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Manifestazione edili, Fillea Cgil Calabria pronta con rivendicazioni e proposte

Manifestazione edili, Fillea Cgil Calabria pronta con rivendicazioni e proposte

La Fillea Cgil Calabria scalda i motori in vista della manifestazione dell’uno aprile a Napoli contro il decreto sul superbonus 110% indetta insieme alla Feneal Uil. Tre i pullman che partiranno da Reggio Calabria, Lamezia Terme e Cosenza, tante le adesioni ricevute da enti, associazioni, sindaci e partiti politici per quella che è una lotta comune.
La Calabria manifesterà domani, sabato 1° aprile a Napoli, in Piazza Giovanni XXIII, nel quartiere Soccavo – Pianura.  Sarà possibile seguire la diretta sulla pagina facebook Fillea Cgil Calabria. Per qualunque informazione su pullman e partenze rivolgersi alle sedi territoriali della Fillea Cgil.
L’iniziativa nazionale, che nasce sotto lo slogan di Fai la cosa buona, si svolgerà in cinque periferie italiane al fine di evidenziare le gravi criticità contenute nelle modifiche al decreto e far sentire le proposte che i sindacati avanzano con l’obiettivo di aggiustare il tiro ed evitare gravi ripercussioni economiche, sociali, occupazionali e ambientali.
In particolare, gli edili protestano contro il blocco della cessione dei crediti e le modifiche al codice degli appalti.
«Il rischio è un collasso del settore – afferma il segretario generale della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre – in ballo ci sono migliaia di posti di lavoro. Ma non è solo la tenuta occupazionale a preoccupare. Per i redditi più bassi (tali da non poter usare le detrazioni) sarà impossibile accedere agli incentivi e di conseguenza a case più salubri e sicure, con un freno alla transizione energetica e alla possibilità che periferie e case popolari possano avere un’occasione di riscatto».
«Nell’ultimo mese – aggiunge Celebre – siamo stati in diversi cantieri, finiti e non, nonché in quartieri degradati come quello di Arghillà a Reggio Calabria. Abbiamo incontrato cittadini, associazioni, amministrazioni. Abbiamo toccato con mano la “rivoluzione” che gli incentivi hanno messo in atto e quella che potrebbero sostenere, specie nelle aree più emarginate».
«Abbiamo molto da dire – spiega il segretario – vogliamo essere ascoltati e convocati. Vogliamo che il governo esamini le nostre proposte, a partire da quella di mantenere la cessione dei crediti per le famiglie con Isee fino a 30mila euro, i condomìni di periferia e le case popolari; l’attuazione di politiche industriali stabili e strutturali per la rigenerazione delle città e per la riduzione degli sprechi energetici e l’inquinamento; la garanzia di qualità del lavoro e delle imprese, rispetto del Contratto nazionale edile e vietando il subappalto all’infinito». (rcz)