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L'OPINIONE / Le fiction televisive devono aiutare il turismo e non danneggiare la Calabria

L’OPINIONE / Le fiction televisive devono aiutare il turismo e non danneggiare la Calabria

di EMILIO ERRIGO – Non è proprio un bel vedere e ascoltare il ripetersi di molte verità, continuamente alterate al punto tale da offrire ai telespettatori italiani e soprattutto esteri, una immagine distorta e fuorviante della Calabria e dei Calabresi.

Io in oltre 40 anni di servizio operativo nel Corpo della Guardia di Finanza, di criminali e delinquenti italiani e soprattutto stranieri, trafficanti internazionali di droga e autori di altri gravissimi reati, ne ho tratti in arresto moltissimi perché ritenuti fortemente indiziati quali autori materiali dei reati o colti in flagranza di reato, cioè con le mani e il corpo, sorpresi proprio nel mentre commettevano gli illeciti penali.

Tra le tantissime persone tratte in arresto, molte erano nate in Calabria e moltissime altre, nati e cresciuti in altre note Regioni d’Italia o nati all’estero.

Voglio si confermare che i Calabresi non sono tutti Santi e oneste persone, ci mancherebbe che affermassi il falso, in Calabria non verremmo che fosse vero, ma il crimine incalza e i criminali ci sono pure in enorme numeri, ma per favore, vi chiedo per amor di Calabria, non si insista nel tentare di reiterare la messa in onda di filmati e fiction televisive, col chiaro e per nulla nascosto fine di far apparire la Calabria e i Calabresi, Donne, Uomini e bambini, come i malefici e più riprorevoli individui privi di sensibilità, moralità, onestà e bontà d’animo.

L’immagine che le Donne Calabresi sono ancora tutte schiave e sottomesse, mentre gli uomini criminali, malavitosi, delinquenti e brutta gente, non è più accettabile. Perché le televisioni pubbliche e private, non chiedano al Ministero dell’Interno e al Ministero della Giustizia, rispettivamente, al primo, i dati statistici, maggiormente rappresentativi delle città di nascita e residenza degli autori dei reati e luogo del commesso reato, mentre al Ministero della Giustizia, le percentuali di uomini e donne detenute nelle patrie galere, nate e residenti in Calabria, Piemonte, Puglia, Lombardia, Veneto, Sicilia, Sardegna, Toscana, Lazio, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Abruzzo, ecc. ecc.?

Credo che possa rivelarsi utile allo scopo, costituire una Commissione Parlamentare Bicamerale di Inchiesta, sulle vere cause di tali reati! Solo allora con i risultati dei documenti d’inchiesta alla mano, gli autori, i produttori televisivi, le televisioni pubbliche e private, si possono sentire con la coscienza a posto e autorizzati nel rappresentare in ogni dove il vero accertato e documentato, non prima.

La Calabria e i Calabresi, credetemi in fede non sono così come vengono rappresentati, fanno affari leciti e illeciti, reati tributari e bancari, reati gravi, biasimevoli azioni, non più e non meno degli altri sfortunati figli di Dio, nati in Italia o in territorio estero.

Siate giusti e rispettosi della verità, altrimenti la Calabria è destinata alla morte civile! (er)

[Emilio Errigo è nato in Calabria, Generale in ausiliaria della Guardia di Finanza e Docente Universitario di Diritto Internazionale]