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Falcomatà

Liberazione, Falcomatà: «Ragazzi godete della libertà riconquistata”

«Ragazzi, fatevi un giro in piazza Italia oggi e vedrete, attraverso questi manifesti, quante cose erano vietate solo 70 anni fa» scrive su Facebook il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, in occasione della Giornata della Liberazione.

L'immagine può contenere: 2 persone Città Metropolitana ed il Comune di Reggio, infatti, hanno voluto ribadire l’importanza della Giornata della Liberazione dal regine nazifascista attraverso l’installazione di alcuni manifesti in Piazza Italia, sulle facciate dei due Palazzi Istituzionali e nelle bacheche del Teatro Francesco Cilea. Da questi manifesti, riemergerà le leggi e i divieti imposti dal “duce” Benito Mussolini, con l’obiettivo di «far comprendere, soprattutto ai giovani, ma anche a quanti i drammi del regime non li hanno vissuti, l’importanza dei diritti conquistati grazie al sacrificio di quanti, per il bene dell’Italia e del suo popolo, hanno dato la vita.
Fascismo, infatti, è sinonimo di morte, oppressione, oscurantismo, repressione, costrizione».

«È l’antitesi del buono e del giusto. – si legge in una nota del Comune -. È il male assoluto, il limite più assurdo, crudele e spietato raggiunto dall’uomo. La libertà di pensiero, di parola, di opinione, di voto, di riunione sono solo alcuni dei Valori che, ormai, diamo quasi per scontati. Ma la libertà può volare via con un soffio. Ogni giorno, nel nostro piccolo, dobbiamo impegnarci per difenderla ed affermarla».

«La libertà che oggi celebriamo – prosegue la nota del Comune – contro qualsiasi forma di governo autoritario, oppressivo ed antidemocratico, è un traguardo rispetto al quale non dobbiamo mai abbassare la guardia, nemmeno per un solo istante. Dobbiamo, anzi, opporci con forza a chi, a qualsiasi livello, gridando o in maniera subdola e silente, opera per cancellare noi stessi, le nostre scelte, la forza di non condividere quel che ci viene imposto.
La libertà e la democrazia che ci sono state consegnate dai Partigiani prima e dai Padri costituenti poi, sono state pagate a caro prezzo col coraggio e col sangue. È nostro dovere farne sempre memoria».
«È un obbligo lottare – conclude la nota del Comune – perché ciò che è stato il Ventennio fascista non possa mai più tornare».

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«Per noi – scrive su Facebook il sindaco Falcomatà – il 25 aprile è questo. Non è un giorno come gli altri e noi non ci sentiamo reduci ma eredi di chi ha sacrificato la propria vita per lasciarci un mondo in cui tutti fossimo liberi. E la libertà è una fatica e una conquista quotidiana». (ams)