Domenica 14 luglio, alla Villa Romana di Casignana, prende il via la prima edizione del Dialog Festival, definito «una naturale “creatura” del suo territorio, un brand adatto e adottato per quella Locride che vuole raccontare “tutta un’altra storia”» e che si svolgerà da luglio a settembre e organizzato dal Comune di Casignana, Gal Terre Locridee e Officina delle Idee.
La kermesse, infatti, è stata presentata alla Camera dei Deputati e si aprirà, alle 19, con il Parco letterario Corrado Alvaro e gli itinerari degli scrittore locridei nello sviluppo culturale del Mediterraneo. Seguirà il melologo in un atto per voci recitanti, coro femminile, arpa, flauto e orchestra Troiane noi siamo qui per Ecuba.
«L’Amministrazione Comunale di Casignana, il Gal Terre Locridee, Officine delle Idee – ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto –, a distanza di un anno dal docufilm “Il Profumo del tempo”, rappresentazione della storia e delle bellezze di una comunità, fanno un’altra cosa straordinaria, ci chiamano nella splendida cornice della Villa Romana e nel Borgo di Casignana per leggere ed aiutare il “mondo” a superare crisi, guerre, diseguaglianze, per scrivere importanti progetti di sviluppo e di maturazione ed integrazione culturale fra le nazioni».
«Oggi – ha concluso Occhiuto – presentano un programma con un livello veramente alto delle iniziative».
Una carica di grande soddisfazione espressa anche dal sindaco di Casignana, Rocco Celentano, sottolineando come «lo spirito creativo degli artisti, lo spirito libero dei commentatori, lo spirito collaborativo delle associazioni segnano punti chiari nel programma ricco e concreto del Dialog Festival».
«La musica e la recitazione, la poesia, gli analisti, i dibattiti, le associazioni, i mass media – ha concluso – sono certo che sapranno promuoverne contenuti e messaggi in maniera eccellente».
Su questo ha posto l’accento anche il vice sindaco, Franco Crinó: «le azioni che perseguono la pace, il completamento e l’arricchimento culturale riescono se si realizzano alleanze e condivisione tra i diversi soggetti e ambiti del pianeta. Ho appuntato un esempio “forte” per la conferenza: un famosissimo compositore austriaco dell’altro secolo diede il suo meglio quando organizzò, con le intese necessarie, gli appuntamenti della sua immensa arte nelle città europee, invece, stentò e finì nell’anonimato quando volle promuoversi esclusivamente da sé».
«La politica, senza forme di prevaricazioni e censure, e l’arte, senza autosufficienze di sorta, debbono – ha concluso Crinò – affrontare la contemporaneità insieme, sublimare la bellezza che ogni tempo offre».
Antonio Blandi, direttore Artistico di Dialog Festival, ha aggiunto: «Proiettiamo eventi del Mediterraneo, trasmettiamo parole importanti e mettiamo in evidenza i luoghi, facciamo intervenire la Soprintendenza ai Beni Culturali, gli studiosi dei grandi scrittori calabresi, sociologi e direttori di giornali nazionali, autori, artisti, rappresentanti della Chiesa, della Regione».
«Il gemellaggio tra Casignana e Piazza Armerina, l’intervento degli Ambasciatori dei Paesi del Nord Africa – ha concluso – il Cinema di comunità, la Summer School degli atenei di Perugia e di Reggio Calabria, il Centro Studi entrano significativamente in questo primo Festival, contribuiscono a costruire un ponte ideale tra culture e popoli diversi, danno una visione, generano speranze, sono gli elementi portanti del Dialog Festival». (rrc)