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Il Comitato Pescatori Calabria a Occhiuto: Convochi gli Stati Generali della Pesca calabrese

Il Comitato Pescatori Calabria a Occhiuto: Convochi gli Stati Generali della Pesca calabrese

Convocare gli Stati Generali della Pesca Calabrese «per concentrare l’attenzione sul decollo di un Piano Regionale Pesca con una forte attenzione alla salvaguardia degli ecosistemi dei litorali regionali, ma anche all’uso sostenibile delle risorse e alle prospettive dell’economia ittica regionale». È il suggerimento avanzato dal presidente del Comitato Pescatori CalabriaSalvatore Martilotti, al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che auspica a una vera e propria inversione di rotta «per far sì che la pesca e le risorse del mare rappresentino una grande opportunità di sviluppo».

«La convocazione degli “Stati generali della pesca regionale” – ha spiegato il presidente – sarebbe un segnale di forte attenzione da parte della Regione per sostenere un comparto fragile messo in ginocchio dall’emergenza sanitaria e da una crisi strutturale che viene da lontano. Ma sarebbe anche un segnale di forte attenzione per far ripartire questo importante comparto dell’alimentazione. E, attraverso il confronto e il dialogo, alimentare la speranza di una svolta possibile».

«Dal confronto con la categoria, insieme ai Comuni costieri, e le rappresentanze socio-economiche – ha aggiunto – si possono costruire proposte utili per ripartire e assicurare un futuro alla specificità della pesca regionale partendo dalla valorizzazione delle Comunità costiere che rappresentano l’identità della pesca dei due litorali, ma anche il futuro della pesca calabrese iniziando con la realizzazione di strutture adeguate per la valorizzazione del ”prodotto ittico locale” sbarcato dai pescatori artigianali che rappresentano, circa, il 70% della flotta da pesca regionale».

«Innovazione e diversificazione non sono più rinviabili – ha proseguito – ma serve voltare pagina per costruire una forte coesione fra Regione, Comuni costieri, pescatori e associazionismo con una programmazione adeguata per il decollo un “Piano Regionale Pesca”. Il ”P.R.P.” non è più rinviabile perché serve a supportare il settore, uscire dalla crisi, e governare il comparto pesca con tutte le attività gestite nel rispetto dell’ambiente. La pesca professionale, ed in particolare la pesca artigianale, è una risorsa per la Calabria. Siamo una penisola con due mari e la quarta regione per sviluppo costiero, ma per modernizzare il comparto e l’intera filiera bisogna superare gli errori del recente passato».

«E per questo non è più rinviabile – ha continuato Salvatore Martilotti – convocare gli “Stati generali della pesca regionale” per assicurare le imprese e i pescatori che la pesca in Calabria può avere un futuro a partire dalla salvaguardia degli ecosistemi dei due litorali, all’uso sostenibile delle risorse, alla valorizzazione delle Comunità costiere e al decollo dei quattro distretti ittici regionali. Ma per far decollare tutti questi strumenti è fondamentale far funzionare la legge regionale di settore, la legge n°27/2004 “Azioni a sostegno di uno sviluppo dell’economia ittica della Calabria compatibile con l’obiettivo di valorizzazione della fascia costiera marina».

«Una legge mai decollata – ha spiegato – che necessita, certamente, di un restyling, ma necessaria al momento, insieme al “Piano Regionale Pesca”, a svolgere le funzioni di sovrastruttura per intersecarsi con il Programma nazionale pesca e la PCP per una migliore gestione dei FLAG nella programmazione UE 2021/2027 nell’ambito delle quattro macro-aree».

«E così –  ha concluso Salvatore Martilotti – sì può parlare di futuro per il settore pesca, governarlo puntando su innovazione, diversificazione, pesca responsabile e valorizzazione del “prodotto ittico locale” per assicurare i consumatori in linea, ma in linea con gli strumenti dell’Unione europea per creare sviluppo e nuove opportunità di lavoro, riponendo fiducia nei Comuni costieri, e i pescatori in sé stessi». (rcz)