È stata inaugurata, a Filandari, una panchina rossa contro la violenza di genere, su iniziativa dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Concetta Rita Maria Fuduli, insieme all’Associazione Socialmente e Ancri Vibo Valentia.
Una giornata importante, che ha registrato, anche, la presenza della sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, che ha ricordato come «le panchine rosse presenti in molte città rappresentano la perdita che la comunità subisce a causa dei femminicidi, della privazione della libertà e dei soprusi verso le donne».
«Abbiamo approvato leggi fondamentali – ha spiegato – come il Codice rosso o il reddito di libertà, ma serve anzitutto un cambiamento culturale. Le panchine rosse impongono di riflettere sulla violenza contro le donne, sono il simbolo della presa di coscienza collettiva necessaria a debellare questa piaga attraverso un percorso di sensibilizzazione che si affianchi al contrasto di tipo normativo. È un dovere di cui dobbiamo farci carico tutti, quotidianamente, affinché nessuna donna venga mai lasciata sola».
Presenti, anche Piero Lupo, segretario Associazione Socialmente, il prefetto di Vibo, Valentina Roberta Lulli, il vescovo della Diocesi mons. Attilio Nostro, il presidente della Provincia di Vibo, Salvatore Solano, il sindaco di Vibo, Maria Limardo, Gaetano Paduano, presidente di Ancri Vibo Valentia, Valeria Fedele, consigliere regione Calabria, Giuseppe Mangialavori, senatore, Elena Sodano, presidente Associazione Ra.GI. (rrv)