Attraverso 594 strutture caritative, sono 38mila i nuclei familiari che ha sostenuto il Banco Alimentare della Calabria.
Gianni Romeo, direttore del Banco Alimentare Calabria, ha spiegato che «diversamente da quanto avevamo immaginato, la pandemia non ha inibito la generosità dei calabresi e più in generale degli italiani: sia i privati che le aziende hanno donato generi alimentari per le famiglie che vivono situazioni di difficoltà per il 70% in più rispetto al 2019».
«Se questo impegno ci fa ben sperare, non deve indurci a pensare che il problema della povertà nella nostra regione sia superato» ha concluso.
Intanto, a Reggio ha preso il via una iniziativa promossa da Confesercenti e Banco Alimentare Calabria in collaborazione con Conpait Pasticceri d’Italia, dove alcuni locali – soprattutto pizzerie e gastronomie d’asporto – devolveranno l’esubero della produzione della giornata alle famiglie più bisognose seguite dagli enti caritativi della zona; altri esercizi, invece, prepareranno delle pietanze espresse con cadenza mensile o quindicinale. Intanto è partita anche la campagna nazionale dal titolo “La fame non va in vacanza”. (rrm)