C’è tanto lavoro e impegno, da parte della sezione crotonese “Umberto Zanotti Bianco” di Italia Nostra, nel voler rendere l’Orto Urbano del Bastione di San Giacomo una «vetrina della biodiversità vegetale» grazie a un progetto ideato dall’agronomo crotonese Armando Lia.
Il progetto, infatti, è stato presentato nell’ambito di un seminario dedicato proprio all’Orto Botanico organizzato dalla sezione crotonese di Italia Nostra in collaborazione con il Centro servizi volontariato Aurora ed il Consorzio di cooperative sociali Jobel.
Situato ai piedi del Bastione San Giacomo dell’imponente castello-fortezza di Carlo V, l’Orto sorge su un’area rimasta a lungo incolta, in parte adibita a libero parcheggio e in parte ricettacolo di materiali di risulta.
Teresa Liguori, presidente della Sezione e vice presidente nazionale di Italia Nostra, ha spiegato ai presenti che quell’area del quartiere Marina della città oggi costituisce un esempio di verde che cresce per quantità e qualità grazie alla collaborazione tra associazioni ed enti e, nel caso specifico, tra Italia Nostra e il Comune di Crotone.
L’iniziativa è nata nel solco del progetto Orti urbani di Italia Nostra varato nel febbraio 2013 con un protocollo d’intesa tra l’Associazione, il ministero delle Politiche Agricole e l’Anci e in seguito anche con l’Ordine professionale degli agronomi.
Com’è noto, la filosofia che ne è alla base mira alla tutela e salvaguardia del patrimonio naturalistico, culturale e paesaggistico, ad una migliore qualità della vita negli ambienti urbani ed alla conservazione dell’identità di luoghi storici, spesso snaturati da incuria, speculazioni commerciali ed abusi edilizi.
La presidente Liguori ha, poi parlato, dell’articolo 118 della Costituzione italiana, il quale prevede che «Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarietà».
«La locale sezione Italia Nostra – si legge in una nota – perciò, confida nel sostegno delle istituzioni impegnandosi a portare avanti iniziative, come l’Orto urbano-giardino botanico di Bastione San Giacomo, che rappresentano un esempio di collaborazione nell’interesse collettivo e del decoro urbano. Nell’attesa che venga perfezionato il relativo protocollo d’intesa con il Comune di Crotone e si giunga al definitivo affidamento dell’Orto alla gestione di Italia Nostra, prosegue la meritoria attività di volontariato di alcuni soci, vigili e appassionati ‘ortolani’ che hanno cambiato volto e restituito dignità a quel pezzo di terra urbana».
Nel corso dell’evento, arricchito dagli intermezzi musicali del cantautore crotonese Giulio De Leo, sono intervenuti Pino Pantisano che, in rappresentanza dei volontari di Italia Nostra, ha mostrato diverse immagini che raccontano la trasformazione dell’Orto, a partire dalla pulizia dell’area fino alla piantumazione delle piante officinali ed aromatiche, di arbusti, ulivi e alberi da frutto.
Il sociologo Andrea Pesavento, invece, ha mostrato al pubblico immagini che ricostruiscono le vicende costruttive e storiche del castello-fortezza di Carlo V. Risale, invece, a nove anni fa il manufatto al centro del mio intervento: il muro di contenimento che segna il confine dell’Orto urbano-giardino botanico con via Francesco Le Rose. E’ un’opera in grigio e anonimo cemento, riconducibile agli interventi di riqualificazione del castello-fortezza e dell’area adiacente progettati dall’architetto fiorentino Marco Dezzi Bardeschi, che ha sostituito l’originario muro in pietra franato. (rkr)