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L'OPINIONE / Emilio Errigo: Porto turistico e commerciale, aree retroportuali e interporto a Saline Joniche

L’OPINIONE / Emilio Errigo: Porto turistico e commerciale, aree retroportuali e interporto a Saline Joniche

di EMILIO ERRIGO – Il futuro occupazionale dei giovani diplomati e laureati, i quali completeranno gli studi, presso gli  Istituti Superiori, ITS e Università della Calabria, nei prossimi 10 anni, potranno trovare adeguata e specializzata occupazione, infrastrutturando con funzionali opere marittime  e riqualificando, la vasta e idonea area costiera, portuale e retroportuale, di  Saline Ioniche.

Le preziose e balneabili fasce costiere marittime del Mare Jonio, Calabro- Greco -Siciliana, che dallo Stretto di Messina, toccano le coste più belle della Sicilia, le spiagge uniche della Calabria, e poi i 39 porti turistici e commerciali Calabresi, tra questi:  Scilla, Cannitello, Reggio Calabria, Roccella, Corigliano, Ciró , Sibari, Crotone, in Puglia, Taranto, Otranto, Gallipoli e il basso Mare Adriatico, le vicine meravigliose Isole greche, l’Isola di Malta  e le Isole Pelagie ed Eolie, potrebbero essere facilmente raggiunti dai  sei Porti dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, in primis dal Porto di Saline Ioniche.

Questo porto e aree pregiate retroportuali, (in fase di perfezionamento della consegna amministrativa demaniale marittima) da ritenersi epicentrici e di altissimo valore economico,  storico e ambientale, da un punto di vista delle rotte diportistiche, mete turistiche, crocieristiche e navigazione commerciale Mediterranee, allo stato è da moltissimi anni insabbiato, quindi, ancora prima di essere infrastrutturato con le necessarie e consistenti  opere marittime  di protezione e banchinamento, sopra e sotto flutto,  dovrà essere liberato, dalle enormi quantità di sabbie  bianche balneabili, molto utili per essere destinati al ripascimento dei tratti costieri interessati dall’erosione.

Le acque limpide e calde del Mare di Saline Ioniche, i territori di tutte le località dei “Comuni Grecanici e non”, rientranti nella  costa Jonica della Città Metropolitana di Reggio Calabria, sono ricchi di veri tesori ambientali, urbanistici, artistici, storici e architettonici, ancora tutti da far conoscere ai tour operator Turistici internazionali.

Il tutto favorito dal vicino Aeroporto dello Stretto e adiacente rete e Stazione ferrovia e superstrada ionica. Ove solo si realizzasse una banchina polivalente soprattutto  idonea a far attraccare e ormeggiare, una, due o più, navi da crociera, per l’economia del territorio del comprensorio, sarebbe una vera grande ricchezza  che viene dal mare, la così detta Blue Economy.
Si calcola che ogni nave da crociera di ultima generazione, lasci complessivamente al territorio per ogni toccata nave, da un minimo di 270.000 a un massimo di 350.000 dollari.

Immaginate l’indotto che genera un Porto Turistico, Diportistico e  Commerciale.

Ogni Unità da Diporto ha un moltiplicatore di forza lavoro tre unità, mentre una nave da carico commerciale, genera una forza lavoro per servizi e operazioni  portuali,  minimo n. 20 unità lavorative, per navi porta rinfuse e liquide e minimo n.50, unità lavorative portuali per una nave porta container, senza calcolare il rilevantissimo potenziale occupazionale del trasporto intermodale del carico da ciglio banchina e destinazione.

Basti leggere il Regolamento UE n.352/2017, e la legge 28 gennaio 1994, n.84 e successive modifiche e integrazioni correttive, per averne maggiore consapevolezza. Piloti di Navi, Rimorchiatori, Ormeggiatori, Battellieri, Spedizionieri, Raccomandatari marittimi, Agenzie Doganali, Operatori Portuali e Prestatori di Servizi marittimi, navali e portuali.

Il trasporto su gomma e su ferro, quindi autisti specializzati e abilitati di mezzi pesanti e ferrovieri, avrebbero sicuramente ben remunerata occupazione. Prima si adeguano le infrastrutture portuali a mare e a terra in banchina e aree retroportuali, prima l’economia territoriale di Saline Ioniche e Comuni contermini crescerà.

Non c’è nulla da inventare, c’è solo da realizzare le opere marittime e portuali, tutto il resto è già previsto dal mercato del trasporto e della logistica multimodale.
Chi prima inizia è a metà dell’opera! Fare, fare bene e fare sapere di aver fatto bene il proprio dovere.
A Reggio Calabria e Provincia c’è tanto bisogno di fare bene, di lavoro onesto e di crescita economica, civile e sociale, per il bene di tutti i Cittadini Calabresi dello Jonio e perché no, del Tirreno! (er)

[Emilio Errigo è nato a Reggio Calabria, docente universitario di Management delle Attività Portuali e Consigliere Giuridico Economico-Finanziario internazionale]