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Demetrio Casile

Il film Shocking Marriage di Demetrio Casile vince l’Australia Film Festival

Dopo aver raccolto premi nei festival di tutto il mondo, Shocking Marriage, il film del regista reggino Demetrio Casile arriva oltre oceano, conquistando l’Australia Film Festival.

Ennesimo, dunque, riconoscimento a un film che sta conquistando, commuovendo e divertendo i festival di mezzo mondo. Tra gli ultimi risultati, il Chambal International Film Festival in India e il Festival del Cinema di Los Angeles.

Orgoglioso il regista Casile, che ha ricordato come il suo gioiello abbia raccolto vittorie anche a Kiev, in Russia, in Cambogia, Canada, Germania, Olanda e di come il covid impedisce ancora di andare in India, dove la Global Film Corporation lo attende, da tempo, per la possibilità di realizzare un remake del film con attori indiani e italiani».

Ma non è solo nel mondo ad aver raccolto consensi: Shocking Marriage ha partecipato all’edizione 2021 dei David di Donatello. Partecipazione che fu resa possibile «in quanto siamo in streaming sulla piattaforma amica film, a pagamento. Diversamente, non ci avrebbero accettato in quanto il regolamento del David prevede la partecipazione solo ai film usciti nelle sale», aveva spiegato il regista reggino.

Quello di Casile è un film divertente, ma non è un film comico, almeno non per come ci hanno abituato alcune inguardabili pellicole degli ultimi tempi, sguaiate e povere di contenuti. Un film che si prende gioco della ‘ndrangheta con il ritratto paradossale di un mafioso che si sente onnipotente (senza ovviamente esserlo) interpretato dal compianto Giacomo Battaglia.

Il matrimonio più sconvolgente della storia percorre la difficile via del paradosso per proporre, riuscendoci, un film che fa della satira la sua mission, per sbeffeggiare il potere (o quello presunto tale) dei mafiosi di provincia usi a dettare legge e, ovviamente, anche a superarla. Si parte con la “conquista” dei luoghi del potere (il palazzo della Provincia) con il boss in Ferrari che prende a calci nel sedere impiegati e funzionari “inutili” e s’impossessa dell’intero edificio per farne la sua fastosa magione. Ma anche i boss hanno un cuore e magari una sorella da maritare e qui s’inanella una strepitosa altalena di personaggi presi dalla vita di tutti i giorni che fanno di tutto per compiacere il boss e far arrivare a termine un matrimonio che più sconvolgente non si può.

Casile, che vive a Bologna da molti anni, è orgogliosissimo della sua calabresità: per il suo film girato ovviamente in Calabria ha preteso e voluto maestranze e gran parte del cast di origine calabrese. Un elemento distintivo che lo rende ancora più travolgente nella simpatia e nella sua inesauribile creatività alla quale è difficile rinunciare. (rrm)