Si è svolta, a Rende, la riunione per il Distretto del Cibo delle Serre Cosentine. Nell’occasione, il sindaco di Rende Marcello Manna, insieme ai sindaci di Castiglione Cosentino Montalto Uffugo, Lattarico, San Vincenzo La Costa, San Fili, San Benedetto Ullano, Marano Principato ha stabilito il crono-programma dei prossimi mesi per istituire il Consorzio.
Entro il 30 aprile saranno registrate le adesione al consorzio. Entro il 30 maggio poi è prevista l’approvazione nei rispettivi consigli comunali e poi a giugno la firma dell’atto costitutivo che vedrà all’interno anche la presenza di soggetti privati ed enti di categoria.
«Dopo aver attivata la procedura di iscrizione nel Registro Nazionale dei distretti del cibo e vista l’imminente pubblicazione da parte del Ministero dell’Agricoltura del bando per il finanziamento dei Distretti del Cibo, bisogna dare un’accelerazione sulla approvazione dello Statuto della Società Consortile a r.l. “Distretto Del Cibo Serre Cosentine», ha dichiarato Marcello Manna.
Presente anche il professore Nino Russo, in qualità di Consulente per il Distretto del Cibo e il Servizio Associato per lo Sviluppo Urbano Sostenibile del comune di Rende, ente capofila del Distretto delle Serre.
«Siamo certi – ha infine concluso il primo cittadino – che riusciremo in sinergia a fare della sostenibilità e della biodiversità gli asset su cui poggeranno le politiche di sviluppo delle nostre risorse territoriali. Il Distretto e le potenzialità ad esso collegate sarà strumento fondamentale per la crescita economica di tutta l’area urbana. Costruire un sistema locale sostenibile del cibo in un’area così vasta rappresenta un’opportunità concreta per la valorizzazione sinergica dei nostri territori».
Il dirigente Francesco Azzato ha informato i sindaci presenti che nei prossimi giorni illustrerà loro il progetto del Cammino delle Serre, «per rendere facilmente raggiungibili i nostri borghi attraverso l’uso di car e bike sharing con servizio d’informazione ad hoc sulla mobilità. I nostri comuni raggiungono una popolazione di 150.000 abitanti e questo numero per realizzare progetti di tale portata si può raggiungere solo attraverso una rete di sindaci unita che lavora sinergicamente per valorizzare i propri patrimoni identitari». (rcs)