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Il rientro all'Unical dei cervelli in fuga

Il rientro all’Unical dei cervelli in fuga

di FRANCO BARTUCCI  – L’Università della Calabria si arricchisce con presenze giovani che rientrano dall’estero per lavorare nei laboratori dei cubi del nostro Ateneo, grazie al programma “Rita Levi Montalcini” del Ministero dell’Università e Ricerca Scientifica.

Il programma “Rita Levi Montalcini” rappresenta una delle principali iniziative del Ministero dell’università, per consentire ai giovani ricercatori che lavorano all’estero di poter venire in Italia e svolgere la propria attività di ricerca. Grazie a questa opportunità un altro brillante ricercatore avrà l’occasione di tornare in Calabria e lavorare all’Unical.

Si tratta di Giuseppe Brunetti, in arrivo dalla University of Natural Resources and Life Sciences di Vienna, che è risultato vincitore del programma giovani ricercatori “Rita Levi Montalcini” e ha scelto proprio l’Università della Calabria come sede di lavoro per il suo futuro. 

Lo abbiamo visto in Facebook  nella pagina del Rettore Nicola Leone e attraverso le note giornalistiche diffuse dal Polo Comunicazione della stessa Università. C’è stato già in Rettorato l’incontro del giovane ricercatore con il Rettore, presente alche il Pro Rettore con delega alla Presidenza del Centro Residenziale, prof.ssa Patrizia Piro, la quale è stata supervisore di Brunetti per il dottorato e con la quale ha continuato a collaborare in questi anni di sua permanenza in Austria.

«Sono molto contento di avere l’opportunità di ritornare nella mia terra e nell’ateneo in cui ho mosso i miei primi passi accademici», ha dichiarato Brunetti, ricevuto nei giorni scorsi dal rettore Nicola Leone e dalla prorettrice Patrizia Piro

Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca nel 2017 presso il dipartimento di Ingegneria civile, Brunetti ha lasciato la Calabria per intraprendere un percorso accademico internazionale che lo ha portato a collaborare con svariati enti di ricerca e prestigiosi scienziati nel campo dell’idrologia: presso la University of California e la Czech University of Life Sciences di Praga. Poi il trasferimento a Vienna alla University of Natural Resources and Life Sciences, dove si è occupato, principalmente, di modellazione numerica di processi di trasporto nei terreni.

Da parte sua il Rettore Nicola Leone ha sottolineato il fatto di ritenersi fiero di riportare in Calabria studiosi di talento che insieme ad altri condivideranno le loro esperienze internazionali. 

«Un altro giovane ricercatore di talento – ha commentato il Rettore – torna in Italia e sceglie l’Unical per condividere le competenze acquisite e avviare collaborazioni scientifiche. È parte dei cosiddetti “cervelli di ritorno”, ovvero di quei giovani andati via per decisione o per mancanza di opportunità adeguate, che ora hanno la possibilità di rientrare. Una consuetudine, purtroppo, particolarmente diffusa nelle regioni del Sud».

«Ma l’Unical sta provando ad invertire la tendenza, e dall’inizio del mio mandato, stiamo cogliendo tutte le opportunità possibili per far tornare in Calabria ricercatori e studiosi, che possano far crescere la ricerca e la didattica dell’ateneo – ha aggiunto –. E il numero è destinato a salire, anche in virtù dell’ambiente stimolante e accogliente che offre la nostra università, come testimonia il recente ottenimento dell’HR Excellence in Research Award, attribuitoci dalla Comunità europea. Un riconoscimento che certifica la piena attuazione della Carta e del Codice nel territorio europeo, con l’obiettivo di creare un ambiente accademico sempre più favorevole e di alto livello per i ricercatori provenienti da tutto il mondo».

Negli ultimi tre anni l’Unical ha accolto altri tre giovani ricercatori partecipanti al progetto ministeriale di rientro delle intelligenze italiane. Si tratta di Paolo Zimmaro, ingegnere geotecnico sismico, che dall’Università della California di Los Angeles è rientrato ed è in servizio presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente e del Territorio. Lo hanno seguito poi due vincitori della call Marie Skodowska-Curie: Maria Giovanna Durante in servizio presso il dipartimento di Ingegneria Civile e Christian Ferlaino.

La Durante è rientrata dagli Usa, dove presso l’Università della California di Los Angeles si occupava di nuovi metodi di progettazione in zona sismica sostenibili, notata lo scorso 7 ottobre per avere organizzato, nell’aula magna “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria, una lezione magistrale della senatrice a vita prof.ssa Elena Cattaneo sul tema: L’avventura della conoscenza: la ricerca da fare e da raccontare, riscuotendo importanti riscontri di apprezzamento pubblico, insieme al prof. Paolo Zimmaro, da parte della stessa senatrice. Mentre Ferlaino, etnomusicologo, è tornato dalla Germania per occuparsi di una ricerca sugli strumenti da suono calabrese.

Ma la ricerca di “cervelli calabresi in fuga” da parte dell’UniCal continua. In particolare, in queste settimane sta attuando le procedure che consentiranno il reclutamento, come ricercatori a tempo determinato, di altri due giovani studiosi in arrivo dalla Gran Bretagna, vincitori di prestigiosi riconoscimenti europei: un grant Marie Skłodowska-Curie Actions e un Seal of Excellence. Nel caso di esito positivo delle procedure di selezione, entrambi i ricercatori saranno chiamati dall’Unical grazie a borse di ricerca messe a disposizione dal Mur e finanziate attraverso il Pnrr.

Inoltre è stata approvata nell’ultimo Consiglio di amministrazione la pubblicazione di un avviso, per la raccolta di manifestazioni di interesse per chiamata diretta, per la copertura di posti di professore e ricercatori, riservata a studiosi stabilmente impegnati all’estero, vincitori nell’ambito di specifici programmi di ricerca di alta qualificazione e studiosi di chiara fama. La call segue quella già pubblicata la scorsa estate, dedicata areclutamento di docenti esterni con elevata qualificazione scientifica e didattica. (fb)