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Antonino De Masi

Dal Cdm via libera alla Legge De Masi

Il Consiglio dei ministri ha dato via libera alla Legge De Masi, che consente di non isolare chi denuncia la criminalità organizzata.

Un provvedimento approvato all’unanimità dal Consiglio regionale della Calabria nei mesi scorsi e che introduce delle premialità per le imprese vittime della criminalità. In questo modo, si danno strumenti di certezza alle scelte di legalità degli imprenditori che denunciano.

Il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha evidenziato come «la legge proposta dall’imprenditore Nino De Masi, votata all’unanimità lo scorso novembre dal Consiglio regionale e su cui ora c’è l’ok del Governo, conferma l’impegno a porre l’Istituzione dalla parte degli imprenditori vittime della mafia, non con astratte solidarietà ma con provvedimenti concreti».

«Le previste premialità per chi denuncia minacce ed estorsioni – ha spiegato – prospettano la possibilità di allargare il fronte antimafia, per contrastare il disvalore assoluto rappresentato dalla criminalità organizzata e affermare i valori della legalità e dell’etica pubblica».

Il presidente Occhiuto: Legge De Masi sia modello per il Paese

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, si è detto molto felice «per il risultato raggiunto, ringrazio il governo per la leale collaborazione, e mi auguro che la legge De Masi possa essere un modello, nato in Calabria, ed esportabile al resto del Paese».

«Il Consiglio dei ministri – ha spiegato – ha deciso di non impugnare la cosiddetta legge De Masi, la norma promossa dall’imprenditore anti-‘ndrangheta Nino De Masi e approvata all’unanimità dal Consiglio della Regione Calabria nei mesi scorsi, e che prevede una serie di premialità per le imprese vittime della criminalità organizzata che hanno il coraggio di denunciare vessazioni, minacce o estorsioni».

«Nelle scorse settimane ero stato informato in merito ad alcune perplessità di determinati Ministeri. Con la mia squadra abbiamo lavorato in questi giorni per appianare quelle che erano ritenute possibili criticità», ha detto, sottolineando come «la politica calabrese è orgogliosa di aver concretizzato una proposta, nata dal basso, che impone a ciascuno di noi un nuovo approccio culturale!.

«Il denunciante non va solo lodato e difeso ma, da portatore di valori positivi di legalità e giustizia – ha concluso – va messo nelle condizioni di vivere e prosperare al meglio nel proprio territorio».

L’imprenditore De Masi: Grazie politica regionale, mi ha reso orgoglioso di essere calabrese

«Con grandissima soddisfazione apprendo che “la mia legge è legge” avendo superato i dubbi del governo nazionale», ha scritto l’imprenditore Nino De Masi, poche ore dopo l’ok dal Consiglio dei ministri alla legge che porta il suo nome.

«Questa legge ha al centro la vittima – ha proseguito – la persona che denuncia e cerca di dare un futuro nel rivendicare diritti e libertà. Il denunciante non è un soggetto da marginalizzare ma una risorsa, un soggetto che cerca con le proprie azioni di ripristinare la democrazia, i diritti primari come la libertà. Voglio ringraziare tutta la classe politica calabrese perché è stata lungimirante e mi ha reso orgoglioso di essere calabrese».

«Un ringraziamento particolare al presidente Occhiuto. Viva la Calabria ed i calabresi», ha concluso. (rcz)