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CROTONE – Rocca: riaprire i Tribunali in sicurezza

Per l’avvocato Salvatore Rocca, presidente del Movimento Forense di Crotone, «terminata la catastrofe sanitaria, adesso dobbiamo fronteggiare quella economica ed anche la catastrofe dei Diritti e della giustizia».

«Ad oggi, 2 Giugno festa della Repubblica – ha dichiarato l’avvocato Rocca – giustamente si pensa a riaprire palestre, parrucchieri, centri estetici, locali, cinema e teatri, dobbiamo purtroppo notare che la materia della Giustizia non appare neanche in fondo alla lista delle preoccupazioni e dell’agenda di governo. Bisogna sottolineare che nonostante tutti gli sforzi congiunti e l’encomiabile impegno posti in campo da Responsabili degli uffici, Istituzioni forensi, Magistratura e Personale in quasi tre mesi di emergenza, al momento non si contempla ancora la piena ripresa dell’Attività Giudiziaria, pur a fronte della ripresa di ogni altra attività».

«La criticità più acuta – ha proseguito Rocca – è rappresentata dalla circostanza che dal 12 maggio è ripresa la decorrenza dei termini processuali, prima sospesi per circa due mesi, ma nessuno ha pensato di coordinare tale previsione con quella della ripresa dell’indispensabile attività di supporto del personale amministrativo giudiziario, ancora paralizzato e inchiodato da circolari e direttive ministeriali che impongono formule di lavoro agile, incoerenti e ipocrite, che in realtà non consentono l’espletamento di alcuna attività».

«Le cancellerie – ha proseguito Rocca – e segreterie continuano ad essere inaccessibili, stante la possibilità di accedervi solo su richiesta di prenotazione a mezzo pec, telefono o sistemi internet di prenotazione, con conseguente difficoltà per i difensori di rispettare i termini. La situazione della Giustizia Italiana oramai insostenibile, che penalizza tutti gli attori della giustizia, avvocati, magistrati e lo stesso personale amministrativo, in enorme difficoltà per cercare di far fronte, a ranghi così ridotti, a tutte le richieste e gli adempimenti connessi al proprio ruolo».

«Il Governo, e ed in particolare il Ministero della Giustizia (dal Ministro al Capo Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi)  – ha concluso l’avvocato Rocca – devono immediatamente porre un rimedio a tale situazione insopportabile, non ci dobbiamo dimenticare che la “tutela dei diritti è il fondamento di uno Stato democratico e la compromissione di tale fondamento non può più essere ulteriormente tollerata». (rkr)