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Filippo Mancuso

Filippo Mancuso è il nuovo presidente del Consiglio regionale della Calabria

Il Consiglio regionale della Calabria ha il suo nuovo presidente, che è Filippo Mancuso. L’elezione è avvenuta oggi, nel corso della prima seduta nell’erta di Occhiuto, che ha eletto, come vicepresidenti, Pierluigi Caputo (Forza Italia) e Franco Iacucci (Partito Democratico).

Salvatore Cirillo (Coraggio Italia) e Ernesto Alecci (PD) sono stati eletti segretari-questori del Consiglio regionale.

Il neo presidente ha subito dopo l’elezioni fatto un discorso intenso e convinto, riservando alle parole di San Francesco (d’Assisi) le sue conclusioni: «Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò  che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile».

Mancuso ha esordito con «La Calabria ci chiede cuore e coraggio!  Sarò il Presidente di tutti, garante della dialettica democratica nel rispetto dello Statuto e del Regolamento. La congiuntura, complessa per via della pandemia che ha cambiato le nostre abitudini di vita e inciso sul modello di sviluppo del Paese, ci chiede di essere protagonisti dei cambiamenti, all’insegna  del buongoverno e dei principi della programmazione e della partecipazione popolare»

Il neo Presidente ha voluto mettere in evidenza «il dinamismo di cui sta dando prova il presidente Occhiuto, che è come se incarnasse fisicamente il cambio di passo a cui tutti siamo chiamati, se vogliamo mettere a valore, per promuovere sviluppo e nuova occupazione, il patrimonio ambientale, storico, culturale e architettonico che fa della Calabria una delle regioni più belle d’Europa».

Ha fatto ovviamente riferimento al commissariamento (la fine del “tormentone dei commissari della sanità” mandati in Calabria dai tanti Governi) affermando che «Oggi con il governatore Occhiuto finisce la conflittualità  che vi è stata per lunghi anni tra commissari alla Sanità  e Regione, adesso si dovrà risanare il debito». E «col contributo di tutti,  la sfida di avere una sanità dignitosa sia finalmente  affrontata e vinta». Poi ha indicato, tra le priorità di cui occuparsi, «l’integrazione  dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio col Policlinico Mater Domini di Catanzaro, la  cui realizzazione consentirà alla Calabria  di avere un Polo sanitario-universitario d’eccellenza tra i più ragguardevoli del Mezzogiorno».

Per quanto riguarda il PNRR, il Presidente Mancuso ha detto che «Siamo dinanzi all’appuntamento della vita per la Calabria. Non dubito che la Regione sarà all’altezza del compito. Naturalmente, c’è bisogno di supporti tecnici per la progettazione e rendicontazione delle risorse senza cui si avrebbero difficoltà». Se le risorse del Pnrr,  per più cause, dovessero essere appannaggio solo delle aree forti del Paese, lobby e cordate di potere tecnicamente attrezzate, non mettendo la Calabria e il Sud nelle condizioni di utilizzarle, l’Italia perderebbe l’occasione di realizzare la coesione sociale che insegue da 160 anni. Tutto ciò va scongiurato, perciò attiviamoci al massimo!».

Nel suo discorso, il neo presidente del consiglio regionale della Calabria ha sottolineato il ruolo dei Comuni: «avamposti della democrazia che vivono un’insopportabile condizione di solitudine, aggravata dalla presenza della criminalità organizzata, per il cui contrasto è necessario affiancare all’attività della  Magistratura e delle  Forze dell’ordine –  a cui non finiremo mai di essere grati per l’impegno e gli importanti risultati che  stanno conseguendo – una più ampia e forte reazione della società civile. La criminalità organizzata – ha sottolineato  il presidente Mancuso nell’Aula dedicata a Francesco Fortugno –  è un disvalore assoluto ed è  uno dei principali ostacoli allo sviluppo».

Mancuso ha, inoltre, parlato di «normalità della Regione, che si consegue facendo funzionare bene e tempestivamente ogni suo organismo e articolazione». Pertanto, ha auspicato «che l’insediamento della Conferenza dei capigruppo e l’elezione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni avvengano rapidamente».

Ci sono grandi questioni – ha evidenziato Mancuso – che richiedono soluzioni:  la fuga dei giovani cervelli, la modernizzazione del regionalismo, Università, relazioni con i calabresi fuori dalla regione, attuazione della riforma del welfare con uno sguardo alle persone affette da demenza e alle loro famiglie, ma ci sono anche alcune criticità «su cui la Regione deve intervenire»: la crisi delle imprese piccole medie, le lacune infrastrutturali che isolano la Calabria, il dissesto idrogeologico e le tante criticità ambientali, la desolazione delle aree interne, il dramma dei giovani senza lavoro e le ragioni del mondo del precariato). Mancuso fa sua la considerazione che «la Calabria non può essere lasciata sola! Troppe mancanze e gravi sottovalutazioni ci sono state, nei decenni scorsi, verso i bisogni di una regionale che vanta dallo Stato crediti enormi. E serve più attenzione per i porti («a incominciare dal Porto di Gioia Tauro») e alle sofferenze degli aeroporti, con un inciso sulla vicenda Sacal: «Sulle strane procedure da parte dei privati, per avere la maggioranza delle quote, denunciate dal presidente Occhiuto, intervengano subito le autorità di controllo. Si apra una pagina nuova su queste tre infrastrutture fondamentali per la mobilità e per lo sviluppo».

Il neopresidente ha voluto riservare un saluto alla sua città (Catanzaro) «le cui funzioni di capoluogo meritano di essere supportate da adeguate risorse» con interventi «per l’area centrale della regione, trascurata dai tanti governi regionali che si sono succeduti», e non ha mancato di salutare Reggio che ospita il Consiglio regionale: «Sosterrò la Conferenza Interregionale Calabria-Sicilia per il coordinamento delle politiche dell’Area dello Stretto, perché l’alleanza organica tra le due Regioni è un incubatore di  processi virtuosi».

Numerose le attestazioni di stima e gli auguri formulati da ogni parte politica. Il Presidente Roberto Occhiuto ha espresso le sue «Congratulazioni a Filippo Mancuso, neopresidente del Consiglio regionale, ai 2 nuovi vice presidenti Pierluigi Caputo e Franco Iacucci, e ai 2 nuovi segretari-questori Salvatore Cirillo e Ernesto Alecci. Da oggi si fa sul serio, per il bene della Calabria. Buon lavoro a tutti noi».

Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, facendo gli auguri al neo presidente del Consiglio regionale ha sottolineato che «saprà dirigere l’assemblea di Palazzo Campanella nel migliore dei modi. Competente, attento, appassionato – ha aggiunto Abramo – i consiglieri regionali non avrebbero potuto scegliere un presidente dallo spessore più alto del suo. Da Filippo Mancuso sono sicuro non mancherà la giusta attenzione nei confronti di Catanzaro, quella che è anche la sua città e nella quale è stato, per anni, al mio fianco, consigliere e assessore comunale. Ma sono sicuro che a guadagnarne del suo prestigioso e autorevole incarico sarà tutta la Calabria».

«Al segretario questore Salvatore Cirillo, giovane di valore espressione di Coraggio Italia, ma anche ai vicepresidenti Caputo e Iacucci e all’altro segretario questore Alecci, auguro un buono e proficuo lavoro con la certezza che si rimboccheranno anche loro le maniche per il bene della Calabria» ha concluso Abramo. (rrc)