di CATERINA RESTUCCIA – «Investe ancora una volta sulla cultura Marcellinara, perché Marcellinara è cultura», esordisce così Vittorio Scerbo, sindaco del piccolo borgo del catanzarese.
E l’Amministrazione ha saputo guardare in prospettiva, andare oltre, coniugando ciò che è stato nel passato con ciò che sta per arrivare per il futuro. In tal senso ed il tal direzione, pertanto, Scerbo sottolinea e prosegue dicendo «abbiamo voluto valorizzare ciò che c’è di buono nella comunità e nella sua ricchezza storico – culturale e abbiamo anche voluto sperimentare qualcosa di nuovo».
Per la novità e per la freschezza di un evento singolare l’elegante sala della cultura, intitolata a Giovanni Paolo II sabato 4 maggio, si riempie di pubblico, ospiti, visitatori e visitatrici, celebrando la Prima Edizione del Premio Letterario “L’Istmo di Marcellinara”.
A ritirare storicamente i primi premi nel bel comune dallo stendardo con il “cuore frecciato” sono state due giovani donne, per la sezione Poesia il Primo Premio è stato consegnato alla prof.ssa ed interprete Myriam Macrì di Rosarno per la lirica “Amatevi”, per la sezione Narrativa alla prof.ssa ed artista restauratrice Anna Badolato di Marcellinara per il racconto . Insignite oltre che delle targhe ricordo le vincitrici hanno portato anche a casa quale ulteriore omaggio spettacolari fasci di fiori e un monile artigianale offerto generosamente da Agm Gioielli di Marcellinara.
Rita Paonessa, Presidentessa dell’Associazione culturale femminile “I fili di Arianna”, con la cui collaborazione scientifica l’evento è stato realizzato, ha avuto il compito bello di riportare al pubblico le motivazioni che hanno spinto alla selezione delle opere vincitrici.
Il Concorso, suddiviso in due sezioni ben precise, ossia poesia e narrativa a tema libero, ha promosso una terza sezione come Premio alla Memoria di Maria Francesca Mazzei, donna di cui lo stesso Scerbo ha tracciato con grande precisione la figura, con profondo e sincero affetto il profilo personale, professionale e culturale, sempre in prima linea per valorizzare il patrimonio culturale della cittadina e sempre vigile e sensibile alle necessità educative e formative dei più piccoli concittadini.
Il primo Premio alla Memoria Maria Francesca Mazzei, quindi, è andato per giusta causa ai propri congiunti più vicini, al marito Achille Caruso e al figlio Kevin. Dopo l’ascolto dei brani premiati, la consegna è stato uno dei momenti più sentiti e commoventi di tutta la serata culturale.
Proprio con orgoglio il Sindaco Vittorio Scerbo dichiara in intervista che visto il successo di questa prima manifestazione e il grande impegno culturale profuso dalla concittadina prematuramente scomparsa «è a lei che sarà intitolato il futuro Premio Letterario».
Da uno degli affacci più suggestivi della strettissima lingua di terra calabrese continuano a muoversi i passi per una cultura che forgi e modelli sempre più una sana cittadinanza. (cr)