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L'Associazione "Le Città Visibili" in visita e alla scoperta della Falconeria dei Setteventi a Civita

L’Associazione “Le Città Visibili” in visita e alla scoperta della Falconeria dei Setteventi a Civita

È stata emozionante, oltre che molto istruttiva, la visita guidata fatta dall’Associazione Le Città Visibili di Lamezia Terme, guidata da Anna Misuraca, alla Falconeria dei Setteventi sul Pollino, a Civita.

Realizzata con determinazione e tenacia da Roberto Ruggiano, questa struttura si occupa di falconeria naturalistica; la finalità è di mostrare, instaurando uno strettissimo rapporto tra l’uomo e il rapace, pur mantenendone l’istinto predatorio, come queste specie, schive e sfuggenti, vivono e che ruolo hanno in natura. La falconeria è stata riconosciuta nel 2010 patrimonio immateriale dell’Unesco e nel 2016 Roberto ha fondato la sua Associazione.

Chi si aspetta esibizioni di voli “a comando” resterà deluso: qui si mette in evidenza semplicemente (ma è frutto di un lungo incessante lavoro) come la pazienza e il quotidiano e lento avvicinamento al rapace possa sfociare in un rapporto incredibile di cieca fiducia e tenerezza.

«Ebbene sì… davanti ai nostri occhi attoniti – si legge in una nota – il gufo reale Sira ci osserva sornione dal braccio di Pietro, il giovanissimo figlio di Roberto, che condivide questa grande passione col papà. Sira ci scruta, sicuro e a suo agio, da pochi metri… e così, successivamente, il barbagianni, meno imponente e dall’aria mite, il falco pellegrino, il più impaziente di tutti, che col suo verso sembra chiedere a Pietro di far presto e riportarlo nel suo punto di osservazione, la poiana (esemplare di Parabuteo unicinctus), impettita e indifferente… ».

«Attenti e concentrati – racconta la nota dell’Associazione – ascoltiamo Roberto che ci fornisce molte informazioni e curiosità su questi affascinanti volatili, per concludere l’incontro con l’ingresso, silenzioso e carico di suspense, di Sua Maestà Abel, l’esemplare di aquila reale che vive nella struttura. Ci viene raccomandato di non fissarla negli occhi e di non fare gesti o rumori bruschi… Abel, fiera e maestosa, ci studia, sicura dal braccio di Roberto. Ogni tanto spalanca le sue ali, quasi a voler dimostrare la sua potenza in volo, ma restiamo senza parole quando con dolcezza infinita accarezza il volto di Roberto con la testa e ci sembra guardarlo con occhi amorevoli».

«Ci rendiamo conto – conclude la nota – di assistere a qualcosa di incredibile, ma sotto il nostro sguardo questa sorta di piccolo miracolo si ripete più volte. Concludiamo l’incontro, indimenticabile, con una serie di scatti in cui sullo sfondo troneggia l’impareggiabile Abel». (rcs)