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Il presidente del Consiglio regionale della Calabria Mimmo Tallini

Il presidente Tallini: appello a Mattarella e «la Calabria abbandoni la Conferenza Stato-Regioni»

Il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, affiancato da tutti i capogruppo di maggioranza dell’Assemblea legislativa calabrese, ha lanciato un appello alla Regione Calabria, affinché «abbandoni, da subito, la Conferenza Stato-Regioni».

Per Tallini, infatti, è «praticamente inutile la partecipazione ad una cabina decisionale con cui il Governo ha condannato ingiustamente la nostra regione, da un lato marchiandola come Zona Rossa – con i catastrofici effetti sulla già debole economia – dall’altro commissariando con metodi discutibili e illegittimi per altri tre anni la sanità».

«C’è bisogno – ha dichiarato Tallini – di uno scatto di orgoglio nei confronti di un Governo nazionale inetto e incapace di gestire la prevedibile seconda ondata del virus, al punto da gettare nel disorientamento generale e nella disperazione l’intero Paese. Zona Rossa e Decreto Sanità sono due facce della stessa medaglia. Il Governo calpesta ogni logica, ogni ragionamento, ogni legge, arrivando al punto da oltraggiare la stessa Costituzione pur di fare della Calabria una facile «cavia». La dichiarazione di Zona Rossa per la Calabria è inaccettabile».

«Pur non nascondendo la preoccupazione per l’evolversi dell’epidemia e per la gravità della situazione – ha aggiunto – non riusciamo a capire perché si sia voluto marchiare proprio la Regione meridionale che presenta i migliori dati, come quello – molto significativo – del rapporto tra “attualmente positivi” e popolazione. In Calabria, ai dati di ieri, c’è un positivo ogni 534 abitanti, mentre in Basilicata 1 ogni 316, in Sicilia e Puglia 1 ogni 297, per non parlare della Campania che ne registra 1 ogni 114».

«Vogliamo parlare del rapporto tra positivi e tamponi effettuati? Anche qui – ha proseguito Domenico Tallini – la Calabria è prima nel Meridione, poiché registra 1 positivo ogni 48 tamponi effettuati, mentre le altre Regioni vanno molto peggio, basti citare la Campania che ne registra 1 ogni 15 tamponi. La percentuale di mortalità è del 2% contro il 5% della media nazionale».

«Ci dicano i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia – ha continuato Tallini – perché la Calabria Zona Rossa e la Campania, che è una bomba virale, Zona Arancione e dunque con meno restrizioni. Cosa diremo ai nostri commercianti, ai nostri artigiani, ai nostri ristoratori? Che non rialzeranno più le loro saracinesche per colpa di un Governo ottuso e senza dignità? Come spiegheremo ai nostri cittadini che, nonostante dati migliori di altre Regioni, saranno condannati a non potersi muovere da casa praticamente fino a Natale?».

«Due facce della stessa medaglia, dicevamo – ha aggiunto ancora –. La bozza fatta circolare del nuovo Decreto Sanità Calabria rappresenta un atto violento ed autoritario, irrispettoso del dettato costituzionale che assegna alle Regioni la competenza, sia pure non esclusiva, in materia di politiche sanitarie. Non sono bastati 10 anni di commissariamento, non sono bastati i danni prodotti dal Decreto Grillo e dai suoi commissari costosi e lottizzati, si insiste sulla strada dei diktat romani. Il Governo non vuole solo nominare i commissari ad acta per il piano di rientro, ma – attraverso questi – tutte le figure manageriali delle varie Aziende».

«La Giunta Santelli – ha spiegato Tallini – aveva predisposto appositi elenchi per tali figure e da questi non si sarebbe potuto prescindere le successive nomine. Con il nuovo Decreto, invece, il Commissario – che risponderà solo al ministro Speranza e al Governo – si muoverà a piacimento, senza selezioni, senza elenchi speciali, senza curriculum. L’unico requisito che dovranno avere i nuovi manager delle Aziende sarà la tessera del PD, di Leu oppure l’iscrizione alla piattaforma Rousseau».

«La doppia manovra contro la Calabria – ha aggiunto – troverà la massima e più ostinata opposizione da parte delle forze del centrodestra che la contrasteranno con tutti i mezzi, non escludendo clamorose forme di protesta».

«Alla luce di queste considerazioni – ha concluso il presidente del Consiglio regionale della Calabria – chiediamo al presidente f.f. Antonino Spirlì di comunicare al Ministro Francesco Boccia l’indisponibilità della Calabria a partecipare alla Conferenza Stato-Regioni fino a quando non saranno chiarite le due questioni che sono tra di loro intrecciate».

Inoltre, in serata il presidente Tallini , prima che venisse confermata la zona rossa per la regione, aveva comunicato di avere inviato a nome dei consiglieri di maggioranza una lettera al Presidente della Repubblica Mattarella auspicando un suo intervento. «Iconsiglieri regionali di maggioranza della Calabria – si legge nella lettera di Tallini – si appellano alla Sua sensibilità istituzionale e al Suo ruolo di garante della Costituzione per scongiurare nella nostra terra un nuovo lockdown, così come si ipotizza dalle indiscrezioni circolate a mezzo stampa sul nuovo DPCM in discussione in queste ore in Consiglio dei Ministri. L’eventuale inserimento della nostra Regione nella zona rossa, contestualmente al reitero e rilancio del c.d. Decreto Calabria metterebbe a rischio la tenuta economica e sociale, la democrazia e la speranza del popolo calabrese. Confidiamo in un Suo autorevole intervento e Le chiediamo, inoltre, di essere da Lei ricevuti al fine di poterle direttamente rappresentare la nostra posizione e quella dei cittadini calabresi».  (rrm)