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Il progetto dell'Associazione RoPam di riaprire il Parco Archeologico Medma di Rosarno

Il progetto dell’Associazione RoPam di riaprire il Parco Archeologico Medma di Rosarno

di CATERINA RESTUCCIAGli eroi. In un immaginario piuttosto vasto gli eroi potrebbero essere identificati con degli uomini dai super poteri, capaci di volare, con qualità extra naturali che tutto possono. Ai bambini si dovesse chiedere chi sono gli eroi, essi risponderebbero con decine di nomi da fumetti, videogiochi, cartoni animati, agli adulti lo stesso quesito potrebbe anche suggerire ben altro, probabilmente nomi di miti dello sport, personalità del campo politico, personaggi dello spettacolo.

Ebbene, gli eroi sono anche tutti quegli uomini e quelle donne che, pur apparentemente semplici, sono, invece, speciali, dedicano le loro forze e il loro tempo, i propri mezzi e le proprie qualità al bene sociale e non chiedono nulla in cambio se non realizzare progetti di utilità comune per la crescita e per il miglioramento del territorio e di chi lo vive.

Allora questi eroi si incontrano, si confrontano, dialogano e sperimentano. Ci provano e, soprattutto, nonostante le numerose difficoltà e gli ostacoli insistono e perseverano con tenacia nella riuscita del progetto comune: l’apertura e la fruibilità di un Parco Archeologico, in cui si condividano identità storica e sana vivibilità di un ambiente naturale e misterioso.

I loro nomi? 

Eccoli: Celea Giovanni, La Torre Giuseppe Antonio, Lombardo Antonio, Navarra GiuseppePantano Antonio,  Restuccia Antonio, Romeo Domenico (Segretario), Sapio Gianluca (Presidente e responsabile legale), Sorace Michelangelo (Vicepresidente), Ventre Vincenzo. Si ritrovano insieme a discutere sul come fare, finanziare, pulire, ordinare un’area vastissima, ben sette ettari di terreno archeologico su quattordici di totale estensione. 

Il loro incontro si chiama: RoPam, acronimo dell’espressione “Rosarno per l’Antica Medma”. Costituitasi nel 2019 l’Associazione si adopera con lo scopo precipuo dell’apertura e del mantenimento attivo del Parco Archeologico di una delle località storiche della Magna Grecia più scavate, analizzate e studiate da insigni archeologi: il roveretano Paolo Orsi, il livornese Maurizio Paoletti ed il rosarnese Salvatore Settis

I soci e i volontari sin dall’estate scorsa, sfidando temperature elevate di afa ostile e venti gelidi invernali, sino alle domeniche scorse si sono dati appuntamento per riordinare e ripulire l’intera area che si estende alle spalle del Museo Archeologico di Medma e allo stesso tempo circostante il Palazzo del Comune di Rosarno. La loro passione e la loro perseveranza sono state capaci di attirare altri appassionati e altri volontari, richiamati dallo stimolo e dal risveglio per la ricerca di un’identità storica troppe volte taciuta e repressa da dinamiche sociali, politiche e culturali che hanno eclissato la bella realtà magnogreca del sito medmeo. 

Alla direzione tecnica di tutto questo vi è il giovane archeologo Gianluca Sapio, già figlio d’arte in un certo senso, poiché figlio della ex Direttrice Scolastica della Scuola Primaria “Marvasi” di Rosarno, nonché prima storica sindaca della stessa cittadina, sempre sensibile e attenta ai temi culturali del luogo, Angela Larosa.

Lo stesso Sapio, sempre presente e costante all’attività di rivalutazione dei siti archeologici medmei, proprio in una delle domeniche destinate al recupero del Parco, a sorpresa, inoltre, di tutto il gruppo di soci, si è piacevolmente trovato a fare visita guidata ad un curioso e giovane gruppo di studentesse dell’Istituto d’Istruzione Superiore Piria, invitate e accompagnate da una fervida e appassionata docente della cittadina rosarnese, le quali a loro volta sono state lungimiranti nel coinvolgere altre volontarie di altre cittadine viciniori, dimostrando non solo senso di appartenenza al luogo, ma anche e soprattutto maturità nel comprendere che il patrimonio locale è bene pubblico da promuovere ovunque e per tutti.

Questa costanza nello scavare oltre che nelle località archeologiche della Calabria meridionale anche e più nelle coscienze dei cittadini sarà riconosciuta e celebrata felicemente da una ventura inaugurazione che la stessa associazione RoPam sta preparando per l’apertura. (cr)