Al direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Maria Rita Calvosa, è stato donato, dalla dirigente Rachele Anna Donnici. il Presepe che è stato realizzato dagli studenti dell’Istituto Comprensivo Crosia.
Gli studenti, infatti, coordinati dai prof. Francesco Scorza e Maria Grazia Arcidiacone, hanno realizzato due Presepi artigianali, di cui uno che è stato regalato all’Usr, che è stato esposto nell’atrio dello stesso ufficio regionale.
Un’attività, che ha consentito di strutturare due presepi capaci di evidenziare, non solo la creatività e l’immaginazione di chi li ha creati, ma anche la possibilità di raccontarne il territorio di appartenenza. Infatti, le casette raffigurate hanno lo scopo di rappresentare, non solo l’antico paesaggio ai tempi di Gesù, ma anche l’aspetto urbano dei borghi presenti nei centri del basso Jonio cosentino in cui la scuola opera quotidianamente.
Per la realizzazione dei presepi sono stati usati diversi materiali: dal polistirolo riciclato al polistirene di vario spessore, alla corteccia di sughero. A conclusione sono stati utilizzati gesso alabastrino, segatura e colla vinilica per poi ottenere gli ultimi effetti paesaggistici, con tecniche di colori differenti da quelli acrilici ai pigmenti naturali.
A consegnare materialmente il lavoro artigianale, realizzato dalla scuola di Mirto Crosia, è stata la stessa dottoressa Donnici, che con gioia ha donato direttamente al direttore Calvosa il manufatto. Quest’ultima ha apprezzato il lavoro realizzato dal Comprensivo ionico, tant’è che ha deciso di esporlo nell’atrio dell’istituzione regionale calabrese, in modo che fosse ben visibile ai fruitori degli uffici in essa collocati.
La dirigente Donnici, dal canto suo, ha espresso soddisfazione per la realizzazione di un’ennesima attività portata avanti con reale abnegazione dalla scuola che ella guida dal 2015. In realtà la scuola di Mirto Crosia sta, sistematicamente, ottenendo importanti traguardi con esclusivi riconoscimenti sia in ambito territoriale, ma anche a livello regionale e su scala nazionale.
Per quanto attiene i suddetti presepi, a giudizio della dirigente Donnici non si tratta di un lavoro esclusivamente di tipo religioso, ma di un’azione interdisciplinare che consente una concreta applicazione delle conoscenze post-moderne, in grado di raccontare e interpretare in maniera realistica l’evento che 2000 mila anni addietro ha segnato la storia dell’umanità. (rcz)