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L'Associazione Roccaforte Stin Cardia: Le istituzioni non facciano "morire" Roccaforte

L’Associazione Roccaforte Stin Cardia: Le istituzioni non facciano “morire” Roccaforte

L’Associazione “Roccaforte Stin Cardia”  esprime i più sinceri e sentiti auguri di buon 2024 a tutti i cittadini di Roccaforte, ovunque essi si trovino, costretti spesso per necessità ad abbandonare il proprio paese natio, in cerca di migliori condizioni di vita. 

Ma il nostro pensiero e la nostra gratitudine va soprattutto a tutti quei cittadini residenti che, con grandissimi sacrifici, contribuiscono a mantenere in vita, ancora per poco tempo a nostro parere, una piccola comunità, quella di Roccaforte, che progressivamente rischia di assottigliarsi in modo esponenziale. 

La nostra denuncia, anche se proveniente da una piccola associazione, è rivolta a tutte le Istituzioni preposte ad intervenire per non farci entrare di fatto nella statistica dei paesi fantasma, com’è già successo a tanti altri piccoli borghi della Calabria. 

La nostra Associazione, qualche mese fa, ha promosso a Roccaforte un dibattito pubblico sul tema delle strategie da adottare per evitare lo spopolamento del paese, che sta diventando, purtroppo, un fenomeno di massa per l’intera Area Grecanica ed in particolare modo per le zone interne. 

Alla riunione hanno partecipato tutti gli amministratori della nostra zona, unitamente al presidente del Parco dell’Aspromonte, ed in quell’occasione si è registrato un confronto schietto e stringente verso i problemi da affrontare. 

Solo su un punto ci sono stati diversità di vedute: quello sul diritto alla salute. 

La nostra Associazione, attraverso il suo Presidente, ha evidenziato con forza che tutte le nuove strutture sanitarie ipotizzate nel nuovo Piano Sanitario, come le Case di Comunità, i Centri Operativi Territoriali, gli Ospedali di Comunità e le Case della Salute, fossero tutte pensate solo ed esclusivamente nelle zone limitrofe o addirittura adiacenti agli ospedali già funzionanti, trascurando clamorosamente tutte le zone interne, senza che le popolazioni interessate ne fossero minimante informate. 

Oggi ci domandiamo con grande rammarico, come tutto ciò sia potuto succedere. Forse la risposta va ricercata in una duplice direzione: o all’interno dell’Area Grecanica vige la legge dell’XI secolo, che considerava i comuni come associazioni a carattere privato ad opera dei ceti più influenti, oppure, cosa più grave, si registra una grande incompetenza da parte dei soggetti preposti a decidere. 

Questa purtroppo la tragica realtà. 

Il trattamento che la Regione Calabria ci ha riservato attraverso l’Azienda Sanitaria Provinciale del distretto di Reggio Calabria il 31 dicembre 2023, lasciando un paese a circa mille metri di altezza privo di assistenza sanitaria, è la dimostrazione evidente che per gli amministratori e i politici la nostra piccola comunità costituita da molti anziani, quindi per logica anagrafica bisognosi di cure adeguate, non è considerata degna di attenzione e pertanto eliminata di fatto nel piano strutturale della Regione. 

Il Presidente della Regione Calabria, che con forza e determinazione ha rivendicato la nomina di Commissario alla salute, ha per il momento fatto semplicemente degli annunci, proclami, senza risolvere, a tutt’oggi, nessuno dei problemi che interessano la tutela della salute dei cittadini. 

Da qui dobbiamo partire per mettere in piede una vera battaglia che coinvolga tutti i cittadini, per impedirne l’oblio nel disinteresse di chi dovrebbe essere preposto invece alla sua tutela, perché Roccaforte non muoia ma veda riconosciuti i propri diritti, alla salute in primis, in quanto parte di una regione chiamata Calabria e di uno Stato chiamato Italia. 

O essere una piccola comunità preclude i cittadini che ne fanno parte dall’avere accesso ai servizi minimi essenziali e il diritto alla salute riconosciuto dalla nostra carta costituzionale? (Il Comitato dell’Associazione Stin Cardia)