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Elefante di Pietra Campana

L’Elefante di Campana volano per itinerario turistico-culturale nella Sila Greca

Realizzare un itinerario turistico-culturale nella Sila Greca attraverso l’Elefante di pietra di Campana. È stato questo il fulcro del webinar promosso dall’Associazione Controcorrente di Cosenza, dove si è discusso dell’importanza della promozione turistica dei monoliti e della valorizzazione dell’intero comprensorio della Calabria Ionica.

L’incontro è stato coordinato da Mimmo Lerose, consigliere dell’associazione politico culturale Controcorrente. Dopo il saluto del presidente dell’associazione Antonio Tursi, sono intervenuti la senatrice ed archeologa Margherita Corrado, che ha sottolineato come al di là dell’importanza della origine antropica o meno delle pietre, il fascino, la bellezza e il mistero sono già elementi sui quali puntare per la promozione, l’architetto Domenico Canino, studioso dei monoliti è invece sicuro dell’attività della mano dell’uomo.

Fabrizio Mollo, professore presso il dipartimento di civiltà antiche e moderne presso l’Università di Messina, ha offerto il suo punto di vista e il suo sostegno, il sindaco di Campana Agostino Chiarello, che ha spiegato quanto fatto finora dall’amministrazione e dell‘accordo quadro stipulato con l’Università della Calabria. Sono intervenuti, anche, il presidente dell’associazione Salviamo Campana, Pasquale Gentile, due relatori per il blog SoloquanTonevica: Rossella Lautieri e Leonardo Rossano, che hanno raccontato il loro impegno a far conoscere il luogo attraverso i social media.

L’Elefante di Pietra è un elemento di spicco di un particolarissimo geosito, localizzato nel territorio di Campana, e composto da 2 imponenti monoliti, che si suppongono risalenti a circa 10000 anni fa.

L’incontro vuole essere il primo di una serie di iniziative per arrivare alla realizzazione di un itinerario turistico-culturale nella Sila Greca, gli intervenuti hanno convenuto di proseguire il cammino per perseguire al meglio questo obbiettivo, per poter avviare un concreto sviluppo turistico di un’area fortemente votata, ma finora trascurata.

«È necessario – si legge in una nota – inserire il geosito dell’elefante in una rete di promozione turistica, accompagnata da altri siti di interesse turistica presenti del comprensorio e di approfittare dell’interesse attuale verso i cammini che sono in fase di finanziamento». (rcs)

In copertina, foto di Giuseppe B.