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L'OPINIONE / Giovanni Macrì: È così che si promuove una terra inesplorata

L’OPINIONE / Giovanni Macrì: È così che si promuove una terra inesplorata

di GIOVANNI MACRÌ – Una cosa sono gli investimenti di una qualsiasi istituzione per infrastrutture e servizi ed in generale per migliorare nel medio e lungo termine la qualità della vita dei territori e di una regione. Tutt’altra cosa e tutt’altra durata, misurazione ed utilità hanno e sono gli investimenti pubblici per costruire, disseminare e consolidare, oltre il perimetro territoriale e nazionale, l’immagine e l’appeal turistico di una destinazione turistica locale o regionale.

Sono due attività specifiche e diverse, che seguono direzioni e metodi distinti, spesso paralleli e soprattutto che hanno tempi di sviluppo e di risultato molto diversi tra loro. Ad esempio, se è quasi certo che non bastino una normale consiliatura o una legislatura per vedere e godere di tutti gli esiti di un intervento pubblico in tema di riqualificazione urbana, è invece altamente probabile che bastino pochi mesi per misurare il ritorno positivo di una efficace campagna di promozione e marketing territoriale. Volere o tentare di confondere queste che sono due leve e facce della stessa medaglia di politiche pubbliche virtuose, tanto su scala locale che regionale e nazionale, denota se non limiti culturali e di formazione quanto meno deficit di esperienza nel concreto governo della cosa pubblica.

Non soltanto non riusciamo a condividere portata e natura delle diverse polemiche alimentatesi a vicenda e che fanno emergere quanta e quale incompetenza si nasconda spesso, alle nostre latitudini, dietro valutazioni superficiali ed autolesioniste che non entrano nel merito e rifuggono da ogni comparazione; ma per quel che ci riguarda anche supportati dall’esperienza istituzionale e di promozione turistica che caratterizza e distingue la destinazione Tropea, eravamo e restiamo convinti che il metodo sotteso all’importante progetto Sensation on Ice con Calabria Straordinaria a Milano rappresenti finalmente il passo nella direzione giusta delle strategie di promozione che la destinazione Calabria deve continuare a fare e rafforzare.

La promozione della Calabria non si fa in Calabria. Va fatta fuori dalla Calabria e deve essere fatta, al pari delle altre regioni o meglio delle regioni più virtuosi in materia, con investimenti importanti, precise strategie, con contenuti forti ed individuando e selezionando con analisi, studio e capacità decisionale le migliori piattaforme di comunicazione e rilancio del messaggio che si è deciso di trasmettere, così come è stato fatto con la scelta della Stazione di Milano come location perfetta per aumentare la riconoscibilità nazionale ed internazionale del brand e della proposta di Calabria Straordinaria da misurare ovviamente a partire dal 2023.

Consapevoli della forza dirompente dei contenuti innovativi di cui è impregnato tutto il programma complessivo di Calabria Straordinaria messo in campo dalla Regione Calabria, assessorato al turismo e Fondazione Calabria Film Commission, eravamo e restiamo ottimisti sulla prospettiva di riscrittura della narrazione turistico-esperienziale della nostra regione attraverso i suoi marcatori identitari distintivi; una terra, la Calabria Straordinaria, che resta per molti versi inedita ed inesplorata e che proprio per questo motivo, parallelamente a tutte le altre azioni di sviluppo ed investimento in infrastrutture e servizi che sta programmando la Giunta Regionale guidata dal Presidente Roberto Occhiuto, deve essere comunque promossa in Italia e nel mondo, ora, adesso e senza attendere. (gm)

[Giovanni Macrì è sindaco di Tropea]