C’è tanto orgoglio nel vedere Lucia Schiavone, di Rende, e Maria Pia Guerrera, di Santa Maria di Ricadi, insignite, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Alfieri del Lavoro. La conferma che c’è un capitale umano da preservare e sui cui investire, offrendo la possibilità di studiare, formarsi e trovare una dignitosa occupazione nella propria terra. È un simbolo l’onorificenza dell’Alfiere che riconosce il talento, ma soprattutto l’impegno e la grande forza di volontà di affermarsi, prima nello studio, e, nel futuro, anche nel lavoro. Non è un caso che tanti, tantissimi laureati dei tre atenei calabresi, purtroppo costretti a esportare capacità e competenze, in questi anni hanno mostrato come la scuola calabrese non è inferiore a nessun altra e che, anzi, la preparazione dei ragazzi trova riscontro in uno straordinario impegno di insegnanti e formatori che il Paese ci invidia. Servono questi simboli, questi segnali perché la nuova amministrazione regionale abbia come impegno primario l’obiettivo di fermare la fuga dei cervelli, ma soprattutto offrire condizioni e opportunità di lavoro dentro la regione, vicino casa, dove ci sono gli affetti, gli amici, dove si è cresciuti e dove (in moltissimi) vorrebbero restare.
La cerimonia si è svolta ieri di presenza al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente Mattarella, ha visto il conferimento dell’onorificenza per i Cavalieri nominati i 2 giugno 2020 e 2021, di cui otto vengono dal Nord, 7 dal Centro e 11 del Sud.
Un prestigioso riconoscimento che è stato conferito solo ai 25 migliori studenti d’Italia, che sono riusciti a terminare la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti. E, tra questi, ci sono anche le due calabresi Lucia e Maria Pia, simbolo di una Calabria che eccelle e che è ricca di risorse umane che potrebbero aiutare questa terra tanto martoriata a riscattarsi.
Lucia si è distinta per gli altissimi risultati scolastici ottenuti nel Liceo Classico ‘Gioacchino da Fiore’ di Rende, sia in tutte le materie scolastiche che extrascolastiche.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Rende, Marcello Manna, sottolineando come tale riconoscimento «è motivo d’orgoglio per la nostra città».
«Non è la prima volta – ha spiegato Manna – che a divenire alfiere del lavoro sia una nostra cittadina. Già l’allora matricola Sofia Zanelli, fu insignita del titolo di “alfiere del lavoro” dal presidente della repubblica Sergio Mattarella, segno questo di come la nostra città sia da sempre pluralista, con un’ottima offerta educativa e culturale».
«La forza di volontà e la costanza con cui Lucia ha ottenuto questo prestigioso riconoscimento – ha sottolineato il primo cittadino – sia sprone per tutte quelle giovani ragazze che investono nel proprio futuro consapevoli che i propri sogni per realizzarsi necessitano di grande impegno».