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La sede della Regione Calabria

Fp Cgil Calabria: Grave l’introduzione ticket a pagamento nei parcheggi della Cittadella regionale

Il segretario aziendale della Fp Cgil Calabria, Ferdinando Schipano e il segretario regionale della Fp Cgil Calabria, Alessandra Baldari, in una lettera indirizzata al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, all’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, al dirigente del Dipartimento infrastrutture, Domenico Pallaria e al sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, hanno riferito che l’introduzione di un ticket a pagamento nei parcheggi della Cittadella regionale sia un fatto grave.

«La scrivente Organizzazione sindacale – si legge in una nota – è venuta a conoscenza, da voci insistenti provenienti  dagli uffici della Regione Calabria, che la stessa Regione pare abbia sottoscritto un accordo  con il comune di Catanzaro per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, nell’area  antistante il palazzo denominato “Cittadella regionale”, dove hanno sede gli uffici. Tale  area, per meglio identificarla, sarebbe quella adibita al parcheggio dei dipendenti regionali,  oltre che degli utenti. Secondo il menzionato accordo, il comune di Catanzaro diventerebbe  proprietario di quell’area e sarebbe orientato ad introdurre il pagamento di un ticket per  tutti coloro i quali solitamente usufruiscono di quei parcheggi». 

«Ove la notizia fosse vera – continua la nota – riteniamo sia di una gravità estrema, in quanto sarebbero  penalizzati i lavoratori che, di certo, non godono di retribuzioni considerevoli e che, spesso, sono costretti a percorrere col proprio mezzo centinaia di chilometri per raggiungere il  posto di lavoro».

«Inoltre – hanno detto i segretari – si evidenzierebbero le già esistenti discriminazioni; infatti, ad oggi, la classe politica  ed i direttori generali parcheggiano al coperto sotto il palazzo della cittadella regionale, i  dirigenti e pochissimi altri in quello di proprietà, ovvero entrambi in una condizione di  privilegio, essendo fruitori di parcheggi vigilati e gratuiti. Tutto ciò è veramente assurdo e disdicevole! Facendo una similitudine pregnante, i  parcheggi della Regione Calabria, con questa suddivisione che potrebbe considerarsi classista, potrebbero paragonarsi alle navi degli emigrati di un tempo: nella stiva i  viaggiatori di terza classe, senza neanche finestre e i viaggiatori di prima classe nelle cabine  con vista mare». 

«È bene ricordare, tra l’altro – hanno proseguito – che il comune di Catanzaro ha facoltà di rivendicare la  proprietà dell’area in parola, in forza di un accordo stipulato tra i due enti, al momento della costruzione del palazzo della regione che prevedeva il risparmio degli oneri di  urbanizzazione da parte della Regione in cambio della cessione al Comune di Catanzaro  della proprietà di tutta la zona prospiciente il palazzo e destinata ad area parcheggi per i  dipendenti».  

«Pertanto – hanno detto ancora – la discriminazione si è programmata già all’origine, pensando di sacrificare i  dipendenti sull’altare di un risparmio neanche tanto grande. Oltre che da un punto di vista morale ed etico, quell’accordo è discutibile anche dal punto  di vista tecnico, infatti, venendo meno una intera area antistante l’intero immobile  regionale, si ridurrebbe anche l’indice di edificabilità e, quindi, quel fabbricato sarebbe fuori norma. Basterebbe leggere la Legge Urbanistica, la quale prevede standard minimi  da rispettare e i parametri urbanistici dello stesso comune di Catanzaro, i quali prevedono  la realizzazione di un metro quadro di parcheggi per ogni 10 metri cubi di volume realizzato». 

«Inoltre – hanno aggiunto – si tratta di un caso assolutamente anomalo in confronto, ad esempio, a situazioni  in cui la Regione Calabria non si preoccupa proprio di salvaguardare i propri interessi  immobiliari, come per l’Area della Magna Grecia di Catanzaro Lido, di proprietà della stessa  Regione, data in concessione gratuita al comune di Catanzaro, o come per altri immobili  regionali, uno su tutti, Palazzo Fazzari, mentre il Comune non usa lo stesso sistema di  reciprocità». 

«La scrivente O.S., chiede, pertanto – hanno spiegato – agli organi in indirizzo, che doverosamente sia fatta  chiarezza su tale incresciosa vicenda, ribadendo ai piani alti della Regione e del Comune  di Catanzaro, che non si consentirà un ulteriore indebolimento dei lavoratori regionali. Ove tale vicenda non venga smentita, questa O.S., si vedrà costretta a presentare un  esposto alla Procura della Corte dei Conti per capire come mai i beni della Regione Calabria  sono dati a titolo gratuito, mentre quelli del Comune di Catanzaro a titolo oneroso». 

«Al fine di evitare incresciosi esiti per entrambi gli enti – hanno concluso – si chiede di recedere  dall’applicazione dei ticket a pagamento sull’area destinata ai parcheggi, per non incorrere, quindi, in contenziosi ben più onerosi». (rcz)