di FRANCO BARTUCCI – Una ipotesi di intervento a favore dell’Isola e della Rupe di Tropea, non invasivi ma fondamentali, sono stati al centro di un incontro svoltosi nella sala convegni dell’ex Prefettura di Tropea, al quale ha partecipato Fabio Ietto, docente di Geologia Applicata al Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria. In particolare l’esperto ha parlato delle condizioni di rischio dell’Isola e della Rupe di Tropea, lanciando alcune ipotesi di intervento per la tutela dell’Isola e della Rupe, che rendono unica la perla del Tirreno.
Il crollo della scarpata sul lato Ovest dell’Isola, come noto, ha provocato grande apprensione nei cittadini e nell’amministrazione comunale. Pertanto il prof. Ietto è stato invitato in quanto progettista del primo intervento di consolidamento dello scoglio dell’Isola alla fine degli anni Novanta, durante la longeva amministrazione Vallone, e di successivi interventi per la messa in sicurezza della Rupe, eseguiti fino al 2007.
«Ritengo un dovere condividere e mettere a disposizione degli Enti interessati e della cittadinanza le mie conoscenze del contesto geologico dell’Isola e della Rupe di Tropea, frutto di decine di pubblicazioni su riviste internazionali e di precedenti incarichi professionali su interventi di consolidamento. Preciso che non è mia intenzione, discutere di questioni politiche o responsabilità dell’accaduto, né tantomeno ottenere incarichi professionali, che sono incompatibili con il mio ruolo di docente universitario. La mia presenza ha voluto significare un’offerta di aiuto per trovare insieme all’amministrazione le soluzioni più efficaci e meno invasive», ha affermato il professore, motivando il profondo legame professionale e personale con la città di Tropea.
Si è discusso, dunque, dell’evoluzione delle scarpate dell’Isola dal 1997 ad oggi, evidenziando cosa non è stato mai realizzato seppur previsto nei progetti iniziali. Verrà anche illustrata brevemente una sintesi delle condizioni di Rischio che incombono sulla Rupe perimetrale dell’Isola.
La presentazione, finalizzata a rendere edotta la platea sull’ evoluzione erosiva delle scarpate che perimetrano l’abitato e l’Isola, è stata dunque poggiata su un impianto precipuamente tecnico-scientifico e supportata dalla documentazione tecnica, grafica e fotografica, prodotta direttamente dal relatore, che è, in ambito scientifico e accademico, specialista dello studio dei fenomeni franosi e di erosione costiera.
L’organizzazione come lo stesso prof. Ietto hanno auspicato di poter raggiungere una condivisione dello stesso pubblico auspicando in una sua crescita ed in particolare della cittadinanza e soprattutto nella partecipazione delle istituzioni locali, che a breve saranno concretamente impegnate a selezionare e finanziare un costosissimo intervento sul simbolo internazionalmente noto della città, indifferibile, irreversibile e cruciale per la salvaguardia del patrimonio paesaggistico locale.
«La scelta della giusta tipologia d’intervento – ha dichiarato il prof. Fabio Ietto – diviene, quindi, fondamentale per garantire sia il futuro godimento dei tanto apprezzati paesaggi costieri di Tropea che per tutte le attività economiche a essi associate». (fb)