Innocenza Giannuzzi, presidente di Confartigianato Turismo Catanzaro, ha sottolineato che «bisogna puntare sul turismo delle radici, quindi sui piccoli borghi calabresi, perché quelli potrebbero rilanciare l’economia della nostra regione».
«Si sente, spesso – ha aggiunto – parlare semplicemente di turismo, ma è usata un po’ meno quest’ulteriore locuzione: il turismo delle radici non è altro che l’insieme di quelle attività relative a viaggi e soggiorni compiuti per ricercare l’origine, la discendenza e le tracce di famiglie e di stirpi, per indagare i possibili legami di parentela, di affinità e di attinenza fra il turista con altre persone, cose e territori».
«Si tratta – ha spiegato la presidente Giannuzzi – di un turismo prevalentemente internazionale, indirizzato spesso verso piccoli centri sconosciuti e volto a favorire la nascita di nuove destinazioni, oltre che a contribuire allo sviluppo economico dei territori in questione».
«I “turisti delle radici” – ha detto ancora – si recano presso i propri Paesi di origine con l’intento di conoscere il territorio di appartenenza dei loro antenati, la loro cultura e le loro tradizioni, così da riallacciare una connessione e scoprire una seconda casa. Si tratta di un segmento turistico in forte crescita nell’ultimo decennio, che può rappresentare un’importante fonte di sviluppo sostenibile per i piccoli borghi calabresi, realtà spesso poco conosciute e non incluse negli itinerari tradizionali, ma con un grande potenziale economico legato alla ricezione turistica».
«Il turismo, oggi – ha proseguito la presidente di Confartigianato Turismo Catanzaro – è in forte evoluzione, anche a causa della situazione pandemica che ha mutato e continua a mutare il modus vivendi dell’intera società. Oggi il turismo delle radici può e deve essere un forte volano per il rilancio dell’intero comparto: è ovvio che, essendo un turismo spinto da un viaggio non convenzionale, necessiti di operatori formati e pronti a veicolare e programmare questo nuovo indirizzo, non lasciando spazio all’improvvisazione e all’approssimazione».
«Confartigianato Turismo Catanzaro – ha detto ancora – ringrazia il professore Tullio Romita, docente universitario di Sociologia del Turismo, per averla voluta come partner nel Master di primo livello che si terrà presso l’Università della Calabria e a cui ci si potrà iscrivere entro il 23 dicembre. Il Master in questione, fortemente sostenuto anche dal Ministero degli Affari Esteri (Maeci), renderà disponibili a chi vi prenderà parte i risultati di oltre 10 anni di ricerca scientifica ad opera del gruppo di lavoro del prof. Romita e di altri Atenei italiani coinvolti nella medesima iniziativa formativa, avvalendosi dell’esperienza professionale di alcune fra le più importanti (e rare) eccellenze italiane dell’ambito».
«La figura professionale – ha concluso – che si formerà sarà quella di “Esperto in organizzazione e gestione del turismo delle radici”: ritrovare le proprie radici potrebbe significare ritrovare le innumerevoli ricchezze e bellezze di un Calabria a cui sentiamo di appartenere e verso la quale ci riporta quell’incalzante nostalgia mista a una buona dose di curiosità». (rcz)