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Scolacium

IDEE / Cassiodooro e Scolacium: è la Calabria

di ORLANDINO GRECOImbattersi, in una sera d’estate coccolati da una gioiosa luna piena e viziati dalle tipicità calabresi, in un politico d’oltralpe venuto nelle terre di Calabria per andare a scoprire la bellezza di Scolacium e raccogliere le gesta del politico  Cassiodoro mi conduce nella dimensione triste e affranta di chi percepisce che il valore storico e culturale della nostra Terra, viene tanto apprezzato fuori quanto trascurato e forse non conosciuto dentro le nostra mura. 

Flavio Aurelio Magno Cassiodoro, senatore a Roma nel VI secolo, ministro prima e poi governatore per otto anni della Calabria e Lucania sotto Teodorico. 

Cassiodoro viene ricordato, come esperto politico illuminato, esempio del buon governo e dotato di fermezza e clemenze con i sudditi del vasto regno, che dalla Sicilia si estendeva alla Dalmazia compresa, ma anche come importante giurista attraverso la sua raccolta di documenti civili e amministrativi nei quali sono innumerevoli gli insegnamenti lasciate ai posteri.

Con chiarezza diceva: “Sappiate che gli uomini vanno stimati non per la forza fisica, ma per il raziocinio e che a buon diritto prosperano coloro i quali sono in grado di offrire il giusto agli altri”.

Sono pochi quelli che conoscono il museo di Scolacium con la storia millenaria di questo luogo e il buon governo di Cassiodoro che pur non essendo calabrese  ha sempre celebrato e adorato con nostalgia la Calabria: sosteneva che l’aria che si respirava a Squillace fosse meglio di quella di Corinto, il vino palmisano calabrese fosse meglio dei vini greci, i formaggi della Sila fossero i più profumati al mondo, il pesce “spatola” del Reggino fosse degno della mensa del re, per non parlare del cicorino degli orti di Tropea, dell’olio calabrese, del miele che avesse il profumo dei fiori tra i due mari.

Eh sì, questa è la Calabria delle eccellenze, dei talenti, della storia e delle tradizioni. Ovunque la vita ti conduca in giro per il mondo vvrimarrai sempre attaccato a questa Terra che è piena di storie, personaggi e immense bellezze senza età. 

Siamo tutti causa  di un destino avverso e pieno di incertezza per i nostri figli. Complici ma non domi per continuare a credere in un desiderio facilmente realizzabile, abbandonando ogni forma di rassegnazione riscoprendo il valore della nostra storia e dei nostri padri. (og)