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Incendio al pulmino dell'Associazione Borgo Croce, la condanna di Reggio

Incendio al pulmino dell’Associazione Borgo Croce, la condanna di Reggio

La Città di Reggio condanna, aspramente, l’incendio al pulmino dell’Associazione Borgo Croce di Fiumara di Muro, guidata da Mariagrazia Chirico. Ignoti, la scorsa notte, hanno incendiato il furgoncino utilizzato dall’Associazione  come navetta per visitatori e turisti e per le trasferte del Direttivo stesso. 

La città metropolitana, attraverso il sindaco Giuseppe Falcomatà, ha voluto manifestare vicinanza  con una nota. “Esprimiamo una condanna radicale per il vile gesto perpetrato ai danni dell’associazione Borgo Croce, di Fiumara di Muro, diventata negli anni un sano modello di rigenerazione urbana e culturale dei centri interni della nostra città metropolitana. La loro attività, apprezzata da tutti i visitatori che hanno potuto ammirare il lavoro per la rivalutazione del piccolo borgo, realizzata insieme a tanti cittadini ed artisti, rappresenta un esempio virtuoso di comunità attiva”.

«Siamo vicini a tutti loro – ha proseguito – in particolare a Mariagrazia Chirico e alla sua squadra, valutando ogni azione utile affinché l’esperienza di Borgo Croce prosegua nel tempo, stringendoci attorno ad una realtà che riteniamo un valore davvero importante per l’intera area metropolitana. Auspichiamo altresì che si faccia piena luce su quanto accaduto perchè fatti gravi come questi non possano più ripetersi, in una realtà che con fatica ed attraverso la passione e di lavoro quotidiano di tanti cittadini volontari è diventata un modello positivo in tutto il contesto calabrese».

«Continuare a fare post e comunicati di condanna e indignazione diviene esercizio sterile se non accompagnati da azioni conseguenti», ha detto su Facebook il presidente di Confesercenti Reggio, Claudio Aloisio.
«Stanotte hanno bruciato il pulmino di Borgo Croce, un esempio di rigenerazione urbana tra i più positivi del nostro territorio – ha detto –. Una piccola frazione di Fiumara fatta rinascere dall’impegno di un gruppo di persone che hanno creato una realtà viva, una vera e propria attrazione con un proprio calendario di attività tra le più varie, dimostrando come, con impegno e visione, si può migliorare la propria terra creando bellezza dove c’è abbandono, trasformando le difficoltà in opportunità».
«Ma questo impegno – ha proseguito – si scontra con una mentalità mafiosa ancora presente e pervasiva in troppi strati della nostra comunità. Un tumore che infetta tutto e crea danni devastanti, economici e sociali, che non possiamo e non dobbiamo più accettare.
Ci vogliono azioni concrete e prese di posizione chiare e inequivocabili. Noi come Confesercenti Reggio Calabria abbiamo deciso già da anni di costituirci come parte civile ad ogni processo di Ndrangheta riguardante vessazioni e violenze nei confronti di imprenditori e società civile, cosa che abbiamo già fatto in due processi.
Un modo per “metterci la faccia” e far seguire fatti alle parole».
«So benissimo che è ancora poco – ha detto ancora – dobbiamo tutti fare di più, insieme senza paura e con convinzione, perché fatti di questo genere non si ripetano. Perché noi, chi si impegna per la propria terra, per il suo sviluppo, il suo futuro, l’assoluta maggioranza dei reggini, noi siamo Reggio Calabria. Non loro».

«Le immagini del furgoncino distrutto dalle fiamme generano una sensazione di sdegno, tristezza, rammarico», ha detto Michele Spadaro, presidente dell’Associazione Comuni Area dello Stretto, commentando il vile gesto che ha colpito la frazione Croce del Comune di Fiumara.

Una frazione che da qualche anno è alla ribalta nazionale col progetto “Borgo Croce”. Un borgo per anni dimenticato, un posto destinato allo spopolamento fino a quando nell’estate del 2020 Maria Grazia Chirico e quelle decine di persone che come lei hanno deciso di restare a Borgo Croce, si sono riunite e attrezzati di pennelli e vernici, raccattati nelle cantine delle loro case, hanno iniziato a realizzare dei murales sulle pareti delle case, realizzando di fatto un coloratissimo percorso, ridando così vita alle vie di Borgo Croce. Un esempio virtuoso di comunità attiva che ha trasformato un luogo dimenticato e spopolato in un’isola felice, capace di attrarre a sé migliaia di turisti che oggi lo definiscono “Il borgo incantato”, “Il paese delle favole”, “Un luogo in cui si ritorna bambini”, “Fiabesco”. 

«Siamo vicini a tutti loro – ha aggiunto Michele Spadaro – in particolare all’instancabile Maria Grazia Chirico, presidente dell’Associazione Borgo Croce, valutando ogni azione utile e concreta affinché continui l’esperienza intrapresa negli anni. Questi gesti non possono annerire i sacrifici fatti dall’intera comunità per ridare colore al Borgo».

«Bisogna guardare avanti, i Comuni dell’Area dello Stretto – ha concluso Spadaro – sono al fianco della comunità. Borgo Croce siamo tutti noi».

La senatrice della Lega, Tilde Minasi, ha sottolineato come «l’incendio al pulmino utilizzato dall’associazione Borgo Croce di Fiumara di Muro è un atto vile e spregevole, che condanno duramente».

«Gli autori di quest’azione criminale – ha detto ancora – vedono evidentemente un nemico in chi lavora con passione e dedizione per la crescita e il cambiamento culturale del territorio e provano perciò a spegnere, con modalità esecrabili, quest’attività di rigenerazione e rinascita urbana. È per questo che non bisogna fermarsi, ma continuare a impegnarsi proprio per quel cambiamento, emarginando chi tenta di ostacolarlo».

«Come Istituzioni – ha sottolineato – ci schieriamo al fianco dell’Associazione e dei suoi componenti, per dire che non riusciranno a fermarli. Esprimo loro tutta la mia solidarietà e vicinanza e mi dico fin da ora disponibile e qualunque azione possa essere di aiuto per una ripresa immediata delle loro meritorie attività. Contando, naturalmente, sul fatto che le forze dell’ordine riescano presto a far luce sull’episodio e a individuare e punire i responsabili». (rrc)