di FILIPPO MANCUSO – Il 2024 segni uno spartiacque decisivo sulla violenza alle donne che, da Nord a Sud, vede uomini accecati da una possessione patologica trasformarsi in assassini. L’amore, come ha detto il presidente Mattarella, non è «egoismo, possesso, dominio, malinteso orgoglio, ma dono, gratuità, sensibilità».
Pertanto ogni soggetto da cui dipende la prevenzione, si adoperi per fermare lo stillicidio quotidiano che colpisce la donna nel corpo e nella dignità. L’auspicio è che nel 2024 non ci si appelli più alle attenuanti sociologiche o alle sovrapposizioni di competenze che, mentre si elidono, consentono al maschio rancoroso di privare la donna della libertà. Il pacchetto di misure disposte di recente dal Parlamento, sia messo in atto e monitorato negli effetti. E ogni agenzia formativa, dalla famiglia alle scuole di ogni ordine e grado, riservi spazio al valore del rispetto della persona umana.
Ognuno faccia la propria parte contro questa barbarie. La Conferenza del Presidenti dei Consigli regionali ha pianificato una campagna di comunicazione e nel 2024 promuoverà una serie di iniziative in cinque date simboliche. Questa Presidenza conta di approvare un Protocollo d’intesa tra l’Osservatorio sulla violenza di genere e l’Aterp (Azienda sull’edilizia residenziale pubblica della Regione), per offrire soluzioni alloggiative alle donne vittime di violenza e ai loro figli, prevedendo la loro collocazione e il recupero di una quotidianità lontana dagli abusi.
L’obiettivo è mettere a sistema un percorso virtuoso, per scongiurare tragedie familiari e dare continuità all’azione a tutela delle donne. Ogni Istituzione ha il dovere di trasformare la solidarietà alle donne in azioni tangibili e ferme. (rrc)
[Filippo Mancuso è presidente del Consiglio regionale]