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Il procuratore Nicola Gratteri al Majorana di Corigliano Rossano: «Con questa formazione non dovete emigrare»

Gratteri al Majorana di Corigliano Rossano: «Con questa formazione non dovete emigrare»

«Abitate nella Sibaritide che è la zona più evoluta in Calabria dal punto di vista della trasformazione agroalimentare. Non potevate, dunque, scegliere scuola migliore per il vostro futuro professionale». È quanto ha dichiarato il Procuratore Nicola Gratteri, incontrando gli studenti del Majorana di Corigliano Rossano.

«I mestieri che state apprendendo oggi vi consentiranno di non emigrare come invece dovranno fare purtroppo i 300 laureati all’anno nelle 3 inutili facoltà di giurisprudenza dislocate, senza programmazione e visione del futuro, in questa regione e nelle limitrofi», ha aggiunto il procuratore, in occasione della presentazione del suo libro Fuori dai confini e scritto a quattro mani con Antonio Nicaso.

«Quella delle tante ed inutili facoltà di giurisprudenza a pochi chilometri le une dalla altre, destinate – ha sottolineato – a produrre sicuri emigrati in altri territori rappresenta soltanto una delle conferme di come in Calabria non si sia programmato. E per questo – ha detto rivolgendosi ancora alla platea stracolma ed attentissima di giovani e giovanissimi – dovete sapervi indignarvi e reagire».

Accolto dal dirigente scolastico Saverio Madera, al termine del ricco confronto con gli studenti coordinato dalla docente Stefania Romanello, Gratteri, in altre occasioni auto-definitosi un agricoltore infiltrato in magistratura, è stato accompagnato a scoprire ed a degustare la formazione e le preparazioni enogastronomiche identitarie degli studenti dell’Alberghiero.

Coordinati dai docenti Pietro Bloise, Antonio Farace, Pietro Spataro, Gianfranco Turano, Fabio Di Rende e Roberto Pastore, gli alunni della quarta A sezione Cucina e quelli della terza sezione Sala hanno presentato al magistrato uno scrigno di pasta sfoglia con cioccolato e melagrana, fazzolettini di crepes alla crema di liquirizia, muffin all’arancia, canestrini di sfoglia con fonduta di pecorino crotonese dop biologico, clementine e melagrana.

Platealmente a suo agio sui temi culturali, colturali e tecnici delle produzioni, delle trasformazioni e delle sperimentazioni in agricoltura, insieme al dirigente Madera, al direttore dell’azienda agricola del Majorana Francesco Filippelli ed al comunicatore dell’Istituto Lenin Montesanto, Gratteri si è a lungo soffermato con gli studenti su qualità, proprietà e declinazioni delle produzioni autentiche, identitarie e distintive dei territori, ritornando e rafforzando il suo monito iniziale sull’utilità della formazione tecnica di agrario, alberghiero ed industriale: «seguite bene – ha scandito – i vostri docenti, scoprite e rubate anche ciò che forse non vi trasmettono, superateli e impegnatevi perché a differenza dei vostri colleghi di altre scuole con altri indirizzi, voi – ha concluso Gratteri – non sarete mantenuti dai vostri genitori al termine degli studi». (rcs)