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Domani il webinar di Anci Calabria sui Piani Comunali

Elezioni Anci Calabria, 13 sindaci: No elezione divisiva

Serve ad Anci Calabria «una presidenza fortemente “istituzionale”, che dia il senso del superamento delle contrapposizioni politiche e territoriali». È quanto hanno scritto, in una lettera aperta, Paolo Brunetti, Sindaco f.f. di Reggio Calabria, Franz Caruso, Sindaco di Cosenza, Nicola Fiorita, Sindaco di Catanzaro, Vincenzo Voce, Sindaco di Crotone, Aldo Alessio, Sindaco di Gioia Tauro (Rc), Giusy Caminiti, Sindaca di Villa San Giovanni (Rc), Pino Capalbo, Sindaco di Acri (Cs), Mariateresa Fragomeni, Sindaca di Siderno (Rc), Domenico Lo Polito, Sindaco di Castrovillari (Cs), Paolo Mascaro, Sindaco di Lamezia Terme (Cz), Marta Petrusewicz, Sindaca f.f. di Rende (Cs), Giuseppe Ranuccio, Sindaco di Palmi (Rc) e Flavio Stasi, Sindaco di Corigliano-Rossano (Cs).

«I Comuni calabresi, che rappresentano l’istituzione più vicina ai cittadini e ai loro bisogni – hanno evidenziato i primi cittadini – vivono un momento di forte difficoltà, soprattutto di natura finanziaria, ma sono altresì chiamati ad affrontare sfide di straordinaria importanza in settori vitali come l’ambiente, le infrastrutture, i servizi alle persone, la gestione dei cicli della depurazione, delle acque e dei rifiuti. L’attuazione del Pnrr e di Agenda Urbana, le riforme istituzionali, l’autonomia differenziata, la sanità pubblica, rappresentano altrettanti banchi di prova per il sistema dei Comuni calabresi».

«Per sostenere il peso di queste sfide – continua la lettera – è necessario ricostruire un’immagine unitaria e autorevole dell’Anci, forte e capace di fare valere le ragioni dei Comuni nel dialogo/confronto con il Governo nazionale, con quello regionale, con le rappresentanze parlamentari, con il mondo del sindacato e del lavoro. Riteniamo che questa esigenza vitale non si concili con un’elezione divisiva del futuro presidente di Anci Calabria, con una contrapposizione elettorale tra schieramenti che lascerebbe inevitabilmente strascichi e comprometterebbe la costruzione di una gestione unitaria dell’Associazione».

«Anci Calabria è da ormai troppo tempo immobilizzata – continua la lettera –. La soluzione che ci permettiamo di proporre e auspicare è, dunque, quella di una presidenza fortemente “istituzionale” che dia il senso del superamento delle contrapposizioni politiche e territoriali. Un lavoro eccezionale attende Anci Calabria nei prossimi mesi e l’elezione di un Presidente senza laceranti contrapposizioni potrebbe aprire una fase molto intensa e proficua, nell’interesse dei Comuni e naturalmente dei territori e delle popolazioni». (rcz)