – crea una condizione di tensione nel mondo agricolo ed evidenza che la quantità di risorsa idrica è insufficiente a soddisfare le esigenze del territorio».

Anche il sindaco di Roccabernarda Bilotta ha messo in luce le problematiche relative alla questione idrica nella sua comunità. Carenze che sono state anche segnalate da Girolamo Bonfissuto, componente della commissione che guida il Comune di Cutro, che ha evidenziato le gravi insufficienze di un territorio che, d’estate, vede aumentare di gran lunga la sua popolazione durante la stagione turistica.

Il prefetto di Crotone Ippolito ha anche sottolineato come la carenza idrica sia anche dovuta a prelievi abusivi che si registrerebbero in tutti i corsi d’acqua. E, a tal proposito, ha invitato i sindaci a vigilare nei propri territori per scongiurare ogni tipo di abuso ed evidenziato che è già in corso una collaborazione con il Comando dei carabinieri per effettuare controlli stringenti in tutto il territorio crotonese.

Il consigliere regionale Pietro Molinaro, ha plaudito la posizione presa dall’assessore De Caprio, e ha espresso «apprezzamento ed il pieno sostegno».

«La richiesta ad A2A S.p.A – ha spiegato – di fornire 10 milioni di metri cubi di acqua, con l’impegno per la Regione alla riduzione proporzionale del canone di concessione, è una posizione equilibrata per il perseguimento degli interessi pubblici. Anche perché si inserisce nel contesto di un programma d’azione che impegna la Giunta regionale ad investimenti per l’efficienza idrica».

«Quanto è stato discusso nella riunione – ha proseguito – e riportato nel verbale prot. 352649 dell’ing. Gianfranco Comito, dirigente generale del dipartimento Ambiente, prevede atti rilevanti per tre dipartimenti regionali: Presidenza, Ambiente eAgricoltura, per la società A2A S.p.A, per il Consorzio di Bonifica Ionio Crotonese e per Coldiretti. Si tratta, dunque, di un sistema di azioni che intervengono su diverse criticità: dalla ristrutturazione delle reti irrigue, alla misurazione di consumi,dalla diffusione dei sistemi di irrigazione a goccia, alle fototrappole».

«Con questa riunione – ha concluso Molinaro – la Giunta regionale ha impresso una svolta all’impostazione delle relazioni con A2A S.p.A., dichiarandosi, d’altra parte, pronta ad agire con investimenti rivolti all’efficientamento della gestione dell’acqua. Da parte sua A2A S.p.A. ha una propria mission istituzionale che gli impone di tener conto delle esigenze del territorio in cui opera e di garantire la sostenibilità territoriale delle sue attività. A maggior ragione ora che la Regione ha prospettato un quadro di investimenti, coerente con le richieste che la stessa A2A S.p.A.aveva già formulato.  A questo punto, ci sono le condizioni per dare al territorio tutta l’acqua di cui ha bisogno». (rcz)