Nuovo, imperdibile, appuntamento oggi pomeriggio alle 18 Al Macro Asilo di Roma 18 con l’Archivio Miglietta, ovvero incontro con L’arte della città, libro dell’arch. Fernando Miglietta, edito da Rubbettino, che racconta aspetti inediti dell’arte italiana, con il contributo di Enrico Crispolti, Alessandro Mendini e Carmelo Strano.
L’arch. Miglietta in quest’incontro parlerà di Pierre Restany, il teorico e ideatore nei primi Anni Sessanta del Noveau Realisme, presentando in anteprima nazionale il filmato Finalmente il cielo ha portato l’uomo con un Dialogo tra Pierre Restany e Fernando Miglietta del 10 aprile 2001, estratto del film Restany un portrait di Marc Israel-Le Pelletier, contenenti dialoghi, fra gli altri, di Restany con Arman, Jeanne-Claude et Christo, Togo, Colette, Manzoni, Rotella, Sandler, ecc.
Diariodue Con Pierre Restany, L’arte della città, di Fernando Miglietta, è la storia di una singolare esperienza umana e artistica di Fernando Miglietta con Pierre Restany (Amélie-les-Bains-Palalda 1930-Parigi 2003), uno dei protagonisti della critica internazionale del secondo Novecento.
«Per circa un trentennio (1976-2003) – scrive Fernando Miglietta – Pierre Restany è stato un grande amico e compagno di viaggio, un geniale artista e critico globale dell’arte e della vita. Quando parlava delle cose dell’arte che potevano cambiare la vita, Pierre era felice, sempre disponibile al dialogo e all’ ascolto, per capire, intuire le ragioni del fare arte.
E lui ha sempre avuto piena consapevolezza della mia visione avveniristica dell’arte e dell’architettura, del mio umanismo profondo, come presa di coscienza dell’affermazione totale della cultura urbana, della capacità di coniugare il pensiero e lo sguardo; un pensiero critico – amava sottolineare – che si nutriva di uno sguardo di cultura e di sensibilità artistica. Affettività, speranza nell’avvenire, globalità, arte, città, natura, progetto, linguaggio, erano questi gli elementi fondanti del nostro comune sentire. Una capacità attrattiva dotata di sguardo critico e prospettiva del futuro, divenuta nel corso del tempo vera e propria disciplina creativa dell’esistenza»
Orizzonti in questo libro condivisi dagli amici comuni: Enrico Crispolti che ne rievoca l’incontro con Pierre a Pontignano attraverso un dialogo/lezione estratto dal suo Archivio romano; Alessandro Mendini che ne traccia un profilo di “grande e avventuroso inviato speciale dell’utopia dell’arte”; Carmelo Strano che in una lettera a Pierre,15 anni dopo, ne ripercorre “la sua profonda umanità intrisa di metafisica emotiva, di unicità e irripetibilità”.
In precedenza, sempre al Macro Asilo di Roma ci sono stati gli incontri dedicati ai volumi Diariodue con Bruno Munari e Carlo Giulio Argan. Con quello di oggi sono già tre i libri della serie Diariodue del prolifico scrittore Fernando Miglietta, architetto (sta realizzando il Cimitero dei Migranti a Tarsia), artista, protagonista sin dagli anni settanta di un nuovo rapporto tra le arti, amico dei maggiori artisti e teorici della cultura italiana. (mp)