Ogni anno, il 22 marzo, il mondo celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, un’occasione per riflettere sull’importanza di questa risorsa preziosa e sulla necessità di una sua gestione sostenibile. In Calabria, terra ricca di sorgenti, fiumi, laghi e acque sotterranee, questa giornata assume un significato ancora più profondo.
Infatti, nonostante l’abbondanza di risorse idriche, la Calabria si trova ad affrontare sfide importanti: dalla tutela delle sorgenti alla lotta contro gli sprechi, dall’ammodernamento delle reti idriche alla protezione degli ecosistemi acquatici.
Sorical ha avviato un piano di investimenti per il monitoraggio delle reti idriche avviando investimenti in tecnologie per individuare le perdite, come sensori, sistemi di telecontrollo e modellazione delle reti.
Interventi di sostituzione delle vecchie condotte per migliorare l’efficienza idrica. Inoltre, Sorical ha avviato programmi di digitalizzazione delle reti con sistemi di telelettura e telecontrollo per monitorare in tempo reale portate, consumi e dispersioni.
Lo stress idrico causato dal cambiamento climatico sta impattando in modo negativo anche sulla Calabria, territorio considerato fino a pochi anni fa “ricco di acqua”. Come evidenziato nel corso della presentazione che si è svolta a Roma del Libro Bianco Valore Acqua 2025 a cura di “The European House – Ambrosetti” .
Nel 2024, il riscaldamento globale ha raggiunto livelli senza precedenti, con temperature medie globali che hanno superato per la prima volta la soglia di +1,5°C rispetto all’epoca preindustriale. In Italia, l’aumento è stato ancora più marcato, raggiungendo +2,72°C, con impatti rilevanti sulla disponibilità idrica e sull’intensità degli eventi estremi.
Il cambiamento climatico sta aggravando lo stress idrico anche in Italia. Nel 2023 l’Italia è stata tra i Paesi europei più colpiti, con un indice di criticità pari a 3,5 su 5, superato solo da Belgio, Grecia e Spagna.
La scarsità d’acqua ha un impatto diretto anche sull’economia: entro il 2050 in assenza di adeguate misure di mitigazione i danni saranno enormi.
Nel 2023 l’Italia è stata il terzo Paese nell’Unione Europea a 27 per perdite economiche legate al cambiamento climatico, con un costo di 267 Euro pro capite (63 Euro in più rispetto alla media europea di 204 Euro e circa due volte la Spagna, che registra un valore pari a 147 Euro, circa 6 volte la Francia, con un valore pari a 46 Euro e oltre 10 volte la Germania, pari a 26 Euro). Dal dibattito tra i gestori dell’idrico italiani emerge che la sensibilità dei cittadini verso il cambiamento climatico appare in crescita rispetto allo scorso anno: nel 2024 è tornato tra le tre principali preoccupazioni del Paese.
Secondo oltre il 65% degli italiani – emerge dallo studio – durante le ultime elezioni politiche non è stata dimostrata adeguata sensibilità alla corretta gestione della risorsa idrica all’interno dei programmi dei partiti politici → solo il 6% degli italiani ha una percezione corretta del proprio consumo idrico, mentre il 23% lo sottostima fortemente e il 71% non è in grado di quantificarlo.
Per tale motivo, in Calabria è necessario dare una forte accelerazione agli investimenti, Sorical ha già aperto in cantieri del progetto Pnrr, 32 milioni di euro per implementare il servizio idrico integrato in 21 Comuni che, insieme al progetto della Regione in altri 60 Comuni, rappresentano un importante tassello perché l’impatto positivo sarà su oltre un milione di calabresi. (cc)
[Cataldo Calabretta è amministratore unico della Sorical]